Zagor 500 "Magia indiana"
Al servizio dell'Eroe
Scheda IT-ZG-500
- Magia indiana
valutazione 74%
Zagor, essenza dell'Eroe
Burattini va a ricercare la radice del personaggio, la sua caratteristica saliente; e con quella di Zagor, di ogni altra figura eroica. L'eroe, quello non di plastica - e certamente Zagor non � di plastica - � un uomo con le sue paure, radicate nel suo passato, formate dalla sua storia, plasmate dalla sua psicologia. Ci� che fa dell'eroe appunto l'eroe, � la sua capacit� di confrontarsi con le proprie paure, di combatterle, e infine di vincerle. I grandi scrittori di fumetti incentrati su figure del genere lo sanno bene, e sanno che questo processo va lasciato filtrare quasi per nulla, o per semplici accenni (come nell'ultima tavola).Nel fare questo Burattini ha ideato un soggetto che, oltre a riproporre elementi caratterizzanti la serie come gli spettacolari ingressi in scena di Zagor nei raduni dei capi, celebra i principali autori che hanno lavorato con lo Spirito con la Scure in quasi mezzo secolo (vedere le annotazioni). Di questi ultimi vengono riproposti (sia pure solo nella mente di Zagor tramite la magia del suo avversario) alcuni nemici simboleggianti le tante facce di una serie da sempre contenitore dei generi avventurosi pi� disparati: gli indiani (la frontiera), i nemici in costume (influenzati dai comics americani e all'origine anche del look di Zagor), le creature fantastiche prese in prestito da romanzi classici pi� o meno diffusi nell'immaginario collettivo (dal "popolare" Frankenstein ai mostri marini pi� di "nicchia" di Lovecraft e Hodgson).
Burattini va a ricercare la radice del personaggio, la sua caratteristica saliente; e con quella di Zagor, di ogni altra figura eroicaE l'identit� del misterioso nemico che � effettivamente tornato, che qui non riveliamo, � tutto sommato secondaria guardando la storia da questa prospettiva celebrativa e allegorica, e cos� anche la sua fine affrettata non inficia troppo l'episodio: il protagonista dell'albo � e resta soltanto Zagor, non il nemico di turno.
Una vita per Zagor
Quarantasei anni dopo il suo esordio in edicola, il tamburino dei credits di Zagor riporta ancora il suo nome: Gallieno Ferri, la cui lunghezza del sodalizio con lo Spirito con la Scure si appresta a superare quella tra Aurelio Galleppini e Tex. Il maestro genovese c'� e, malgrado la pennellata non sia pi� vigorosa come negli anni migliori e sia diventata pi� rapida ed essenziale ed i volti un po' troppo spesso mostrino incertezze, mantiene pressoch� intatti i suoi marchi di fabbrica, rappresentati da figure dinamiche, atmosfere cupe e grande impiego di penombre, con effetti grafici che ancora ci sorprendono come la caduta della gabbia con Zagor nella palude (ultima vignetta di pag.36), la sequenza del risveglio di Zagor (pag.92-93) o l'ottima copertina, che corona degnamente i festeggiamenti dell'episodio.Interferenze esterne
Sullo svolgimento della trama e sul microcosmo di Darkwood si avverte, tuttavia, la pesante ingerenza esterna della scaltra politica di comunicazione per annunciare l'episodio, con la quale si era creato un clima di grande curiosit� riguardante chi, tra i tanti avversari del passato di Zagor ritenuti defunti, stesse tornando a minacciare lo Spirito con la Scure. Non ci si fraintenda, non chiedevamo di vedere la sorpresa rovinata ed il riserbo � stato mantenuto sino all'ultimo: quasi tutti i lettori saranno rimasti sorpresi dal coniglio che Burattini ha tirato fuori dal cilindro.Se si esce dal contesto della celebrazione si fa fatica a credere, tuttavia, che le paure pi� nascoste di Zagor siano avversari specifici (e di un profilo spesso relativamente basso rispetto ad antagonisti storici di ben altro calibro) anzich� il rivivere degli specifici episodi del passato o incubi pi� "sottili" riguardanti situazioni ipotetiche di un possibile futuro. Si ha la sensazione che questi "finti" ritorni fossero necessari solo per sorprendere e strizzare l'occhio ai pi� appassionati fino alla fine (anche se dopo la scomparsa del secondo avversario il meccanismo si svela e inizia a logorarsi) anzich� per scopi strettamente narrativi e coerenti con il mondo di Zagor, che � separato da quello di Via Buonarroti o dei lettori...
Fondamentale semplicit�
Pur con i pregi celebrativi e la chiave di lettura allegorica dell'eroicit� di Zagor, inoltre, la trama dell'episodio � fin troppo semplice e non va oltre una serie di scontri che si protrae per la quasi totalit� del suo svolgimento.
Ed in effetti non c'� nulla pi� di questo nell'albo che una storia semplice semplice. Per� fondamentale: eroi come Achille, Eracle, Teseo o Bellerofonte stanno tutti l� dentro, nella loro capacit� di reazione alle proprie paure e di capovolgere le situazioni avverse a loro vantaggio. E cos� anche Zagor. Per questo sono capaci di compiere imprese eccezionali. Per questo il loro nome � e sar� ricordato.
"Magia indiana", Zagor n.500, di Moreno Burattini e Gallieno Ferri, Sergio Bonelli Editore, 100 pg. a colori, brossurato, in edicola dal 2 marzo 2007, � 2,5
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