Tutti gli uomini del Dampyr
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In 100 numeri, più 3 Speciali, Dampyr ha collezionato una invidiabile galleria di personaggi, tra umani, vampiri, Maestri della Notte e altre creature. Tra di loro ci sono veri e propri co-protagonisti della serie, come Caleb Lost, Nikolaus o lo stesso Draka. Altri, le cui apparizioni sono più sporadiche, sono protagonisti di specifiche sottotrame, che alle volte finiscono per intrecciarsi tra loro. E poi c'è Praga, che non è solo la base dei protagonisti, è anche essa stessa un personaggio, protagonista di alcune tra le storie più affascinanti della serie.
Sarebbe impossibile e dispersivo fare un elenco di tutti i comprimari, perciò, a costo di lasciare per strada personaggi importanti come Hans Milius e Sophie Mutter, Victor e Araxe o i Ghost Hunters, quella che segue è una guida agli elementi più importanti della serie, per chi se li fosse persi, per chi volesse avvicinarsi a Dampyr dopo aver letto il n.100, o per chi volesse fare un semplice ripasso.
I luoghi
Praga
Alcuni autori hanno descritto Praga come una torbida
Salomè che danza afferrando la testa insanguinata dellamante, altri come una bellissima donna il cui corpo è delineato dalle anse sinuose della Moldava. Di certo la bellezza della città di Praga ha un suo fascino propriamente femminile mescolato a un retroterra torbido e oscuro che deriva dalle mille leggende che avvolgono i suoi palazzi, le sue strade, i personaggi storici o di fantasia. Fatti e leggende che hanno reso la città bagnata dalla
Moldava un luogo perennemente sospeso tra realtà storica e luogo letterario. È in questa città fantastica e leggendaria che trova base e rifugio il Dampyr
Harlan Draka.
Praga
disegni di Luca Rossi, Dampyr n.5
(c) 2008 Sergio Bonelli Editore

Nella Praga di Dampyr, immaginata da
Boselli, il passato e il presente si confondono. Avviene così che il vecchio Ghetto ebraico, distrutto e risanato, con leccezione di qualche sinagoga, alla fine dellOttocento, riprenda improvvisamente consistenza, complice una nebbiolina sovrannaturale. Così come riprendono vita locali e birrerie scomparse nella notte dei tempi insieme ai loro inquietanti frequentatori. Praga assume una dimensione utopica, luogo immaginario, sedimento della memoria, irrealtà mescolata a verosimiglianza, scenario ideale per le avventure fumettistiche di Dampyr.
Dal punto di vista delle fonti la Praga, che Boselli si reinventa, trae linfa dalle suggestioni letterarie di
Kafka, trova forza nei meandri fantastici immaginati da
Meyrink (il
Golem), ma è soprattutto debitrice di quellincredibile zibaldone di racconti, leggende, fatti storici e personaggi grotteschi che è rappresentato da
"Praga magica" di
Angelo Maria Ripellino.
Umani e altri amici
Caleb Lost
Caleb Lost è un angelo. Forse un tantino banale o anche antipatico per la sua superiore bellezza e perfezione. Appartiene alla misteriosa razza degli
Amesha, che sarebbero gli agenti del bene. Caleb ha la sua base nella città di Praga, in particolare nell
Isola Kampa, ove dirige il misterioso
Teatro dei Passi Perduti, un non luogo che emerge dalle magiche nebbie di Praga solo quando lo stesso Caleb lo ritiene opportuno.
Caleb Lost
disegni di Luca Rossi, Dampyr n.5
(c) 2008 Sergio Bonelli Editore

Caleb diventa in pratica il coordinatore capo di
Dampyr a Praga, e organizza le missioni per il nostro eroe, quasi sempre contro i Maestri della Notte. Allapparenza freddo e algido, Caleb però non si esime di infrangere la regola di non doversi mai spostare dalla città di Praga, per salvare il suo amico Harlan Draka (Dampyr
n.64,
"I sogni di Lisa"). Per completare la descrizione del personaggio bisogna dire che Caleb suona il violino, in maniera ovviamente celestiale.
Nikolaus
Sotto un cappellaccio da proletario urbano di inizio Novecento si cela un diavolo: il simpatico Nikolaus, personaggio grottesco e parecchio ambiguo. Mentre Caleb Lost è il trasferimento iconico del classico immaginario angelico, Nik come diavolo è invece un po particolare. In primo luogo non è sufficientemente spietato per essere tenuto in adeguata considerazione dai suoi capi. Ma non si pensi che Nikolaus sia uno sciocco semplicione. Al contrario! È estremamente scaltro e in grado di farsi beffe dei suoi colleghi più perfidi. Ne sa qualcosa Comenius (nel n.5, "Sotto il ponte di pietra"), imprigionato nel vecchio Ghetto ebraico, rimpicciolito in una palla di vetro con neve (del tipo dei souvenir) e ne sa qualcosa anche Belyalis che finisce prigioniero in una pendola (n.23, "Lelisir del diavolo").
Nikolaus
disegni di Luca Rossi, Dampyr n.50
(c) 2008 Sergio Bonelli Editore

