ubcfumetti.com
Indice del SitoNovità !Cerca nel SitoScrivi a uBC
MagazineRecensioni




" L'impero
di Songhay"



Pagine correlate:

Quando lo Spirito con la Scure parte alla carica, non c'� nessuno che possa fermarlo...

Neanche gli dei
recensione di Daniele Alfonso



TESTI
Sog. e Sce. Mauro Boselli    

Sicuramente, i lettori zagoriani non si saranno lasciati scappare il recente Almanacco dell'Avventura, contenente la storia "L'isola dei demoni" (ZG al01) di Boselli&Laurenti. Come sottolineavo nella recensione della suddetta storia, tramite uno dei personaggi l'autore Mauro Boselli esprimeva un lato della sua ideologia sull'avventura classica, ovvero la convinzione che per scrivere una buona storia sia spesso sufficiente rivisitare in modo adeguato alcuni topoi classici della narrativa di genere. E' quello che succede anche in questa ultima fatica dell'autore milanese, che ricorre proprio ad un espediente che pi� classico non si pu�: il protagonista si trasforma e diventa qualcun altro, assumendo una nuova personalit� e comportandosi, quindi, in un modo totalmente inaspettato per il lettore. A prima vista, potrebbe forse sembrare una banalit�, ma in effetti si tratta di una oculata e riuscitissima operazione di "ritorno alle origini" della figura zagoriana. Damballah, il leggendario re africano in cui Zagor si trasforma, � in effetti una sorta di fantastica commistione tra Tarzan e Conan, i due celebri personaggi letterari creati rispettivamente da Edgar R. Burroughs e Robert E. Howard, che - se Nolitta � il "pap�" di Zagor - a buon diritto possono essere considerati i "nonni" del nostro eroe.

"Damballah rappresenta un ritorno alle origini caratteriali e letterarie di Zagor"    
Marie Laveau, artefice del maleficio sullo Spirito con la Scure, osserva che "in lui convivono due anime: la fierezza barbarica di Damballah, e il nobile cuore di Zagor", ma preferisco pensare che la strega sia riuscita non a cambiare la personalit� del nostro eroe, ma solamente a risvegliarne un lato sopito. Zagor ha sempre posseduto una sua "fierezza barbarica", che di certo era pi� evidente una ventina di anni fa, quando Nolitta/Bonelli era pi� propenso a far assumere al personaggio certi atteggiamente piuttosto rudi e sbrigativi, che oggi sono stati quasi del tutto abbandonati. Lo Zagor che vediamo in azione, dunque, bench� barbarico, � sempre, in un modo o nell'altro, il "nostro" Zagor, e Damballah rappresenta di fatto un ritorno alle origini caratteriali e letterarie del personaggio di Za-gor-te-nay. Oltre a tutto ci� che ne consegue, ovvero il supremo divertimento nel vedere il proprio personaggio preferito che reagisce alle situazioni in modo inedito, ho trovato anche brillante il modo in cui la situazione si risolve nel finale della storia: l'essere divenuto Damballah non costituisce un handicap per Zagor, ma anzi � lo strumento che gli permette di sconfiggere il Grande Verme, la mostruosa divinit� evocata da Madame Laveau.

(12k)
Marie Laveau, bella e letale!
disegno di Laurenti, (c) 2000 SBE
   
Se la metamorfosi di Zagor in Damballah � il fulcro della storia nel suo lato epico-avventuroso, il confronto tra il Re di Darkwood e Marie Laveau sostiene l'impianto sentimentale e psicologico della vicenda. I due personaggi sono s� antagonisti, ma ognuno prova per l'altro un trasporto che va oltre l'evidente attrazione fisica. In un certo senso i due si somigliano, poich� entrambi hanno uno scopo da perseguire (Marie vuole ridare vita all'impero di Songhay, mentre Zagor -come sempre- � dalla parte del bene tout court), ed entrambi sono disposti a sacrificare il proprio nemico, se necessario, anche se per esso non provano odio, ma anzi (forse?) amore. Marie Laveau si dimostra un personaggio pi� complesso del previsto: non una semplice dark lady, ma una donna prigioniera di un modo di vivere che l'ha portata a votarsi al male, ma dal quale, alla fine, riesce a redimersi. Una redenzione che magari sarebbe stato meglio evitare, perch� quando mai Zagor riuscir� a trovare una nuova nemica all'altezza di Marie Laveau?

Se Zagor/Damballah e Marie Laveau sono gi� pi� che abbastanza per portare questa avventura al meritato livello di eccellenza, non si pu� non tralasciare l'abile caratterizzazione dei vari personaggi secondari, da Nguye a Chuma, da Van Sutter a Denise Lafitte a Vendhys, cos� come l'indubbio fascino conferito dall'ambientazione africana e dalla lugubre citt� di Songhay, quasi interamente popolatata da morti viventi. Un ulteriore e importante punto a favore di questa ottima storia zagoriana, e che mi preme evidenziare, � la pressoch� perfetta calibrazione dei tempi narrativi. A volte purtroppo capita che alcune storie inizino un po' lentamente per poi risolversi in un finale sbrigativo, come ad esempio � accaduto nella precedente "Il ritorno di Cain" (ZG 420/422). In questo caso, invece, Boselli � riuscito ad assegnare il giusto spazio a tutte le situazioni e a tutti i personaggi, con una sceneggiatura davvero di alto livello.



DISEGNI
Mauro Laurenti    

"Fierezza barbarica", si diceva. Se volete sapere che cos'� non andate a cercare in un vocabolario, ma osservate la straordinaria interpretazione che ne d� il bravo Mauro Laurenti. Osservate l'incedere maestoso di Zagor/Damballah, o l'espressione del suo volto mentre vola tra gli alberi e mulina l'ascia contro i nemici. Laurenti dedica una cura particolare nel rappresentare con grande efficacia le espressioni dei personaggi, evidenziano bene l'aria da "simpatica canaglia" di Van Sutter, cos� come la spavalderia di Denise Lafitte o la viscida malvagit� di Vendhys. Se si osservano i vari personaggi nelle varie situazioni in cui vengono coinvolti, ci si pu� rendere conto di come l'autore riesca sempre a farli "recitare" nella maniera migliore, comunicandone gli stati d'animo al lettore in maniera inequivocabile. Su tutti, e non poteva essere altrimenti, svetta una sensualissima Marie Laveau, che fu proprio Laurenti a creare graficamente per "Vendetta Vud�" (ZG 366/367): sicuramente il personaggio pi� sexy con cui Zagor abbia mai avuto a che fare.

(41k)
Zagor sogna di essere Damballah
Disegno di Laurenti, (c) 2000 SBE



GLOBALE
 

Poich� difficilmente le storie di Zagor sono meno che belle, gli autori zagoriani, per stupirci, possono fare solo una cosa: scrivere e disegnare avventure eccellenti. Per nostra fortuna, sono capaci di farlo.
 

 


 
(c) 1996 uBC all right reserved worldwide
Top
http://www.ubcfumetti.com §