Fortezza, La

prime schermaglie tra Vittorio e Volto Nascosto
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Fortezza, La
IT-VNASC-5
uBCode: ubcdbIT-VNASC-5

Fortezza, La
- Trama

Dopo la sconfitta sull'Amba Alagi l'esercito italiano è costretto a ritirarsi a Macallè, dove viene cinto d'assedio dall'esercito abissino. Lunga è l'attesa prima della battaglia. Gli eserciti si studiano e le trame politiche la fanno da padrone.

Valutazione

ideazione/soggetto
 5/7 
sceneggiatura/dialoghi
 5/7 
disegni/colori/lettering
 5/7 
 70
data pubblicazione Feb 2008
testi (soggetto e sceneg.) di ubcdbGianfranco Manfredi
disegni (matite e chine) di ubcdbMassimiliano Leonardo (LeoMacs)
copertine
Volto Nascosto 5<br>copertina di Massimo Rotundo<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i>
tavole o vignette
I personaggi storici: Menelik, Ras Maconnen e il Maggiore Galliano<br>disegni di Leomacs, Volto Nascosto n.5<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i> Il primo incontro di tregua tra Vittorio e Volto Nascosto<br>disegni di Leomacs, Volto Nascosto n.5<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i>
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Annotazioni

Commento critico

Episodio di preparazione: si soppesano gli animi, si imbastiscono le trame e si prepara l’offensiva alla fortezza di Macallè, dove sono rimasti una manciata di italiani. Vittorio tenta di frenare i suoi impulsi e lo scopriamo più pragmatico e stratega di quanto non lo credessimo. Episodio lento, quasi tattico, tanto che abbiamo notevoli elementi per comprendere la politica imperialista italiana, o perlomeno farcene un’idea. Intanto Ugo riporta Matilde a Roma per le festività, ma anche questa volta la vicenda romana resta sullo sfondo, utile per lo più a guardare da lontano la situazione africana. Ai disegni una novità: Massimiliano Leonardo, in arte Leomacs, già autore dei disegni di due episodi di Magico Vento, "Il lago del terrore" e "Vampiri cinesi". Bravo a calarsi nella dimensione di questa nuova serie di Manfredi, Leomacs mantiene inalterate le fisionomie dei personaggi ed è efficace nella resa delle espressioni quanto nella sensazione della calda e desolante Africa. Il suo tratto è sicuro, pulito ed efficace, solo raramente un po’ frettoloso.

Note

  • L'episodio si svolte tra l'8 dicembre 1895 e il 5 gennaio 1896.
  • Sono introdotti nella trama due nuovi personaggi storici di rilievo: il Maggiore Giuseppe Galliano, al comando del forte di Macallè durante l'assedio di questo albo e del successivo, e Ras Maconnen, cugino del sovrano d'Etiopia Menelik II, colto ed abile sia in diplomazia che in battaglia. Alle loro figure Manfredi dedica le rubriche, rispettivamente, degli albi 6 e 7.
  • A pag.7 Vittorio interrompe una fucilazione ordinata dal Generale Arimondi, lasciandosi andare a commenti negativi e pesanti insinuazioni sulla condotta del militare. Comportamento da corte marziale, ma utile a introdurre l’argomento centrale della vicenda: la gestione della guerra.
  • In risposta ai dubbi di Vittorio a pag.10 vediamo Arimondi abbandonare la fortezza di Macallè. Vittorio aveva già intuito la possibilità di una simile, sconsiderata, decisione. Lo notiamo dal suo atteggiamento: pacato e misurato, Vittorio si limita infatti a far notare al maggiore Galliano la gravità della situazione, non perseverando nei toni usati pocanzi in merito alla stessa persona.
  • Vittorio si inventa stratega gestendo abilmente la Fortezza e i territori di Macallè in vista dell'assedio imminente. Forse eccessiva la libertà d’azione a lui concessa da Galliano, giustificabile però col clima di arrendevolezza diffusosi tra l'esercito.
  • A pag.17 Vittorio ordina di liberare i prigionieri. Tra questi troviamo ancora Mohammed.
  • A pag.48 Vittorio sembra essere l’unico militare preoccupato della gestione della guerra da parte del governo italiano. Infatti è il solo a sollevare dubbi e perplessità sulle scelte politiche e militari.
  • Dall’accampamento abissino viene chiesto un medico all’esercito italiano (per curare un Ras); nonostante l’imminente battaglia, assistiamo ad un esempio di lealtà tra eserciti, con Galliano che acconsente alla richiesta. Ma nella narrazione viene insinuato il dubbio sulla reale disponibilità di entrambe le parti: gli abissini richiedono infatti anche la presenza di Vittorio (che infatti può incontrare Volto Nascosto e parlare con lui di Ugo) e gli italiani a loro volta sono interessati ad approfittare dell’occasione per studiare da vicino il nemico.
  • Ugo riporta Matilde a Roma per le feste, sotto esplicita richiesta della donna. Influisce sulla decisione del giovane l’evidente buona condizione psicofisica di Matilde.
  • Pag.76-77, i retroscena politici dell'assedio di Macallè non potevano essere spiegati che dal conte Antonelli. Il diplomatico informa Ugo che dietro l'anomala e lunga attesa della battaglia c'è una trattativa per riscattare la salvezza degli occupanti del forte. Il Re d'Italia è, infatti, interessato a non subire il disonore e le critiche di un nuovo massacro dopo la disfatta dell'Amba Alagi di cui al precedente episodio. Si intuisce tuttavia che le richieste di Menelik II siano esorbitanti e che finirà con l'attaccare comunque, per dimostrare che fa sul serio ed alzare il prezzo, con lo scopo di finanziare il proseguimento della guerra.
  • Dopo il bacio tra Sandra ed Ugo nell’episodio precedente assistiamo ad una brusca frenata nel rapporto tra i due: la ragazza avvisa Ugo che Matilde lo attende in camera da letto. Sandra è visibilmente provata, e ancor più lo diventa quando nota l’interesse di Ugo per la situazione. I rapporti tra i due inevitabilmente si incrinano.
  • Alla fine dell’albo notiamo come il comando dell’esercito abissino sia diviso tra Menelik, Ras Maconnen e Volto Nascosto. Quest’ultimo infatti non ha nessun ruolo ufficiale e spesso deve rispettare le decisioni prese, ma comprendiamo dalle sue parole come il suo peso sia maggiore di quello attribuitogli.

Incongruenze

  • Durante la visita medica all’accampamento abissino Vittorio viola il vincolo sacro dell’ospitalità introducendosi furtivamente nella tenda di Volto Nascosto. Per quanto non volesse ucciderlo (come egli stesso dice una volta scoperto) è strano vedere un uomo come Vittorio, disegnato con grande forza morale e rispetto per il nemico, cedere alla bieca curiosità di vedere in volto il suo nemico approfittando dell’ospitalità dello stesso.

La frase

Personaggi

Vittorio
Volto Nascosto
Ugo
Matilde
Sandra dama di compagnia di Matilde
Mohammed giovane seguace di Volto Nascosto
Sergente Franchi anziano militare
Sergente Riguzzi medico
Moltedo, Alfredo artificiere
Maggiore Galliano guida la difesa del forte di Macallé
Ras Maconnen condottiero dell'esercito di Menelik II
conte Antonelli diplomatico

Locations

Roma Villa di Matilde Fortezza di Macallè Etiopia Campagna romana tenuta di Vittorio