<dopolavoro> il blog di uBC

Giovedí, 15 Gennaio 2009

  • weblog/?4240
    messaggio da P.Dionisio - 15/01/2009 23:10
    Contrariamente a quanto riportato nei giorni scorsi [cfr. news del 13 gennaio 2009], Sylvie Uderzo, la figlia del noto disegnatore di Asterix, si oppone al padre che ha autorizzato l'editore Hachette a continuare la pubblicazione delle storie del gallo dopo la morte dello stesso Uderzo sostenendo che è stato manipolato e che:
    E' mio fratello di carta e voglio che muoia.
    E' possibile leggere l'articolo in francese nelle news di ToutenBD.com.
  • weblog/?4245
    messaggio da L.Ferrini - 15/01/2009 23:00
    Continua il sondaggio Disney "Vota la storia" per eleggere la storia più bella apparsa nei 60 anni di Topolino. Nel sondaggio delle annate 1954-1958 ha vinto "Paperino e la leggenda dello scozzese volante" di Romano Scarpa e Luciano Gatto. Le storie proposte sono di volta in volta disponibili online per i lettori.
    Il nuovo sondaggio presenta le storie dal 1959 al 1963: "Topolino e la Dimensione Delta", "Topolino e la collana Chirikawa" e "Paperino e il colosso del Nilo" di Romano Scarpa e Rodolfo Cimino, "Paperino barbiere di Siviglia" di Gian Giacomo Dalmasso e Pier Lorenzo De Vita, e "Topolino e l'uomo di Altacraz" di Romano Scarpa e Giorgio Cavazzano.
  • messaggio da ComiXrevolution - 15/01/2009 13:15
    Sabato 24 gennaio 2009 alle ore 16 presso la fumetteria ComiXrevolution di Bergamo verrà inaugurata la mostra "Il massacro del Circeo", con l'intervento di Fabiano Ambu (disegnatore di Nemrod) e la presentazione dell'anteprima italiana del suo ultimo lavoro che dà il titolo alla mostra, il romanzo a fumetti edito da Becco Giallo e scritto da Leonardo Valenti.
    La mostra conta ben 30 tavole originali affiancate da articoli di cronaca del periodo e si concluderà il 21 febbraio 2009 alle ore 19,00 giorno in cui saranno presenti entrambi gli autori.

    Martedí, 13 Gennaio 2009

  • weblog/?4235
    messaggio da P.Dionisio - 13/01/2009 19:00
    Da un articolo de La Stampa:
    Il disegnatore francese Albert Uderzo, 81 anni, creatore insieme allo scomparso Renè Goscinny delle avventure del popolare guerriero gallo in perenne lotta contro i romani, ha autorizzato, con atto formale, l’uscita della serie a fumetti anche dopo la sua morte. Uderzo, figlio di genitori italani, ha ceduto al gruppo editoriale Hachette Livre l’autorizzazione a proseguire le pubblicazioni di Asterix all’infinito, con i disegni e le sceneggiature affidate ad altri autori.
    (..)
    Hachette Livre, primo gruppo editoriale francese, ha acquisito nel dicembre scorso il 60% delle quote della casa editrice Albert-Renè, che pubblica gli album a fumetti di Asterix apparsi dopo la morte nel 1977 di Goscinny. Il restante 40% è posseduto da Sylvie Uderzo, la figlia del disegnatore. Anche l’erede di Goscinny, la figlia Anne, ha dato la sua adesione all’operazione, precisando che in un primo momento Albert Uderzo aveva manifestato titubanze e perplessità rispetto all’operazione.
    (..)
    Intanto, è già in preparazione un nuovo album di Asterix a firma di Albert Uderzo: uscirà il prossimo 22 ottobre in occasione del cinquantesimo anniversario della prima apparizione del fumetto, avvenuta il 29 ottobre 1959 sulla rivista «Pilote». Il nuovo album sarà una raccolta di brevi storie alle quali Uderzo sta lavorando in queste settimane.

    Venerdí, 9 Gennaio 2009

  • weblog/?4232
    messaggio da P.Dionisio - 09/01/2009 19:20
    Da un articolo de La Stampa:
    Tintin è un giornalista, e vista l’aria che tira basterebbe questo a cacciarlo tra i reietti della scala sociale. E invece per l’eroe ragazzino che domani compie ottant’anni si sono sprecate le accuse più infamanti. Sarà che non è facile esser figlio di un autore belga sospettato di flirtare con i nazisti, sarà che il politichese e il politically correct non guardano in faccia a nessuno. Certo è che questo fumetto dal disegno piatto e bidimensionale, come si conviene ai capolavori della «linea chiara» europea, nel tempo si è tirato addosso di tutto: «razzista» perché mandato nel Congo a tenere le parti dei belgi colonialisti, «anticomunista» per aver descritto in malo modo la Russia dei Soviet, «antiamericano» per aver messo alla berlina certe esagerazioni del new deal americano degli anni Trenta.
    Ora, a due giorni dal compleanno, gli piove addosso un’accusa che a dire il vero accusa non è: né infamia né vergogna né niente di ufficialmente offensivo. Solo una considerazione tra lo scherzoso e il delirante, pubblicata addirittura dal «Times»: Tintin è gay, nientemeno. Gli indizi sarebbero questi: il ragazzo non ha amicizie femminili conosciute; l’unica volta che ha pianto lo ha fatto per un uomo, il suo amico Chang che credeva morto e che invece era più vivo di lui; le sole donne che compaiono nelle sue avventure sono «una virago con i bigodini» e una «diva attirata dagli omosessuali»; in tutta la serie dei suoi fumetti «il solo personaggio maschio ed etero senza ambiguità è Milou», il cagnetto che segue Tintin in giro per il mondo. (..)

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