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Giovedí, 11 Marzo 2010

  • messaggio da P.Dionisio - 11/03/2010 20:30
    Da un articolo de La Stampa di Guido Tiberga:
    I fumetti possono «raccontare» la scienza? Senza dubbio: un linguaggio che unisce testi e disegni «in forma sequenziale» come scrisse Will Eisner, artista straordinario e grande teorico del fumetto, è di per sé in grado di affrontare qualsiasi argomento. L’efficacia dei risultati, come per ogni altra forma di comunicazione che utilizzi parole ed immagini, dipende poi dal talento del narratore e dalle qualità grafiche del disegnatore.
    Al limite, per la scienza, qualche imbarazzo può nascere nei lettori più accaniti di «narrativa disegnata», abituati a uno stereotipo perlomeno discutibile dell’uomo di ricerca. Lo scienziato del fumetto è quasi per antonomasia uno scienziato pazzo. Eccezionalmente intelligente, capace di anticipare i tempi e di piegare al proprio volere i grandi misteri dell’universo, inventore di strumenti straordinari, ma tarato da un male di fondo: l’odio, il desiderio di vendetta, la volontà pervicace di farla pagare all’eroe di turno o, nella peggiore delle ipotesi, al mondo intero.
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  • messaggio da C.Di Clemente - 11/03/2010 20:15
    Sergio Bonelli Editore e Panini Comics siglano un accordo per la gestione delle licenze editoriali dei fumetti Bonelli in tutto il mondo, ad esclusione dell’Italia.
    Dalle news di Panini Comics:
    (..) L’accordo tra Sergio Bonelli e Panini affida a quest’ultima lo sviluppo internazionale delle licenze editoriali su Tex, Dylan Dog e degli altri personaggi della scuderia dell’editore milanese, nell’ottica di una crescente espansione del fumetto italiano e dei suoi autori e personaggi nel mondo.
    (..)

    Mercoledí, 10 Marzo 2010

  • messaggio da P.Dionisio - 10/03/2010 21:25
    Da un articolo de La Stampa di Fabio Geda:
    La traduzione della realtà in immagini disegnate richiede una grande capacità di sintesi. Divulgare la scienza - divulgare qualunque cosa - anche. E se il fumetto, quindi, fosse il mezzo migliore per la divulgazione?
    Definiamo divulgazione (questo è semplice): diffondere, in forma accessibile a molti, nozioni complesse. Ora definiamo fumetto (questo è meno semplice): per dirla con le parole di Scott McCloud, disegnatore americano e teorico dell'arte sequenziale, il fumetto è un sistema di comunicazione di enorme ampiezza, che l'autore può controllare a fondo, e che crea con il pubblico un rapporto unico, intimo; il fumetto possiede un potenziale così grande, così fecondo e, tuttavia, così annichilito nelle sue applicazioni limitate alla cultura popolare, che verrebbe da piangere, sic!
    (..)
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    Martedí, 9 Marzo 2010

  • messaggio da P.Dionisio - 09/03/2010 22:00
    Da un articolo su Corriere di Bologna.it:
    Vasco diventa Comandate Brasko. E la storia può cominciare: ritiratosi a vita privata in un tranquillo paese tra le colline, il famoso musicista viene convinto a tornare sulle scene per risollevare le sorti del festival canoro più famoso del Paese. La storia si svolge tra il teatro Arroston e Lazooka, il paesino tra i monti. E a tessere le fila del racconto c'è Zio Paperone.
    Il tutto, naturalmente, raccontato a fumetti. Nel numero in edicola da domani, Topolino trasforma il Blasco in un papero, protagonista dell'avventura Zio Paperone, Paperica e il concerto del Comandante, sul numero in edicola da domani.
    (..)

    Lunedí, 8 Marzo 2010

  • messaggio da P.Dionisio - 08/03/2010 21:15
    Da un articolo su Il Tirreno:
    C’è un fumetto manga che sta spopolando su internet. Il primo episodio è uscito in rete il 14 febbraio, il secondo è atteso a giorni. È disegnato da una fumettista pistoiese innamorata dei manga, i fumetti giapponesi, nome d’arte Wish. È sceneggiato da Ileni, 15 anni, anche lei pistoiese, che voleva parlare attraverso il fumetto della convivenza con la disabilità.
    "Le ruote magiche" si ambienta in una piccola città della Toscana, dove Emi Sheffield abita con la sua famiglia. Emi è una studentessa dodicenne italo-britannica che frequenta la seconda media alla scuola privata parificata Saint-Exupery (un omaggio all’a utore de "Il piccolo principe"). È disabile fin dalla nascita.
    (..)

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