Preistoria e maledizioni vikinghe
i fuoriserie dell'estate 2014 di Zagor
Recensione di C.Di Clemente | | zagor/


Maxi Zagor 22 e Color Zagor 2
Preistoria e maledizioni vikinghe
Scheda IT-ZG-col2
- Ritorno di Guthrum, Il
valutazione (5,4,5) 70%
Scheda IT-ZG-m22
- Varco tra i millenni, Il
valutazione (3,5,7) 65%
Possono morire
Il primo, il maxi Il varco tra i millenni, scritto da Moreno Burattini, è stato accolto con un certo entusiasmo dagli appassionati che bazzicano i forum dedicati allo Spirito con la Scure, vuoi per linconsueta idea sottostante, vuoi per la presenza di un avversario capace di mettere Zagor in difficoltà sul piano acrobatico. Buona parte del fascino suscitato da Il varco tra i millenni è probabilmente attribuibile alla memorabile prova degli Esposito Bros, il cui tratto dinamico, che avrebbe guadagnato ulteriormente da una pubblicazione nella defunta collana dei Giganti per cui era stato pensato, è esaltato dalle numerose e lunghe sequenze dazione di cui lalbo è ricco, tra corpi a corpo con belve feroci, sparatorie, tuffi e fughe nelle rapide, inseguimenti nella foresta e duelli in caverne. E la sceneggiatura è fluida, priva delle pesantezze della scrittura burattiniana su cui ci siamo soffermati in più occasioni. Da un punto di vista narrativo Il varco tra i millenni è tuttavia, per chi scrive, un racconto povero. Lavventura di Zagor (salvare una spedizione archeologica da un gruppo di banditi) è una missione di pura routine. Questo non sarebbe necessariamente un difetto, se il soggetto venisse rivitalizzato con situazioni accattivanti o personaggi efficaci. Lo stesso Burattini, in Hawak il crudele, dimostrò di saper rendere interessante una missione "banale" per un curriculum come quello dello Spirito con la Scure (la liberazione di donne bianche prigioniere degli indiani) con personaggi come la disillusaWhi-Koah in azione
disegni degli Esposito Bros, Maxi Zagor n.22, pag.204
(c) 2014 Sergio Bonelli Editore
L'acrobatico Shane
disegni degli Esposito Bros, Maxi Zagor n.22, pag.239
(c) 2014 Sergio Bonelli Editore
Il paradiso può attendere
La seconda pubblicazione speciale dellestate 2014, il Color Zagor, si avvale del colore ma con una foliazione dimezzata rispetto al maxi. Va da sé che nessuna vignetta possa essere sprecata. Il ritorno di Guthrum, scritto da Jacopo Rauch, è un racconto tradizionale, che sembra provenire direttamente dagli anni 70 della serie per le sensazioni vintage suscitate, in senso buono però: pura avventura, senza artifici narrativi. La vicenda narrata è ben più densa di quanto non sia Il varco tra i millenni, nonostante la metà delle pagine a disposizione, e questo è il limite di un episodio che avrebbe meritato un maggiore respiro. Vi si ritrovano, condensati, tutti i principali elementi dellepica zagoriana del viaggio esplorativo: profezie di pericoli, misteri, avversari minacciosi, sacrifici eroici, creature sovrannaturali e tesori maledetti. Ritmi compressi, si diceva, ma in cui non manca una gestione attenta dei personaggi principali nel rispetto delle loro caratteristiche: Zagor, che sul tormentone vikingo di quanto sia bello morire con la spada in pugno perde la pazienza dopo lennesimo sacrificio di un loro compagno (vedere la frase), e il re vikingo Guthrum, assai più convincente di quello visto in Ultima Thule, la precedente apparizione, dove era risultato sacrificato nel consueto sovraffollamento di personaggi che contraddistingue la scrittura boselliana. La scelta del Color Zagor di mettere sotto i riflettori, in ogni uscita, uno dei tanti personaggi appartenenti alluniverso narrativo della testata la rende la collana fuoriserie più interessante, anche se la ridotta foliazione suggerirebbe lelaborazione di soggetti dallo svolgimento in contesti temporali e luoghi più limitati. In tal senso, il precedente Color Zagor dedicato al capitanoUna minaccia incombente
disegni di Gianni Sedioli, Color Zagor n.2, pag.34
(c) 2014 Sergio Bonelli Editore
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