Solo una follia passeggera
fine della corsa su Fantastic Four per Waid e Wieringo
Recensione di C.Crimi | | comics/
Fantastici Quattro 256: Acchiapparella - Panini Comics - Febbraio 2006 "Fantastic Four #524 - Marvel Comics - Maggio 2006"
Solo una follia passeggera
Divertissement
Anche per Waid, come per Jenkins su Spider-Man, � il momento dei saluti. Dopo tre anni di storie non esaltanti ecco un episodio piacevole, fresco e gradevole, senza pretese particolari e dal finale leggermente retorico ma che affronta, dopo tanto tempo, il tema del senso di colpa di Reed Richards nei confronti di Ben Grimm, La Cosa.Non c'� limite all'avventura
" ...i poteri dei quattro protagonisti migrano da un individuo all'altro..."A seguito della saga "Rising Storm" (Fantastic Four 520-523 - Marvel Comics, su Fantastici Quattro 252-255 - Panini Comics) i poteri dei quattro protagonisti migrano da un individuo (ma anche gli animali sono coinvolti in questa follia) all'altro scatenando il panico per Manhattan. Solo il contatto, tramite un guanto particolare costruito da Reed, con la persona "posseduta" dai raggi cosmici pu� restituire i poteri ai legittimi proprietari. Le situazioni sono divertenti e lentamente Reed, Sue e John riprendono il loro ruolo consueto.
L'unico che non riesce ad acchiappare i propri raggi cosmici � Ben, il quale ben presto comprende come tutto ci� non sia casuale, nonostante Reed stia tentando di sacrificarsi per riuscire finalmente a guarire il suo migliore amico.
Fuori sintonia
Waid, nonostante non sia mai riuscito a regalarci avvenimenti epocali, condisce le proprie storie di trovate veramente azzeccate che si inseriscono"Perch� Waid condisce le proprie storie di trovate veramente azzeccate..."perfettamente nelle dinamiche del gruppo. Un gap questo che lo rende fuori sintonia quel tanto che basta da porre la serie a un livello leggermente inferiore alle aspettative. Siamo in ogni caso lontanissimi dalle atroci gestioni degli anni ottanta stile Steve Englehart.
In ogni caso il gap di cui sopra non tocca la storia in questione che scorre bene, ha un'atmosfera giocosa come promette il titolo e diverte grazie all'originalit� dell'idea centrale: i raggi cosmici scorrazzano per la citt� colpendo indiscriminatamente a destra e a manca, trasformando i malcapitati passanti in torce umane, esseri allungabili, invisibili o di roccia. I dialoghi, esclusa qualche battuta felice, purtroppo non sono sempre all'altezza (in alcuni casi addirittura ridondanti) e i personaggi ne risentono.