La caduta della casa sull'orlo del Mondo

come ti riscrivo Poe, e lo faccio anche bene
Recensione di  |   | dampyr/

La caduta della casa sull'orlo del Mondo
Dampyr 86 "Casa sull'orlo del mondo, La"

La caduta della casa sull'orlo del Mondo

Scheda IT-DP-86

Una nebbia nociva e mefitica, misteriosa e opprimente, quasi impercettibile e tinta di piombo, avvolge la malinconica �casa sull�orlo del mondo� e il suo stanco custode. Un custode pallido e desolato che deve vegliare e custodire questa fatiscente casa Irlandese a picco sulla scogliera da quello che, al calar della nebbia, incombe all�esterno e dai profondi incubi del suo interno. Ha custodito per anni questo luogo, ma adesso � allo stremo, e da solo non � pi� in grado di svolgere il suo dovere. Fortuna vuole che esistano gli amici: infatti in soccorso dello stanco custode accorre Ann Jurging, ma non senza aver chiesto compagnia ad Harlan che non esita un attimo a correre in aiuto della vecchia, cara veggente.

La casa Usher sull'orlo del Mondo

Da subito, sin dal titolo, dalla copertina e dalla prima apparizione, questa casa sull�orlo del mondo ci ricorda la �Casa Usher�: casa di cui Poe racconta la caduta in una delle storie pi� angoscianti della sua antologia. Andando avanti questa impressione diventa una certezza, e pi� avanti ancora un piacere mentre diventa pi� chiario il riferimento a "La casa sull'abisso" di William Hope Hodgson e "La casa sfuggita" di H. P. Lovecraft. (vedi annotazioni).

L'angoscia di Ann
disegni di Luca Rossi

(c) 2007 SBE

L'angoscia di Ann<br>disegni di Luca Rossi<br><i>(c) 2007 SBE</i>

Boselli inserisce magistralmente le atmosfere sospese e inquietanti di E. A. Poe e Lovecraft nell�universo Dampyriano, usando Harlan ed Ann come fossero metronomi che attraversano e scandiscono il tempo di una storia caratterizzata dal terrore per quello che non si riesce ad intuire all�interno della Casa e per quello che, celato al di fuori di essa, una volta mostrato (per pochi attimi, come da manuale), va a completare il quadro di instabilit�, creando una sospensione completa dell�avventura che sembra non avere soluzione tanto non se ne comprendono bene le cause e si intravedono poco gli effetti. Ma per rendere questo possibile � fondamentale un direttore della fotografia del calibro di Luca Rossi, capace di rendere in immagini e inquadrature l�asfittica atmosfera del racconto. Il tutto in questa maniera si completa e acquista densit�. Il lavoro di Rossi � preciso e meticoloso, fatto di riferimenti e di improvvisazioni: imprime tra le ombre le lugubri descrizioni di Poe, riecheggia le atmosfere di Jean Epstein e asseconda le intuizioni di una sceneggiatura che, a questo punto, pare stata scritta apposta per lui.

La nebbia avvolge ogni cosa
disegni di Luca Rossi

(c) 2007 SBE

La nebbia avvolge ogni cosa<br>disegni di Luca Rossi<br><i>(c) 2007 SBE</i>

Terrore per quello che non sai

Un�abile sceneggiatura, ben ponderata e ben strutturata, capace di tenerti in sospeso per l�intera storia senza darti la possibilit� di comprenderne il disegno, consentendoti solo una completa immedesimazione con Harlan ed Ann, amplificando cos� il disagio e lo smarrimento. La casa, dove nulla di ci� che accade � gestibile, diventa un incubo per la nostra veggente che, mai come questa volta, non era preparata ad una simile instabilit�: i suoi poteri la portano in soccorso dell�amico Liam; grazie ad essi intuisce che la situazione � delicata e chiama in suo appoggio Harlan, ma procrastina la sua entrata in scena per non stravolgere in maniera invasiva un microcosmo che teme e del quale, in fin dei conti, non conosce assolutamente nulla. Cos� facendo si ritrova sola ad affrontare un orrore sconosciuto e oscuro che la sopraffa, tanto da lasciarla quasi inutile, in una stanza ben sprangata, con un timido coltello tra le mani. Neppure l�atteso arrivo di Harlan migliora la situazione, tanto che entrambi non posson far altro che difendersi, scappare ed aspettare il sorgere del sole. Ed � solo nell�attesa, quando l�inaspettato orrore della casa � stato quasi digerito, che entrambi possono tentare di comprendere cosa li ha avvolti e quindi dare un senso alla loro, e alla nostra angoscia. Cos�, nella parte finale dell�albo, al diradarsi della nebbia si diradano anche le paure e gli interrogativi; la storia volge su un piano metafisico di confini, porte e multiuniversi pi� familiare ad Harlan, che ora prende in mano la situazione e guida sicuro verso l�uscita.

L'abisso
disegni di Luca Rossi

(c) 2007 SBE

L'abisso<br>disegni di Luca Rossi<br><i>(c) 2007 SBE</i>

Tutto torna o ritorner�

Questa storia, nonostante sia slegata dal filone portante della testata, ha in s� piccoli rimandi, riferimenti e conseguenze che ne fanno un piccolo tassello di un disegno di pi� ampio respiro, ancora pi� ampio della stessa continuity. In pratica Boselli scrive un�avventura singola e autoconclusiva inserendola comunque perfettamente nel mondo Dampyriano, come gi� aveva fatto in altri episodi. In questo modo, pur non potendo (vista la periodicit� della pubblicazione) concentrarsi sempre ed esclusivamente sulle tematiche principali, crea sezioni parallele che si autoconcludono (ma a volte si riaprono) con personaggi gi� noti e, soprattutto, con tematiche gi� affrontate e adesso rivitalizzante, seminando poi evoluzioni importanti che in seguito potr� riprendere e narrare ancora. In questo modo possiamo rincontrare l�idea dei vari mondi, con tutto quello ad essi legato (le ombre di Gand, il mondo dei maestri della notte, i modi per accedervi); Ann Jurging, che in questa avventura perde un amico ma riacquista la sua giovinezza (da sempre sospirata e desiderata come pi� volte ha fatto notare ad Harlan) ed inoltre, in chiusura � lo stesso Dampyr che intuisce il possibile coinvolgimento, nell�avventura appena conclusa, di un nemico pi� grande. Per Dampyr valgono quindi le stesse leggi della fisica: �nulla si perde ma tutto si trasforma�, o comunque ritorna.

La casa sull'orlo del mondo. Dampyr n.86, Sergio Bonelli Editore, 98 pagg, brossurato b/n, maggio 2007, � 2.50

Vedere anche...

Scheda IT-DP-86