Prigioniero di Menelik, Il

Ugo ritrova l'amico Vittorio
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Prigioniero di Menelik, Il
IT-VNASC-11
uBCode: ubcdbIT-VNASC-11

Prigioniero di Menelik, Il
- Trama

Ugo, scortato da Mohammed, giunge ad Addis Abeba. La città è affollata dai prigionieri italiani e Ugo cerca, con scarsi risultati, notizie dell'amico prigioniero che potrà infine riabbracciare solo dopo aver assecondato le trame della Regina Taitù. Intanto un ormai stanco ed irriconoscibile Volto Nascosto si incammina verso il deserto, deciso a scomparire. Viene però intercettato da Mohammed e scopre così che la Regina ha per lui altri progetti.

Valutazione

ideazione/soggetto
 5/7 
sceneggiatura/dialoghi
 5/7 
disegni/colori/lettering
 5/7 
 70
data pubblicazione Ago 2008
testi (soggetto e sceneg.) di ubcdbGianfranco Manfredi
disegni (matite e chine) di ubcdbErsin Burak
copertine
Volto Nascosto 11<br>copertina di Massimo Rotundo<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i>
tavole o vignette
Ugo ritrova la regina Taitù<br>disegni di Ersin Burak, Volto Nascosto n.11, pag.37<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i> Vittorio racconta la sua prigionia<br>disegni di Ersin Burak, Volto Nascosto n.11, pag.95<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i>
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Annotazioni

Commento critico

Si conclude in questo albo la ricerca di Ugo, che può finalmente riabbracciare Vittorio. Prima di riuscirci è però costretto a vagare per Addis Abeba. La città è ora stracolma di prigionieri italiani in attesa dei negoziati per la liberazione. Gianfranco Manfredi pare molto interessato alla descrizione della loro situazione; è infatti qui che ha luogo gran parte della narrazione, tra gli incontri fra i capi dell’esercito italiano e i soldati semplici che vagano per la città. Tra questi ci sono molti uomini già noti al lettore che in un modo o nell’altro hanno conosciuto Vittorio e che possono così informare Ugo su quella parte di storia che non ha vissuto direttamente. Tuttavia l’aiuto dei compatrioti sarà per Ugo quasi nullo. Sarà invece la regina Taitù a concedere ad Ugo prima di visitare l’amico nella sua cella e poi di ottenerne il rilascio in cambio della sua collaborazione. Le macchinazioni della regina, così come il suo peso politico, restano un mistero. Non si comprende il suo atteggiamento nei confronti di Ugo: se fino ad ora era stato Volto Nascosto a dare credito all’Italiano, adesso è la regina a concedergli favori, rendendolo persino partecipe delle sue epurazioni politiche. Allo stesso modo non si spiega quale importanza abbia per lei Vittorio e per quale motivo decida poi di rilasciarlo. In ultimo aspettiamo di sapere quali siano i suoi progetti per Volto Nascosto. Il condottiero africano, ormai l’ombra dell’eroe dei primi albi, che vorrebbe solo ritirarsi nel deserto, è costretto a cedere ai piani della sua Regina che lo vuole incontrare, in gran segreto, ad Addis Abeba. Ai disegni ritorna Ersin Burak; l’artista turco, già autore dei numeri 4 e 10, ha ormai preso confidenza con i personaggi e con le ambientazioni africane. Efficace e preciso il suo tratto, per quanto sporco, soprattutto nelle scene notturne e nelle espressioni.

Note

  • Ugo, appena entra in città, nota il gran numero di prigionieri italiani e da subito comincia a ricordare ai vincitori le convenzioni sui prigionieri del trattato di Ginevra (1864). Ben presto si renderà però conto che i prigionieri, soprattutto se graduati, ricevono, salvo rari casi, un trattamento più che dignitoso.
  • Cercando notizie di Vittorio, Ugo incontra e parla con Moltedo e Riguzzi, due militari che hanno personalmente combattuto con Vittorio a Macallè.
  • Ambigua la copertina nel mostrarci un Volto Nascosto sconfitto e disarmato: associando tale immagine al titolo dell’albo verrebbe quasi da identificare il presunto prigioniero con lo stesso Volto Nascosto. Anche se è solo un gioco e il vero prigioniero su cui verte la storia è Vittorio, tale supposizione non è del tutto priva di logica, vista la nuova situazione in cui si trova l’eroe africano adesso che la guerra è conclusa.
  • Nell’episodio richiamato dalla copertina, Volto Nascosto riesce a salvarsi nonostante le proprie difficoltà fisiche. A fine lotta però si toglie dal volto la maschera. Tale gesto, fino ad ora impensabile e quasi blasfemo, viene ripetuto più volte negli ultimi albi.
  • Pag.25-26, Ugo ha un incubo nel quale vede Volto Nascosto conficcare la propria maschera sul viso di Vittorio, che invoca, disperato, l'aiuto dell'amico.
  • Pag.41, Ugo dimostra, ancora una volta, di saper bene come agire in una città straniera con particolari condizioni sociali. Dove invece continua a sbagliare registro e tempi è nei rapporti diplomatici, come quando, a pag. 36 , dimentico di qualunque regola, balza letteralmente davanti alla regina Taitù; o quando, a pag.61, perde il controllo e alza la voce con la stessa regina Taitù nonostante sia suo ospite.
  • Pag.97, enigmatica frase della regina Taitù, che così si esprime su un eventuale assassinio di Ugo Pastore: "Ucciderlo ci creerebbe complicazioni con Vittorio De Cesari. Se toccassimo il suo amico, allora sì che il tenente diventerebbe un pericolo!". Se Vittorio è suo prigioniero, come può rappresentare un pericolo? Sembra ormai sicuro che la realtà sulla prigionia di Vittorio sia ben più complessa/diversa rispetto a quello che sin qui è stato mostrato. Di certo la regina ha un preciso piano in mente (vedere la frase) di cui il lettore è all'oscuro. Segnalazione di C.Di Clemente

La Frase

    Regina Taitù: "Quei due sono molto diversi tra loro, adddirittura opposti...eppure sono così legati da dipendere l'uno dall'altro..."
    Wolde: "Potrei ucciderli entrambi..."
    Regina Taitù: "Da morti non ci servirebbero a nulla, Wolde. Il nodo è complesso. E c'è solo un uomo che possa aiutarmi a scioglierlo: Volto Nascosto!"
    Pag. 97, la regina Taitù, a fine albo, parla con la sua guardia personale di Ugo e Vittorio.

Personaggi

Ugo
Vittorio
Volto Nascosto
Mohammed
Regina Taitu
Monsieur Bonard
Wolde
Alberto Piana
Moltedo
Riguzzi

Locations

Addis Abeba
Etiopia