Uomini della frontiera

Big Maldon, il re della frontiera
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Uomini della frontiera
Zagor 303-304
uBCode: ubcdbIT-ZG-303-304

Uomini della frontiera
- Trama

All'inseguimento di alcuni spregevoli assassini bianchi, Zagor arriva a Maldontown, fortino eretto nel territorio dei bellicosi indiani Kainah da un anziano e prepotente frontierman, Big Maldon, leggendario combattente che si è guadagnato l'appellativo di "Re della frontiera". Lo Spirito con la Scure resta coinvolto nella guerra tra gli uomini di Maldon e i Kainah di Corno Rosso.

Valutazione

ideazione/soggetto
 5/7 
sceneggiatura/dialoghi
 6/7 
disegni/colori/lettering
 6/7 
 80
data pubblicazione Ott 1990 - Nov 1990
testi (soggetto e sceneg.) di ubcdbMarcello Toninelli
disegni (matite e chine) di ubcdbGallieno Ferri
copertine
Zagor 303<br>copertina di Gallieno Ferri<br><i>(c) 1990 Sergio Bonelli Editore</i> Zagor 304<br>copertina di Gallieno Ferri<br><i>(c) 1990 Sergio Bonelli Editore</i>
tavole o vignette
Il primo incontro tra due leggende<br>disegni di Gallieno Ferri, Zagor n.303, pag.55<br><i>(c) 1990 Sergio Bonelli Editore</i> La visione di Big Maldon<br>disegni di Gallieno Ferri, Zagor n.303, pag.51<br><i>(c) 1990 Sergio Bonelli Editore</i> Maldon vorrebbe rendere pan per focaccia a Corno Rosso, ma Zagor gli dà una lezione<br>disegni di Gallieno Ferri, Zagor n.304, pag.33-34<br><i>(c) 1990 Sergio Bonelli Editore</i>

Annotazioni

Il Re della Frontiera

Uomini della frontiera è un racconto di taglio realistico e puramente western, tanto semplice e lineare nella sua brevità quanto duro e crudo. La leggerezza è bandita e Zagor non può impedire l'escalation della guerra tra bianchi e indiani, con i primi infine costretti alla fuga.

Del resto, siamo nel cosiddetto "medioevo" zagoriano, e i bellicosi Kainah non lo conoscono affatto anche se ci si trova a Darkwood, o meglio alla sua frontiera: il nostro, anziché lo Spirito con la Scure, è semplicemente "il viso pallido con la blusa rossa".

L'episodio è tuttavia molto più dell'ennesima riproposizione dell' "assalto al fortino", tema piuttosto ricorrente in quegli anni, e trova la sua sublimazione nel personaggio dell'anziano Big Maldon, il "Re della frontiera". Nella sua rocciosa e tragica figura c'è tutta la solitudine del capo e il peso della responsabilità di chi si trova al comando. Un uomo animato dalla granitica certezza, derivatagli da una lunga esperienza di guerre di frontiera con i pellerossa, che "l'unico diritto che esiste nel west è quello del più forte", e che si comporta di conseguenza, usando il pugno di ferro sia con i suoi uomini che con i nemici, per lanciare messaggi di esempio. Una durezza e una prepotenza che sfocia nel fanatismo, ma Maldon non prova gusto nell'uccidere: la sua azione notturna contro i Kainah non è volta allo sterminio degli indiani, "una strage che alimenterebbe una lunga catena di vendette", ma a scacciarli dalla terra che reputa sua. Tutto il contrario del sadico "Scar", ladro ed assassino bianco che subirà la punizione del contrappasso in un'atipica tavola finale.

Il primo incontro tra due leggende
disegni di Gallieno Ferri, Zagor n.303, pag.55

(c) 1990 Sergio Bonelli Editore

Il primo incontro tra due leggende<br>disegni di Gallieno Ferri, Zagor n.303, pag.55<br><i>(c) 1990 Sergio Bonelli Editore</i>

Dall'incontro con Zagor, che inizialmente reputa "un pagliaccio che si è fatto la fama di pacificatore intervenendo su tribù già addomesticate o fondamentalmente pacifiche", Maldon esce tuttavia moralmente a pezzi. Lo Spirito con la Scure lo salva da una brutta situazione in cui, disarmato e in ginocchio di fronte a un nemico che sta per sparargli in volto, ha pateticamente implorato pietà, scoprendosi debole e ipocrita. Finisce con il sentirsi schiacciato dalla responsabilità delle morti causate dalla sua cecità e sceglie un'eroica fine per consentire agli ultimi bianchi superstiti di mettersi in salvo. Ha capito d'avere fatto il suo tempo e che non è giusto che a sacrificarsi sia quell'uomo che ha risparmiato la vita del capo dei Kainah dopo averlo disarmato, auspicando che il Grande Spirito un giorno conceda loro di "marciare insieme sul sentiero della pace". Quell'uomo è più degno di lui per tracciare un nuovo modo di concepire i rapporti tra bianchi e pellerossa.

