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Biografia
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Pagine correlate:
Caro fratello
Lady Oscar

  Riyoko Ikeda
Nata a: Osaka
Data di Nascita: 18.12 1947
scheda di Martina Galea e Pierfilippo Dionisio


Biografia

1947| Riyoko Ikeda nasce il 18 dicembre 1947 in Giappone, a Osaka.
Studia musica vocale e si appassiona per la lirica.
Inizia a disegnare manga mentre frequenta l'università e i primi lavori mostrano subito quell'attenzione e quella ricercatezza nella resa dei dettagli che caratterizzano tutti i suoi lavori.
Tra i suoi maestri ispiratori in fatto di stile spicca il padre del manga moderno: Osamu Tezuka. Se, infatti, negli anni successivi si potrà notare una forte somiglianza di carattere tra la protagonista dell'opera culto della Ikeda (Lady Oscar) e quella ragazza con 2 cuori, uno maschile e uno femminile, di Tezuka (la principessa Zaffiro, tra l'altro riconosciuto universalmente come primo manga per ragazze, uno shojo manga, appunto) in quanto entrambe nascondono la propria femminilità, anche le 2 opere prime - "Bare Yoshikino Shojo" (La ragazza della rosa) e "Soyo Kaze No Mary" (Mary dello Zefiro) - dimostrano la stima e l'orientamento a seguire le orme del maestro per quanto riguarda lo stile, l'accuratezza dei particolari e l'impaginazione classica.

(5k)
Riyoko Ikeda
   
1972| Il suo primo manga di successo, che la renderà famosa per sempre nel panorama internazionale, è Versailles No Bara (La rosa di Versailles), in Italia conosciuto maggiormente attraverso il nome della sua protagonista, Lady Oscar. Il manga viene pubblicato dal 1972 al 1973 sul settimanale per ragazzi Shukan Margaret edito da Shueisha in 82 puntate dal numero 21 del 1972 al numero 52 dell'anno seguente, e solo in seguito raccolto in 10 volumi rilegati (9 + 1 fuoriserie). La trama è costruita sulla biografia della regina Maria Antonietta realizzata da Stefan Zweig.

1974-1975| In questo periodo la Ikeda continua a produrre manga, tra cui "Shoko No Etude" (La sonata di Shoko) e "Claudine", ma è con "Onisama e..." (Caro fratello) che torna alla ribalta: si tratta della sua seconda opera che viene trasposta in animazione, nel 1991.

1979| In quest'anno "Versailles No Bara" viene trasposta in animazione (41 episodi), e questo decreta il definitivo successo dell'autrice, anche grazie all'eccellente lavoro compiuto sulla serie animata dallo staff, che vede all'opera anche artisti del calibro di Shingo Araki.

1976-1981|La produzione della Ikeda continua con "Orpheus No Mado" (La finestra di Orfeo), un'opera estremamente complessa e matura, pubblicata dalla Shueisha nel corso di questi 6 anni e successivamente raccolta in 18 volumi.
Contemporaneamente realizza "Heroica", opera in 11 volumi, ambientata durante il periodo napoleonico. In questa storia compaiono personaggi già apparsi in "Versailles no Bara", e si può quindi dire che "Heroica" sia una sorta di continuazione del precedente manga.

1982| Realizza "Jotei Ekaterina" (L'imperatrice Caterina), una storia in 5 volumi dedicata al celebre personaggio storico, basandosi sul romanzo di Henry Troyat dedicato a Caterina II La Grande, imperatrice di Russia.

Nella seconda metà degli anni '80 ha pubblicato altre storie brevi di "Versailles no Bara" ("Versailles no Bara Gekisho"), avventure - isolate dal corpo principale - di Oscar di genere horror-giallo, poco impegnative, con un tratto ormai lontano e più simile a "Jotei Ekaterina", e non all'altezza del titolo.


Dicono di lei. .

"Molto legata ai drammi situati su sfondo storico, l'autrice è sicuramente affascinata dall'apporto scenografico delle epoche passate, in particolare occidentali; in linea di massima, comunque, è molto più interessata alla parte sentimentale e psicologica, piuttosto che all'approfondimento storiografico."

Marco Albertini e Vanna Vinci,
in Mangazine n.6 (Granata Press) - 09.91

"[..] la Ikeda [..] si specializzerà in storie dramamtiche a sfondo storico in cui i protagonisti molto spesso ambigui o androgini troveranno la morte nei modi più disparati. Lo stile che caratterizza le sue opere è molto accurato e velato da frequenti immagini simboliche, utilizzate poeticamente per sottolineare le emozioni dei personaggi che nelle sue storie si trovano spesso a vivere amori struggenti. Il segno descrive minuziosamente i tratti somatici, soprattutto quelli femminili, tanto che spesso i volti maschili risultano lievemente effemminati. La cura per gli sfondi nelle sue prime opere non è eccessiva: preferisce riempire lo spazio dietro le figure con espedienti grafici che sottolineano le azioni dei persomaggi che agiscono nella vignetta; solo nelle opere successive [..] gli sfondi saturi di architetture e di arazzi diventeranno una costante, ma agiranno negativamente sulla caratterizzazione dei personaggi rubando a essi troppo spazio."

Barbara Rossi,
in Kappa Magazine n.11 (Star Comics) - 05.93

"[..] un'autrice capace di creare storie meravigliose e profondamente drammatiche, storie che non scadono mai nel banale. Una donna di raro talento che sa scrivere di sentimenti, ma che, soprattutto, sa trasmetterli ai suoi personaggi, riuscendo miracolosamente a renderli così reali che non puoi fare a meno d'innamorarti di loro."

Barbara Rossi,
in Kappa Magazine n.94 (Star Comics) - 04.00


Index Personale

Testi e Disegni
Caro fratello
1975
in 4 volumi
1
2
3
4


 
Bare Yoshikino Shojo
Soyo Kaze No Mary
Shiroi Egmont dei primissimi anni '70
Versailles No Bara 1972| la storia della rosa di Versailles, Lady Oscar
in 10 volumi
Shoko No Etude 1974| volume unico
Claudine 1974| volume unico
Orpheus No Mado 1976|l'opera più complessa e stilisticamente matura
in 18 volumi
Heroica 1976|in 11 volumi
Jotei Ekaterina 1982|in 5 volumi
 

 


 
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