Tutti gli uomini del Dampyr


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Altri nemici


Thorke
È un essere antico e malvagio, tornato recentemente sulla Terra dopo aver vagato a lungo in altre dimensioni. Questa creatura demoniaca, avida di carne umana, ha insegnato in età primordiali agli uomini di nutrirsi della carne di altri uomini. I suoi insegnamenti e le sue intrusioni nelle vicende umane sono alla base degli episodi di cannibalismo più o meno recente.
Thorke, potentissimo e immortale, non viene mai sconfitto definitivamente da Harlan Draka, che anzi si trova spesso in pericolo mortale quando lo affronta. Nel n.32, "Gli insaziabili", il demone riesce a rapire Rose, una donna che aveva offerto ospitalità ad Harlan, e la di lei figlioletta Ljuba.

Thorke
disegni di Giuliano Piccininno, Dampyr n.32

(c) 2008 Sergio Bonelli Editore

Thorke<br>disegni di Giuliano Piccininno, Dampyr n.32<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i>
Nel n.64, "I sogni di Lisa", si scopre che il demone ha trasformato Ljuba-Lisa in un suo seguace ed ha uno scontro diretto con Cabel Lost, da cui ne esce fuori malconcio e con i poteri alquanto ridimensionati, come apprenderemo nel n.84, "La congrega della luna calante".


Ljuba-Lisa
Harlan Draka a Praga si improvvisa libraio antiquario e lavora nella libreria Obrazek. In un freddo pomeriggio d’autunno intravede dietro la vetrina della sua libreria una giovane donna, bionda e quasi eterea, e se ne innamora. Questa donna è Lisa, una delle figure più struggenti dell’intera saga di Dampyr. Quella che all’inizio pareva una romantica, per quanto particolare storia d’amore fra i due, si rivela, con lo scorrere delle pagine, come un dramma crudele. La personalità di Lisa, che in un primo momento sembra solo debole e turbata dalle visioni suscitatele dalle persone con cui ha un contatto, con il rapido evolversi degli eventi si scopre che è posseduta dall’orrore più cupo. Il vero nome di Lisa è Ljuba, la bimba ucraina che Harlan Draka non riuscì a salvare dal rapimento di Thorke, demone cannibale, assieme alla madre, di cui era innamorato (nel n.32, "Gli insaziabili").

Lisa
disegni di Arturo Lozzi, Dampyr n.64

(c) 2008 Sergio Bonelli Editore

Lisa<br>disegni di Arturo Lozzi, Dampyr n.64<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i>
Divenuta adulta precocemente Lisa viene utilizzata dal demone per la distruzione del Dampyr. Ma proprio quando Lisa pare completamente in balia del demone, l’atto di amore e di sacrificio del suo vecchio tutore le restituisce tutta la sua umanità. Questo consente a Dampyr di salvarsi dal demone (anche grazie all’aiuto improvviso di Caleb Lost). Però l’intervento angelico non impedisce al demone di riappropriarsi di Lisa, che ritroveremo ne "La congrega della luna calante" in un’avventura che farà rimpiangere la primitiva apparizione. Compare nei n.32, 64, 84.


Lupi Azzurri
Apparentemente sono una "semplice" associazione di estrema destra, con tendenze verso l’esoterismo. Ma i Lupi Azzurri sono molto di più, la loro società discende - a loro dire - da Gengis Khan, e ha l’ambizione di arrivare a guidare il genere umano. Per fare questo, sono alla ricerca dell’arma segreta dei cavalieri teutonici, l’elmo di Gengis Khan. Alla guida dei Lupi Azzurri c’è da decenni la famiglia De Vere. Dopo il capofamiglia Roger, il timone è passato a Christian e al di lui figlio Lester. Quest’ultimo, sfidando Draka e Harlan, ritrova l’elmo di Gengis Khan e lo indossa ritenendo di esserne il legittimo erede. L’elmo lo trasforma però in un essere mostruoso, che successivamente ucciderà suo padre e verrà eliminato da Harlan.

Martin De Vere
disegni di Majo, Dampyr n.99

(c) 2008 Sergio Bonelli Editore

Martin De Vere<br>disegni di Majo, Dampyr n.99<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i>
La guida dei Lupi azzurri passa infine a Martin De Vere, fratello di Lester, che dirige le sue ricerche prima verso i risultati degli esperimenti della Temsek - l’azienda costruttrice di armi capeggiata da Lord Marsden, nemico mortale di Draka - e poi verso le mitiche "swastike", lo strumento che gli consentirà di conquistare il trono del "Re del mondo", usurpato da Draka. Una di queste "swastike" è stata per mezzo secolo in possesso dei De Vere, che la avevano presa a Rudolf Hess, ma ne "Il castello di Barbablù" Harlan l’ha recuperata. Cercando il secondo esemplare, Harlan e Martin tornano a scontrarsi ne "L’armata della morte", e in questa occasione Martin rientrerà in possesso della "swastika", riuscendo poi a penetrare nel villaggio incantanto di Radzin e a riunire le due "swastike". Rispetto a Lester, uomo d'azione intriso di ideologia, Martin è più machiavellico e flessibile, come si nota nel complotto che mette in atto ai danni di Matthew Shady.
Nel n.100, inaspettatamente alleato di Harlan, riuscirà finalmente ad arrivare nella città magica del "Re del mondo", ma dovrà scappare nel multiverso per sfuggire all’ira di Draka.
I Lupi azzurri compaiono nei n.21, 22, 31, 46, 97-98, 99, 100.