Maldon vorrebbe rendere pan per focaccia a Corno Rosso, ma Zagor gli dà una lezione
disegni di Gallieno Ferri, Zagor n.304, pag.33-34

(c) 1990 Sergio Bonelli Editore

Maldon vorrebbe rendere pan per focaccia a Corno Rosso, ma Zagor gli dà una lezione<br>disegni di Gallieno Ferri, Zagor n.304, pag.33-34<br><i>(c) 1990 Sergio Bonelli Editore</i>

Un bel personaggio raccontato da Marcello Toninelli, grazie anche all'espediente narrativo di affiancargli il giovane Martin, che a vent'anni ha bisogno di inseguire i propri miti e sogni e di "andare in giro per il mondo a spezzarsi un po' le corna, prima di poter riscoprire quello che c'era di buono a casa", con cui il frontierman ci svela la sua visione e il suo modo di intendere la frontiera. La sceneggiatura è efficace anche grazie ad un sapiente uso delle didascalie, con cui la disperata lotta contro il tempo di Zagor nella notte volteggiando tra gli alberi, il rientro di corsa degli uomini bianchi a Maldontown, la distruzione del fortino e la resistenza finale di Maldon sono arricchiti di virtuosismi narrativi e sfumature che aumentano il tono epico della vicenda.

La visione di Big Maldon
disegni di Gallieno Ferri, Zagor n.303, pag.51

(c) 1990 Sergio Bonelli Editore

La visione di Big Maldon<br>disegni di Gallieno Ferri, Zagor n.303, pag.51<br><i>(c) 1990 Sergio Bonelli Editore</i>

A suggellare il tutto, i disegni di Gallieno Ferri, in stato di grazia, brillante nella caratterizzazione grafica di Maldon e dinamico come sempre nei tanti momenti di azione dell'episodio, alcuni dei quali molto spettacolari, come il salvataggio degli uomini bianchi bloccati su uno strapiombo.

Note

  • L'episodio, di appena 146 tavole, era stato inizialmente concepito per essere pubblicato come albo speciale, e successivamente spostato nella serie regolare con qualche pagina in più.
  • N.303, pag.15: nomen, omen: Zagor ci informa che nel dialetto algonchino il significato di Kainah, la bellicosa tribù che compare nell'episodio, è "sangue".
  • N.303, pag.15, citazione storica per i Rangers di Robert Rogers, leggendario corpo militare che nella seconda metà del diciottesimo secolo combattè gli indiani imitandone i metodi, e di cui Big Maldon ha fatto parte in gioventù.

La frase

  • "Sturati gli orecchi, ba***rdo: questo non è un salotto dell'est e il gioco che stiamo facendo non è roba per damerini: è guerra... e durante la guerra non c'è tempo per discussioni oziose o per confrontare opinioni diverse! C'è tempo soltanto per obbedire... e posto per un solo comandante! E visto che, in queste condizioni, solo chi è in grado di tenerselo con la forza può avere il comando, finché avrò intorno delle pappemolli come voi sarò io a comandare... e a decidere cosa si merita chi sbaglia! Chiaro?"
    Big Maldon spiega ai suoi uomini il suo concetto di comando, n.303, pag.27-28
  • Maldon: "Quando salteranno fuori e si vedranno circondati, gli imporremo di gettare le armi e sgombrare il campo... questa è la mia terra! E dovranno accettarlo, che gli piaccia o no!"
    Martin: "E... se reagiranno?"
    Maldon: "Abbatteremo i primi che ci proveranno, basterà per scoraggiare gli altri... voglio solo un'azione di forza, non una strage che alimenterebbe una lunga catena di vendette!"
    Dietro l'arroganza e i metodi spicci, Maldon è un uomo pragmatico, n.303, pag.71
  • Zagor: "Anche se si tratta di uno spregevole assassino, quest'uomo ha diritto a un processo! E poi dobbiamo scoprire se ha dei complici..."
    Maldon: "Un momento! Sono io il giudice nella mia città... gli romperò le ossa finché sputerà i nomi dei suoi complici... e poi ci sarà corda per tutti!"
    ... molto pragmatico, Zagor n.303, pag.94
  • Zagor: "Credeva di essere una roccia indistruttibile... e oggi, improvvisamente, ha scoperto di avere una grossa crepa dentro di sé. Non è piacevole accorgersi che... ci si può sgretolare, per un tipo come Maldon!"
    ... ma con le sue debolezze, n.304, pag.38
  • "Eccoli che arrivano! Questa è davvero la fine della pista... ma non potevo lasciare che fosse Zagor a sacrificarsi! La frontiera ha bisogno di uomini come lui, e non di esaltati come me che inseguono sogni di onnipotenza... e si svegliano specchiandosi nella propria vigliaccheria e incapacità! Che la mia morte serva almeno a salvare i superstiti di Maldontown... anche se non basterà a riscattare le mie colpe verso tutti quelli che ho portato a morire stupidamente... per niente!"
    Il sacrificio finale di Maldon, n.304, pag.48

Personaggi

Zagor
Cico
Big Maldon[+] anziano uomo di frontiera
Martin Kaminsky giovane in cerca della sua strada
Corno Rosso capo dei Kainah
Scar [+?] sadico assassino
Lew [+] e Clay [+] complici di Scar
Tom Kaminsky [+] padre di Martin
Bertha Kaminsky madre di Martin
Zampa di Puma giovane Kainah

Locations

Darkwood