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Sog. e
Sce. Alessandro Russo
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La storia � bella, Russo dimostra una grande sensibilit� verso i bambini ed una
grande preoccupazione sul loro futuro in un mondo sempre p� aggressivo e violento. Le didascalie
della pagina conclusiva lo dimostrano chiaramente.
La scansione della vicenda � molto 'cinematografica' ed i riferimenti al mondo della celluloide
non mancano (vedi scheda della storia).
I dialoghi sono ben strutturati e descrittivi, conferendo agli incontri tra i personaggi un
notevole spessore che aiuta a creare efficacemente la giusta atmosfera e a mantenere viva
l'attenzione del lettore.
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Roberto Zaghi
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Il tratto � decisamente efficace nel descrivere le atmosfere angoscianti del mondo di incubo nel quale
agisce il nostro "orco cattivo", e Zaghi dimostra di aver pienamente compreso l'intento dello sceneggiatore.
Molto belle le manifestazioni dell'"ombra" e l'uso della prospettiva, specialmente nella sequenza del "volo" dalla
finestra della Masters.
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Una storia molto ben congegnata (fino all'ultimo i sospetti di colpevolezza
sono tutti addosso alla Perkins), nella quale il mondo ed il punto di vista
dei bambini sono descritti in maniera molto efficace. Buona la copertina, anche se nel tratto
dei disegni dei bambini si nota troppo la mano del professionista.
L'aspetto pi� bello, a mio parere, della storia � il tentativo fatto da Russo di
far capire, pur usando un mezzo 'frivolo' come il fumetto, quanto importanti siano le modalit� con
le quali gli adulti si rapportano ai bambini. E' evidente nella storia come la psiche infantile sia
un 'congegno' estremamente delicato, che gli adulti dovrebbero avere l'attenzione di 'maneggiare' con
grande attenzione. E qui, citando e giustificando cos� il titolo di questa recensione, non stonerebbe
un ringraziamento al Dottor Benjamin Spock, seguito da un invito ad imparare qualcosa dai suoi scritti.
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