Ritorno di Bastet, Il

la dea-gatto e il mad doctor
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Ritorno di Bastet, Il
IT-DP-106
uBCode: ubcdbIT-DP-106

Ritorno di Bastet, Il
- Trama

In trasferta sulle rive del Nilo, Harlan e soci incontrano di nuovo sulla loro strada la dea egizia Bastet, e un suo vecchio spasimante con manie da "dottore pazzo"

Valutazione

ideazione/soggetto
 4/7 
sceneggiatura/dialoghi
 3/7 
disegni/colori/lettering
 5/7 
 57
data pubblicazione Gen 2009
testi (soggetto e sceneg.) di ubcdbPasquale Ruju
copertina di ubcdbEnea Riboldi
disegni (matite e chine) di ubcdbFabrizio Russo
copertine
Dampyr 106<br>copertina di Enea Riboldi<br><i>(c) 2009 Sergio Bonelli Editore</i>
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Annotazioni

Commento critico

Pasquale Ruju torna sul luogo del delitto, e per la sua seconda prova dampyriana "riesuma" la dea-gatto Bastet, apparsa nel suo albo di esordio sulla testata, il n.72 "La dea egizia".
Il set in questo caso si sposta da Torino all'Egitto, dove Harlan, Kurjak e Tesla intervengono a seguito di un misterioso massacro che sembra proprio opera di vampiri (e che ci viene narrato con la immancabile sequenza d'apertura in cui i malcapitati turisti vengono aggrediti e uccisi). I nostri eroi non impiegheranno molto a capire che i non-morti che agiscono in Egitto, orfani del loro vecchio Maestro Vathek, sono stati asserviti da Abramelin, un alchimista reso estremamente longevo proprio da Bastet. Per controllare le volontà dei non-morti, Abramelin ha sintetizzato una droga, le "lacrime di rubino", grazie al sangue che gli donò la dea-gatto, che però adesso vuole rimediare.
Il soggetto è in pratica tutto qui, e nonostante la sceneggiatura non manchi di scene d'azione il risultato finale non sembra del tutto riuscito, e non bastano le altre vecchie conoscenze (Elettra Calderbech e l'ex confidente di Vathek, Morlock) a renderla più interessante. Il punto più debole è forse proprio l'antagonista Abramelin, che in fin dei conti si rivela ben poca cosa nonostante arrivi a prendere in ostaggio Tesla. Ordinaria amministrazione, per i nostri eroi.

Ordinaria amministrazione anche per il disegnatore Fabrizio Russo, che si distingue per una prova senza sbavature ma anche senza particolari picchi di eccellenza. Russo però conferma di essere un disegnatore con uno stile ben definito e in continuo miglioramento, e in grado di garantire una qualità costante del lavoro.
E' invece anonima la copertina di Enea Riboldi, piuttosto banale nel soggetto e nei colori, e non certo entusiasmante nella realizzazione.

Note e citazioni

  • Bastet (figlia di Iside e di Osiride, la dea Gatto, già conosciuta con il nome di Sekhmet) ed Elettra Calderbech sono apparse per la prima volta nel n.72 "La dea egizia". Elettra era una sacerdotessa della dea, e figlia dell'egittologo Learco Calderbech, che intendeva utilizzare il sangue delle servitrici di Bastet, e anche quello di Dampyr, per realizzare il filtro della lunga vita. Dopo la distruzione del suo tempo a Torino, Bastet ha girato il mondo, per poi ritornare in Egitto.
  • In quell'albo Calderbech nominava l'alchimista Abramelin, ma sosteneva che fosse morto.
  • Il braccio destro di Abramelin è Morlock, uno dei più fedeli servitori di Vathek, e che abbiamo visto per l'ultima volta nell'avventura tripla dei n.88-90 "La sovrana dei regni neri".

La frase

"Abramelin ha sintetizzato le 'lacrime di rubino' anni fa, e attraverso queste è riuscito a circondarsi di un piccolo esercito di non-morti. Esseri allo sbando dopo la morte di Vathek. E non si fermerà! Nel mondo ci sono molti vampiri che hanno perso i loro maestri. Alcuni a causa tua. Reclute ideali per il nuovo branco di Abramelin"
Bastet spiega ad Harlan il piano di Abramelin, pag. 60.

Personaggi

Harlan
Kurjak
Tesla
Bastet
Calderbech, Elettra
Abramelin [+]
Morlock [+]
Jacques Mireille Didier, turisti francesi [+]

Locations

Egitto meridionale Il Cairo

Elementi

Alchimia Non-morti