ubcfumetti.com
Indice del SitoNovità !Cerca nel SitoScrivi a uBC
MagazineWitchArticoliPrecedenteSuccessiva





Pagine correlate:
Homepage di Witch

La testata disneyana ha appena compiuto il suo primo anno di vita editoriale: ripercorriamone insieme luci e ombre.

Streghe per un anno
articolo di Giovanni Gentili

Tremate, tremate, le streghe son tornate. E stavolta, essendo targate Disney, hanno dimostrato di essere davvero capaci e ben attrezzate. Che nella redazione di Elisabetta Gnone (la stessa che si occupa di testate per l'infanzia come Bambi e Cip e Ciop, e di testate "al femminile" come Minni Magazine) ci fosse fermento, era cosa nota già da parecchio tempo.

(22k)
Il WITCH team al completo(c) 2001 Disney
Fin da quando Pk si era guadagnato una sua fetta di mercato totalmente nuova (riuscendo pienamente nello scopo di "agganciare" i lettori di Topolino ormai divenuti adolescenti e che quindi andavano a cercare altrove le proprie letture), si studiavano i modi per raggiungere con il fumetto il target delle ragazze adolescenti, le famose lettrici di Cioè (anzi, no, ci dicono dalla regia che forse adesso la rivista che va per la maggiore si chiama Top Girl, perdonate quindi la nostra scarsa competenza in materia…).

Le solite ben informate voci di corridoio avevano parlato di una linea "manga", e si vociferava persino di contatti con i Kappa Boys per la realizzazione di questa fantomatica serie delle "streghe". Poi le mode sono cambiate, e la Disney ha dimostrato grande abilità, oppure smodata fortuna, nell'acchiappare al volo la linea più trendy che avrebbe potuto sperare di prendere.

Cavalcando così il successo di altri media, come il telefilm Streghe (in originale Charmed) e il grande successo di Harry Potter, ecco la nascita di W.I.T.C.H., che fin dall'esordio si è dimostrato come un vero e proprio fiore all'occhiello della produzione fumettistica italiana, oltre che una grandissima scommessa dal punto di vista delle tematiche disneyane, che in questa testata sono state abbondantemente riviste e corrette (come d'altronde era già parzialmente accaduto con Pk). Alcuni elementi nipponici sono rimasti sparsi qua e là, e sono facilmente identificabili dal lettore attento, dando vita a un connubio assolutamente inedito di tematiche Disney, contenuti new age e citazioni manga.

(16k)
Quotidiane incomprensioni
(c) 2001 Disney
   
 
E' indubbio quindi che alla base della produzione di Witch ci sia un grande lavoro preparatorio, e ce ne rendiamo conto, tanto per fare un esempio, anche soltanto esaminando l'entourage delle cinque protagoniste. Will vive da sola con la madre, Irma ha problemi di ciccia, Taranee ha un fratello maggiore e la madre in carriera, Cornelia ha una sorella minore, Hay Lin infine perde la nonna già dal secondo episodio, e vive anche una esperienza lavorativa, aiutando spesso nel ristorante di famiglia.

Oltre a rappresentare un prototipo di integrazione multietnica eccellente, ciascuna delle ragazze incarna un tipo diverso di problemi adolescenziali, nonché lo stereotipo corrispondente al proprio segno zodiacale. L'effetto generato è in qualche modo devastante: il processo di identificazione della lettrice con le protagoniste è totale e gestito ottimamente. L'obiettivo di marketing è raggiunto senza perdere in qualità.

Ma se già ci potremmo accontentare nel vedere coniugati due aspetti spesso inconciliabili (mercato e qualità del prodotto), ciò che sorprende è anche la scoperta di una certa valenza formativa tra le pagine del periodico. Tra le pagine a fumetti si trovano spesso temi quali la solidarietà, lo spirito di gruppo, l'amicizia: tutti temi "di formazione" per il target pre-adolescenziale di riferimento.

Non gridiamo al miracolo: esiste infatti una discrepanza evidente tra i contenuti del fumetto e quelli delle rubriche (prodotte, è evidente, da mani diverse); queste ultime sono le classiche rubriche da rivista pre-adolescenziale (qualunque riferimento alla sessualità, che in definitiva è il motore trainante del successo delle riviste rivolte al target delle quindicenni, è tuttavia assente dalla testata, il che identifica indiscutibilmente il target di riferimento nelle ragazze tra i 10 e i 13 anni), con l'aggiunta di rubriche di "pseudo-magia" che alcuni dei soliti benpensanti hanno classificato negativamente (e la Disney, da sempre attenta alle critiche che possano ledere la sua immagine, negli ultimi numeri ha prontamente ridimensionato la presenza di tali tematiche).

Nel fumetto, si è appena concluso il primo ciclo narrativo, e le premesse del n.13 smentiscono i timori su di un calo della qualità, lasciando ben sperare per il futuro. Il primo anno di pubblicazioni ha visto l'avvicendarsi di vari sceneggiatori (primo tra tutti l'onnipresente Francesco Artibani) e di un serraglio di disegnatori assolutamente di prim'ordine.

(22k)
Nuovi problemi, per un futuro pieno di avventure (c) 2002 Disney
Peccato che il duo Alessandro BarbucciBarbara Canepa, che ha dato eccellente prova di sé nella creazione grafica dei personaggi e nella realizzazione dei primi numeri, sia ormai da tempo assente dalla testata: come già accaduto sulle pagine di Pk, i due artisti sembrano amare la ricerca continua di nuove frontiere ed evidentemente mal si adattano alla serializzazione.
Ma, si sa, quello del conciliare l'arte e il mercato è da sempre il più grosso problema nella produzione creativa; quando il mercato ha il ruolo preminente, come accade in casa Disney, chi alla fine ci rimette è sempre l'artista. E, come ovvia conseguenza, il lettore.
 
 


 
(c) 1996 uBC all right reserved worldwide
Top
http://www.ubcfumetti.com §