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Domenica, 27 Settembre 2009

  • messaggio da José Carlos Francisco - 27/09/2009 23:55
    Intervista a Roberto De Angelis nel blog portoghese di Tex in versione italiana e in portoghese, con due tavole di prova per Tex, ancora inedite.
    La sua risposta alla domanda "Passiamo adesso al Ranger che dà nome a questo blog: come sei arrivato a Tex?":
    La Bonelli, a dispetto delle sue dimensioni da colosso dell’editoria, funziona ancora come una famiglia molto numerosa o un minuscolo paese: le voci girano. Sapevo che mi sarebbe stato proposto il Texone prima ancora che accadesse. Già da qualche anno l’Editore aveva parzialmente rinunciato ad arruolare artisti di fama internazionale, sempre stracolmi di impegni e poco inclini a vincolarsi per periodi troppo lunghi, così la ricerca di possibili candidati si è sempre più spostata all’interno della cerchia dei collaboratori fissi.

    Mercoledí, 23 Settembre 2009

  • weblog/?4641
    messaggio da José Carlos Francisco - 23/09/2009 23:30
    Intervista a Mauro Boselli e Corrado Mastantuono nel blog portoghese di Tex in versione italiana e portoghese.
    La risposta di Boselli alla domanda "Allo stesso tempo, hai mostrato come le brave persone si trovino anche tra le fila dei cosiddetti schiavisti. Tra queste due fazioni, Tex non perde mai il controllo della situazione: è forse questo uno dei segreti del fascino del Ranger presso i lettori?":
    Soprattutto Tex non perde il controllo delle proprie scelte. Lui è sempre libero, indipendente e padrone di sè. Questa è la sua essenza.
    La risposta di Mastantuono alla domanda "Come ti sei trovato, in "Missouri!", a ricostruire quel particolare scorcio della Storia americana? E come hai cercato - riuscendoci a parer nostro - di differenziare il Tex attuale con quello più giovane in azione durante la guerra Civile Americana?":
    L’epopea mi incuriosiva e mi entusiasmava. Chiaramente mi sono andato a rileggere il capolavoro di "Tra due bandiere" per cercare di sintonizzarmi con quelle atmosfere. Da quel racconto ho preso innumerevoli spunti che mi sono serviti per rendere più credibile e agile la storia. Prima di affrontare Tex giovane mi sono consultato con Boselli e la redazione, per chiedere quanto dovessi ringiovanirlo. Ci si accordò per un Tex impercettibilmente più giovane, quel tanto che bastasse a cogliere la differenza ma che non snaturasse o addirittura non rendesse irriconoscibile il nostro ranger.

    Lunedí, 21 Settembre 2009

  • messaggio da P.Dionisio - 21/09/2009 21:25
    Da un articolo de La Stampa:
    Il 23 ottobre prossimo in occasione del festival filatelico Italia 2009, le Poste Italiane produrranno un foglietto con tre francobolli raffiguranti Cocco Bill, Diabolik e Lupo Alberto. Già nel 1996 c’era stato un "incotro" tra il mondo dei fumetti e il collezionismo filatelico con un’emissione di due valori che raffiguravano Tex Willer e Corto Maltese.
    (..)

    Domenica, 30 Agosto 2009

  • messaggio da José Carlos Francisco - 30/08/2009 23:15
    Intervista a Raffaele Della Monica -disegnatore di Alan Ford, Gordon Link, Mister No, Martin Mystère, Zagor e Tex- nel blog portoghese di Tex in versione italiana e portoghese.
    La sua risposta alla domanda "Di recente hai lavorato con Jacopo Rauch, autore di un nuovo episodio con Ylenia Varga. Le sceneggiature di Rauch hanno delle soluzioni grafiche particolari. Puoi parlarcene?":
    Jacopo Rauch è uno sceneggiatore bravo, capace di visualizzare bene il racconto, spesso esegue anche degli schizzi mentre sceneggia, schizzi che sono per il disegnatore molto utili. Lo ringrazio molto per aver scritto questa storia. Posso dire che ho lavorato con lui molto bene.
  • weblog/?4544
    messaggio da José Carlos Francisco - 30/07/2009 09:55
    Intervista a Mauro Boselli e Pasquale Frisenda sul Texone "Patagonia" con materiale inedito come i bozzetti a colori della copertina e altri studi dei personaggi nel blog portoghese di Tex in versione italiana e portoghese.
    La risposta di Boselli alla domanda "E parlando delle cupe e toccanti scene finali, credi che sia possibile immaginare i un modo simile, seppure in un lontano futuro, la "fine" di Tex, cioè vedere il ranger impegnato a diffondere i suoi ideali di libertà e giustizia in altri parti del mondo, durante altre guerre dimenticate?":
    Assolutamente no. Tex vivrà sempre e non voglio immaginare la sua fine. Ma, se fosse un uomo reale, non lo vedrei comportarsi da "sergente Kirk" o da Che Guevara al fianco dei nativi americani. Tex è capo dei Navajos e i Navajos tuttora hanno il loro territorio sovrano negli USA. Tex invecchierebbe e morirebbe sereno nella Riserva, dopo una vecchiaia trascorsa cacciando puma e cervi in Arizona.
    La risposta di Frisenda alla domanda "Fin dall’incipit balza all’occhio la grande cura che hai messo nel tuo lavoro: gli ambienti sono così ben delineati e "vivi" che sembra di essere davvero catapultati sul battello, nelle Pampas ed infine sulle montagne andine; anche i personaggi sono dotati di una straordinaria mimica facciale e in tutte le scene la fa da padrone un realismo assoluto. Oltre che derivante dall’aver avuto agli inizi della tua carriera un Maestro del calibro di Ivo Milazzo, nella rappresentazione grafica di personaggi ed ambienti hai ricevuto precise indicazione da parte di Mauro Boselli o invece hai goduto di una totale libertà espressiva? Quale modello di Tex hai preso come riferimento?":
    Intanto vi ringrazio per il giudizio espresso sulle tavole; cercare di "far entrare" il lettore nell’atmosfera della storia, e fin dalla prima pagina, è da sempre la cosa su cui punto di più, dunque non mi potevi dire nulla di più gradito. Il lavoro fatto al fianco di Ivo Milazzo è stato molto prezioso per capire questi aspetti. Molte indicazioni per gli ambienti e per i personaggi sono arrivate da Mauro Boselli in sceneggiatura o da foto ad essa allegate, ma sono abituato a metterci molto di mio in questo senso, e spesso la ricerca dura fino alla conclusione del progetto. Per Tex ho guardato molti dei disegnatori che lo hanno portato ad essere il mito fumettistico che è, a cominciare da Aurelio Galleppini, per poi passare a Ferdinando Fusco, Giovanni Ticci, Vincenzo Monti, Alfonso Font e Claudio Villa in particolare.

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