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" Minimi prodigi"

TESTI
Giuseppe Di
Bernardo

DISEGNI
Michela Da Sacco

La scoperta di Radio Strega

Pagine correlate:

Viene a galla parte del passato di Desdemona, proprio per bocca dalla dee-jay fiorentina, costretta ogni primo novembre a ricordare una tragedia destinata a segnarla per sempre.

Un passato amaro
recensione di Martina Galea

Questo n.3 sarebbe dovuto essere in realtà il n.4, ma poi, a causa di alcuni problemi organizzativi, ma soprattutto di una precisa scelta editoriale gli autori hanno preferito anticiparne l’uscita. Tuttavia, ben più che un n.3 o un n.4, questo “Minimi prodigi” assomiglia ad un n.1, con delle precise scelte narrative che mettono in luce i personaggi principali, ognuno tratteggiato con qualche semplice scena di vita quotidiana (Brighitta, Fulvia, il cane Paride) o con rapidi giochi di battute e sguardi (Fabio). Tornano in scena anche gli antagonisti (Cronide e altre due misteriose donne), sebbene solamente nelle ultime pagine, per mantenere alte tensione e curiosità. Ma soprattutto emerge la figura della protagonista della serie, Desdemona Metus, con parte del suo passato e con la spiegazione del perchè sia finita a condurre una trasmissione radiofonica notturna.

E’ un albo senza dubbio atipico rispetto ai due precedenti, sia come impostazione nel racconto, sia per il tema trattato. Certo, anche questa volta compare un argomento delicato e d’attualità come il terrorismo, ma è semplicemente lo scenario sul quale si muove il racconto di Desdemona, che per la prima volta svela le sue debolezze e le sue ferite.

Se quindi, da un lato troviamo una storia emotivamente coinvolgente, dall’altro c’è sicuramente un lavoro di sceneggiatura che mostra tutto l’impegno e la volontà di tenere alta l’attenzione, di stuzzicare il lettore e di farlo divertire. Giuseppe Di Bernardo pecca ancora in alcune minuzie, dettagli nella caratterizzazione dei comprimari (le due sorelle, forse troppo caricaturali) così come in quella di Desdemona (troppo smaccato il dolore “un solo giorno l’anno” della ragazza), tuttavia si tratta di sbavaturein un prodotto che si dimostra ancora una volta originale e dotato di molta personalità, specie nello sbiadito panorama bonellide degli ultimi tempi.

Gli ottimi disegni di Michela Da Sacco, al secondo lavoro su “L’Insonne”, contribuiscono ancora una volta a rendere l’albo una lettura assolutamente godibile e consigliata: primi piani intensi e scelte dinamiche che conferiscono ad ogni pagina una notevole brillantezza.

(50k)
La scoperta di Radio Strega
Disegni di Michela Da Sacco (c) 2005 Free Books

Nel complesso, quindi, una testata che si conferma in continua crescita: i difetti presenti, infatti, possono essere compensati con un briciolo di sospensione dell’incredulità, cosa per altro piuttosto facile grazie ad un racconto ritmato, ben dialogato e quasi sempre su buonissimi livelli.
 

 


 
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