IT-VNASC-10
Presidio, Il
- Trama
Ugo incontra finalmente Volto Nascosto, per poi finire in un disperso fortino italiano tra i reduci della battaglia di Adua, dove viene a conoscenza di alcuni dettagli sulla cattura dell'amico Vittorio.
Valutazione
ideazione/soggetto
4/7
sceneggiatura/dialoghi
5/7
disegni/colori/lettering
4/7
4/7
sceneggiatura/dialoghi
5/7
disegni/colori/lettering
4/7
65%
data pubblicazione Lug 2008
testi (soggetto e sceneg.) di Gianfranco Manfredidisegni (matite e chine) di Ersin Burak
copertine
tavole o vignette
tag
identità Volto Nascosto, reduci, gelosia, madamato, lebbra
Annotazioni
Commento critico
Numero particolare questo diL'avventura personale di Ugo diventa il pretesto per illustrare la situazione delle truppe italiane dopo la sconfitta di Adua, per indagare sui rapporti tra le forze coloniali e gli indigeni e per rivelare i retroscena della cattura di Vittorio, sacrificato dai superiori sull'altare degli interessi economici delle ditte italiane, pronte ad appoggiare le differenti fazioni nazionalistiche etiopiche.
Apprezzabile che in questa storia venga data voce ai più umili, per una volta protagonisti: sono utilizzati i dialetti dei soldati, e spazio è concesso anche alle speranze delle concubine indigene degli ufficiali italiani. Il tono delle vicende muta dal farsesco dell'assurda gelosia del
La parte grafica di Burak è contraddistinta dal suo segno sporco e graffiato, preciso nel raffigurare ambienti e personaggi, forse troppo statico nelle scene d'azione.
Note e Citazioni
- In seconda di copertina "errata corrige" con la correzione dell'errore di attribuzione dei disegni avvenuto nel numero precedente.
- Pag.8-11, drammatica scena in cui Volto Nascosto si libera dei due predoni,
Ras Sebath eAgos Tafari , un tempo al servizio degli italiani, come auspicato dallo stessoMenelik nel n.9 ("Pioggia di Sangue"). - Pag.13, si ritrovano dopo 7 anni Volto Nascosto e
Ugo Pastore , che si erano incontrati due volte nel n.1 ("I predoni del deserto"). Volto Nascosto restituisce a Ugo la pistola Bodeo e il medaglione con il simbolo della Caput Mundi, la società per cui lavora suo padre, e lo informa che Vittorio è prigioniero presso laregina Taitù . - Pag.17, condotto al presidio Ugo conosce il
serg. Franchi , commilitone di Vittorio, visto per la prima volta nel n.4 ("Amba Alagi"). Il sottoufficiale rivela a Ugo i retroscena che hanno portato alla cattura di Vittorio e alla distruzione della sua colonna. - Pag.18, come già successo nel n.1, quando Ugo racconta il suo incontro con Volto Nascosto non viene creduto dai militari italiani. In questo caso il cap. Zappaterra ordina al giovane italiano di prestare servizio in infermeria, mentre verifica la sua storia.
- Il cap. Zappaterra può ricordare, per la sua vigliaccheria e per la passione per le donne indigene, altri 2 capitani di forze coloniali, a capo di fortini dispersi nel deserto, descritti da Hugo Pratt: l'inglese
Bradt della storia "L'ultimo colpo" di Corto Maltese e l'italianoPalchetti dell'episodio "Vanghe Dancale" degli Scorpioni del Deserto. - Pag.19, il cap. Zappaterra cerca di spingere Ugo a legarsi ad una Madama. Nei presidi italiani ogni ufficiale ha diritto a usufruire di una favorita, scelta tra le donne indigene, con cui viene celebrato, dal soldato più alto in grado, una sorta di matrimonio laico (come accadrà a un riluttante Ugo a pag.78), in modo da prevenire il sorgere di rivalità per il possesso di una donna.
- Pag.22, il soldato
Pino Cappuccio racconta a Ugo della morte delgen. Arimondi , ucciso da Volto Nascosto nel n.9. - Pag.27-29, nuovo sogno, alquanto agitato, di Ugo: in un villaggio indigeno la maschera d'argento di Volto Nascosto è abbandonata a terra, un ragazzo qualsiasi la raccoglie e si trasforma in Volto Nascosto. Lo stesso Ugo tenta di darne un'interpretazione: chiunque porti quella maschera può essere scambiato per Volto Nascosto.
- Pag.38, il cap. Zappaterra, come già
Brigida nel n.2 ("Briganti"), palesa il sospetto che a Ugo non piacciano le donne. Evidentemente essere un gentiluomo non costituisce un merito per i costumi italiani di fine '800. - Pag.42, la regina Taitù rammenta ancora l'incontro con Ugo avvenuto nel n.1, quando aveva avuto il sospetto che il giovane le avesse fatto l'occhiolino.
- Pag.44, appare, nel racconto del serg.Franchi, il mercante bresciano
Felter , losco affarista, che causa indirettamente la cattura di Vittorio. - Pag.78, per celebrare la sua unione con
Zauditù , Ugo smette il suo comodo vestito da beduino per indossare una divisa militare. - Pag.98, a conclusione di tutta la vicenda Ugo ritrova Volto Nascosto, che gli annuncia che il proprio compito è terminato e che quindi tornerà nel deserto, non prima di aver mostrato al giovane italiano il proprio vero volto, reso bianco e luminoso dalla lebbra. Si veda, a tale proposito, anche l'articolo "Volto Nascosto, maschera nuda".
Incongruenze
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vostre segnalazioni
La frase
- Ugo: "Tu hai combattuto ad Adua, Mohammed?"
Mohammed:"Non ho avuto questo onore, ma voglio tenermi pronto per la prossima occasione... se ci sarà. Cafel sostiene che la guerra è finita."
Ugo:"Sarebbe bello se lo fosse davvero. Tu non ami la pace?"
Mohammed:"Come potrei amare una cosa che non ho mai conosciuto? Quando anche l'ultimo straniero avrà lasciato il mio paese, allora potrò conoscere la pace!"
Il punto di vista di Mohammed, pag.91 - Volto Nascosto:"Non sei il solo a credere che la mia maschera sia un inganno... Ma non è così, Ugo. Questo cappuccio calato sul viso nasconde la verità, la maschera d'argento invece la rivela... Ma gli uomini sono ciechi di fronte ai simboli. Non sanno leggerli."
La verità dietro la maschera, pag.96