<dopolavoro> il blog di uBC

Giovedí, 6 Agosto 2009

  • weblog/?4554
    messaggio da http://johndoe.forumcommunity.net/ - 06/08/2009 21:25
    John Doe chiude con il 77. Ma le crisi non c'entrano. E non ditemi che non vi avevo avvertito.
    Questo l'annuncio di Roberto Recchioni via Twitter a cui segue un messaggio di spiegazioni sul suo blog.
    Per non far chiudere la testata i fan hanno redatto una petizione e organizzato un gruppo su Facebook.

    Martedí, 4 Agosto 2009

  • messaggio da P.Dionisio - 04/08/2009 09:50
    Da un articolo de La Stampa:
    Fahrenheit 451, il celebre romanzo di Ray Bradbury, diventa un fumetto. A cinquantasei anni dalla prima pubblicazione, il libro di fantascienza scritto in soli 9 giorni grazie a quella che lo stesso Bradbury ha definito «un’esplosione di parole», sta per uscire in una versione grafica, riservata ai più giovani e non solo.
    «È un’ ottima occasione», ha spiegato lo scrittore americano, al quotidiano Usa Today: ’Attraverso il fumetto molta gente potrebbe appassionarsi e decidere di approfondire la lettura passando al libro«. Lo scrittore, che ha firmato l’introduzione di ’Fahrenheit 451: the Authorized Adaptation’, ha ammesso di essersi avvicinato alla letteratura da bambino, proprio grazie ai fumetti.
    (..)

    Sabato, 1 Agosto 2009

  • weblog/?4566
    messaggio da P.Dionisio - 01/08/2009 22:45
    Quest'anno lo speciale estivo di Rat-Man fa l'occhiolino al popolo di appassionati di enigmistica e si veste e traveste come il più famoso dei settimanali del genere: La Settimana Enigmistica! Stesso formato, stesso tipo di carta e rilegatura, contiene parole crociate, vignette umoristiche, puntini da unire, rebus e quant'altro trovereste normalmente da risolvere con intelligenza -e non- in chiave comica, tipica del ratto.
    Ma non solo: una storia inedita di Rat-Man dal titolo "Che ci sia l'intelligenza" di Leo Ortolani, "La mucca che dorme" e "Il meraviglioso mondo degli animali" di Bob Favazzi. Il Rat-Man Enigmistico di Leo Ortolani, Michele Ampollini e Marcello Cavalli, Special Events 65, Panini Comics, 64 pp. b/n, formato 18,6x23,7, € 2.30, spillato

    Venerdí, 31 Luglio 2009

  • weblog/?4550
    messaggio da G.Del Duca - 31/07/2009 10:15
    Chiude dopo quattro uscite delle sei previste la miniserie Trigger, ultima fatica di Ade Capone per la Star Comics..
    Ad annunciarlo è lo stesso autore in una newsletter in cui contestualmente dà anche la notizia della conclusione della sua collaborazione con la casa editrice umbra. Scrive Capone:
    (...)
    Nella seconda metà di maggio, ho comunicato alla Star Comics la mia decisione di interrompere la collaborazione con la casa editrice dopo l'uscita di Trigger n.6, lasciando come sempre liberi i ragazzi del mio staff di fare le loro scelte.
    Nelle settimane successive tutti, letterista compreso, abbiamo continuato a lavorare a Trigger con il massimo impegno, sia al n.5 che al n.6, mentre la Star Comics mandava ad Anteprima le anticipazioni su Trigger n.6.
    Poi lo stop, da parte della casa editrice. La Star Comics ha deciso di non pubblicare Trigger n.5 e Trigger n.6. Il motivo ufficiale di questa decisione: le scarse vendite dell'albo.
    Succesivamente la Star Comics ha diramato questo comunicato:
    (..)
    Chi ci lascia invece è TRIGGER, insieme al suo creatore Ade Capone. Star Comics ha deciso di interrompere in anticipo la miniserie a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi di vendita. Una decisione difficile ma necessaria, che ci ha portato ad agire per la prima volta in modo così brusco. Una decisione dettata dalle dure leggi del mercato, che ha regole imprescindibili e che a volte costringe a chinare la testa e cospargersi il capo di cenere.

    Giovedí, 30 Luglio 2009

  • weblog/?4544
    messaggio da José Carlos Francisco - 30/07/2009 09:55
    Intervista a Mauro Boselli e Pasquale Frisenda sul Texone "Patagonia" con materiale inedito come i bozzetti a colori della copertina e altri studi dei personaggi nel blog portoghese di Tex in versione italiana e portoghese.
    La risposta di Boselli alla domanda "E parlando delle cupe e toccanti scene finali, credi che sia possibile immaginare i un modo simile, seppure in un lontano futuro, la "fine" di Tex, cioè vedere il ranger impegnato a diffondere i suoi ideali di libertà e giustizia in altri parti del mondo, durante altre guerre dimenticate?":
    Assolutamente no. Tex vivrà sempre e non voglio immaginare la sua fine. Ma, se fosse un uomo reale, non lo vedrei comportarsi da "sergente Kirk" o da Che Guevara al fianco dei nativi americani. Tex è capo dei Navajos e i Navajos tuttora hanno il loro territorio sovrano negli USA. Tex invecchierebbe e morirebbe sereno nella Riserva, dopo una vecchiaia trascorsa cacciando puma e cervi in Arizona.
    La risposta di Frisenda alla domanda "Fin dall’incipit balza all’occhio la grande cura che hai messo nel tuo lavoro: gli ambienti sono così ben delineati e "vivi" che sembra di essere davvero catapultati sul battello, nelle Pampas ed infine sulle montagne andine; anche i personaggi sono dotati di una straordinaria mimica facciale e in tutte le scene la fa da padrone un realismo assoluto. Oltre che derivante dall’aver avuto agli inizi della tua carriera un Maestro del calibro di Ivo Milazzo, nella rappresentazione grafica di personaggi ed ambienti hai ricevuto precise indicazione da parte di Mauro Boselli o invece hai goduto di una totale libertà espressiva? Quale modello di Tex hai preso come riferimento?":
    Intanto vi ringrazio per il giudizio espresso sulle tavole; cercare di "far entrare" il lettore nell’atmosfera della storia, e fin dalla prima pagina, è da sempre la cosa su cui punto di più, dunque non mi potevi dire nulla di più gradito. Il lavoro fatto al fianco di Ivo Milazzo è stato molto prezioso per capire questi aspetti. Molte indicazioni per gli ambienti e per i personaggi sono arrivate da Mauro Boselli in sceneggiatura o da foto ad essa allegate, ma sono abituato a metterci molto di mio in questo senso, e spesso la ricerca dura fino alla conclusione del progetto. Per Tex ho guardato molti dei disegnatori che lo hanno portato ad essere il mito fumettistico che è, a cominciare da Aurelio Galleppini, per poi passare a Ferdinando Fusco, Giovanni Ticci, Vincenzo Monti, Alfonso Font e Claudio Villa in particolare.

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