Nikolaus ha un potere particolare, riesce a far riemergere le tracce esistenziali di coloro che vissero nel passato, trasformandole in immagini vuote, prive di consistenza materiale. Queste larve incorporee sono gli
spok.
La condizione diabolica di Nik, contaminata però da secoli di frequentazione con gli umani, non gli impedisce a volte di parteggiare per il bene e di lavorare in collaborazione con Harlan Draka e i suoi compagni e con Caleb. Però non cè da fidarsi del tutto: dietro laiuto disinteressato di Nik spesso si nascondono linganno e la perfidia. Ma comunque offre sempre il meglio di quel che ci si può aspettare da un diavolo. Anzi di più: dietro il suo aspetto dimesso si nasconde anche un insospettabile scrittore... di racconti del terrore ovviamente. Compare negli albi
n.5,
12,
23,
50,
54,
61,
62,
83.
Edward Foster
Professore universitario, poi a capo del servizio segreto di Churchill. Lo incontriamo per la prima volta come personaggio di un romanzo di Dolly MacLaine nel n.21 "Transylvanian Express". Nel romanzo damore che tanto appassionerà Tesla, Foster durante la Prima Guerra mondiale incontra la bella spia irlandese Sandy OSullivan - sua ex allieva - che poi verrà ammaliata dal misterioso Vraka, personaggio dietro cui Harlan è convinto che si nasconda suo padre Draka. Proprio Draka cercherà di convincere Foster a passare tra le sue fila, ma il professore rifiuterà. Per il momento.
Edward Foster
disegni di Alessandro Bocci, Dampyr n.46
(c) 2008 Sergio Bonelli Editore

Ritroviamo Foster in "carne e ossa" nelle scene in flashback del
n.46 "Il castello di Barbablù". Alla guida del
S.O.E. durante la Seconda Guerra Mondiale, Foster addestra i due giovani agenti
Vera Bendix e
Nigel Grant (che morirà in azione, ucciso da
Christian De Vere) per sventare un complotto ad opera dei
Lupi Azzurri inteso a sostituire il Primo Ministro. Questo albo presenta una rilettura in chiave "dampyriana" delle vicende storiche con protagonista
Rudolf Hess, il braccio destro di
Hitler. Successivamente lo troviamo impegnato a dirigere la missione di Vera Bendix a
Praga, occupata dai nazisti. Ritorna allinizio del
n.97 "Notte e nebbia", nel sogno di Harlan registrato tramite le apparecchiature di
Caleb: vaga solo e infreddolito tra i cadaveri in un bosco della Polonia, e veniamo a sapere che sparì al termine della guerra, nel corso di una missione alla ricerca di Sandy OSullivan.
Fisicamente ha i tratti dellattore
Michael Caine. Compare nei n.
21,
46,
62,
97.
Vera Bendix
Giovane dattilografa, durante la Seconda Guerra Mondiale diventa spia per il S.O.E. agli ordini di Edward Foster e si infiltra nel Castello dei De Vere insieme a Nigel Grant per cercare di sventare il complotto contro il governo.
Successivamente viene inviata a Praga durante loccupazione nazista. Qui ha una storia damore con Sergej, soldato dellArmata di Liberazione Russa, divenuto poi vampiro agli ordini di Nergal.
Vera Bendix
disegni di Alessandro Bocci, Dampyr n.62
(c) 2008 Sergio Bonelli Editore

Vera Bendix è lunico personaggio che vediamo continuativamente in azione nel passato e nel presente. Infatti ai giorni nostri, nonostante la veneranda età, Vera è ancora in forma e pronta a riprendere il lavoro interrotto, tanto da affiancare Harlan nella ricerca della
"swastika", loggetto dai poteri straordinari appartenuto al "Re del mondo". Nel
n.83,
"Laviatore fantasma", torna a Praga come consulente di un film ambientato durante la guerra, e incontra il fantasma di un suo vecchio amore. Compare negli albi
n.46,
62,
83,
97-98.
Dolly MacLaine
È un personaggio centrale della saga, nonostante non compaia mai in "carne ed ossa", ma solo attraverso citazioni, racconti e apparizioni. Sentiamo parlare per la prima volta di lei nel cruciale "Transylvanian Express", snodo delle più importanti sottotrame dampyriane. Dolly MacLaine è unattempata autrice di best-seller romantici, attraverso i quali vengono raccontate in chiave romanzata le avventure dei Maestri della Notte, Draka e Amber su tutti.
Dolly MacLaine
disegni di Stefano Andreucci, Dampyr n.100
(c) 2008 Sergio Bonelli Editore

Harlan cerca Dolly in lungo e in largo per il mondo, ma di lei si sono perse le tracce. Harlan viaggia da Napoli fino a New York nel vano tentativo di ritrovarla. Appare in forma incorporea al giovane critico letterario
Timothy OBrien nel
n.97 "Notte e nebbia" per aiutarlo a ritrovare il diario del giovane
Ephraim, in cui si parla della
"swastika". Nel
n.100 Harlan riesce finalmente ad incontrare la MacLaine, ma sempre in forma incorporea, e scopre che la scrittrice discende dai Maestri, ed è quindi una sua lontana consanguinea. Compare o viene citata nei
n.21,
43-44,
52-53,
96,
97-98,
100.
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