Prima avventura doppia sulle pagine di Dampyr e Boselli approfitta
subito dell'occasione per costruire una lunga e particolare vicenda.
La storia ci propone, inizialmente, la solita caccia ad un Maestro della Notte. Anzi, visto che l'avventura si svolge in due
albi, il buon Boselli ha pensato bene di inserire ben due Maestri.
Non mancano, poi, le consuete sparatorie che fanno da contorno alle vicende di Harlan e dei suoi amici.
L'avventura � ambientata nell'Africa del Sud, ed esattamente in Namibia. L'autore articola la storia in maniera
piuttosto complessa, inserendo due filoni narrativi.
Il primo � incentrato su Omul�, Maestro della Notte di colore
adorato come un Dio da alcune trib� africane; questi ci viene presentato come nomade a cui sembra che prema
pi� il destino del popolo nero che non i propri interessi personali.
Il secondo � fondato sulla caccia a Jan Vathek, classico Maestro tutto di un pezzo, capace di pensare solo ai propri
interessi. Pi� volte queste due sottotrame si intrecciano tra loro, fino al momento in cui, a met� del secondo albo, scoppia furente
la battaglia tra Vathek e Omul� per il predominio dei territori della Namibia.
"L'autore articola la storia in maniera piuttosto
complessa, sfruttando al meglio tutti i personaggi messi in campo"
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La forza della storia, per�, � tutta nei personaggi. Come ormai � consolidata abitudine di
Boselli, sono molti i protagonisti che scendono in campo e tutto ben
caratterizzati. Il Maggiore, l'idealista, vorrebbe che tutte le etnie del suo popolo possano vivere in pace. Kuno, giovane e valoroso combattente che si invaghisce di Tesla. Anton, tradisce i suoi compagni di avventura, per poi ravvedersi nel finale e diventare determinante per poter sconfiggere il potente Omul�. Mujaive il veggente, capace di vedere lo scorrere del sangue.
Anton e Mujaive, su tutti, godono di un'attenzione particolare. Le loro storie sono molto simili. Viene approfondita la loro
psicologia; il loro tentativo di porre fine alle angosce della propria gente, che li porta allo scontro con il loro stesso
popolo. Ambedue vengono vengono bollati come traditori.
Paradossalmente, sono Harlan, Tesla e Kurjak ad essere alquanto trascurati.
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Maurizio Dotti
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Ancora una buona prova per Dotti, dopo le fatiche del n.4.
L'autore dimostra di aver raggiunto una buona padronanza nel gestire i tre personaggi principali della serie.
Anche gli altri protagonisti sono resi al meglio, dal Maggiore a Kuno, da Anton a Mujaive.... Di particolare effetto risultano le scene raffiguranti Omul�, le sue trasformazioni in uomo-pantera o
i vari combattimenti in cui l'autore rende al meglio la dinamicit� dell'azione.
Omul� si trasforma
Disegno di Dotti (c) 2000 SBE
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Quello che manca ai disegni di Dotti, per�, � una certa affinit� con le atmosfere "Dampyreske", dimostrata
dai vari autori che lo hanno preceduto, in perfetta simbiosi con le tematiche della serie.
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Nel complesso, questa prima storia in due albi, conferma le buone cose gi� viste nella pur breve vita della serie, ed allo
stesso tempo conferma alcuni dei punti deboli della stessa. Vedi ad esempio il continuo ricorso al sangue di Harlan per
chiudere i conti con il Maestro di turno, che permette in qualsiasi momento di risolvere le situazioni pi� controverse, anche se
fa ben sperare il fatto che Harlan non abbia ancora imparato a sfruttare a pieno i suoi poteri (dimostrazione ne � il fatto
che non riesce a sconfiggere nessuno dei due Maestri in un corpo a corpo).
Oppure, le continue sparatorie che hanno caratterizzato fin qui le storie.
Niente di particolare le due cover degli albi, mentre i vari redazionali sono diventati praticamente una succursale
dell"Almanacco della Paura" di Dylan Dog.
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