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Giovedí, 4 Dicembre 2008

  • messaggio da G.Gentili - 04/12/2008 21:35
    Sul Foglio un articolo di Luca Sofri riguardo Art Spiegelman:
    (..) Qualche giorno fa Slate, il giornale online, ha analizzato la sua opera per cercare di capire se sia possibile per Spiegelman disegnare qualcos’altro di valido dopo Maus (che vinse un Pulitzer nel 1992). Di recente è stata ripubblicata una sua vecchia raccolta di storie, Breakdowns. Secondo Slate la metà della storia mancante in Maus (il diario di sua madre, bruciato da suo padre) è anche la metà della storia che manca a Spiegelman: Anja si suicidò nel 1968. Spiegelman ne parla nell’introduzione a Breakdowns, e racconta di come lei gli comprò la sua prima rivista a fumetti (era Mad): "Ma non dirlo a tuo padre". Nella postfazione, Spiegelman dice di avere nostalgia per quel disegnatore più eclettico e arrogante che era ai tempi delle storie di Breakdowns, prima di Maus. Secondo l’articolo di Slate è un’invidia che cela un senso di colpa, quello di ogni grande artista che ha creato una grande opera raccontando le sofferenze dei suoi cari. E gli schizzi che aveva dato al penultimo numero di McSweeney’s, la rivista di Dave Eggers, sembrano raccontare un uomo pieno di ansie e consapevolezza di sé e delle sue inadeguatezze. "Se la tua opera è l’Olocausto", dice Slate, "dopo che fai?".

    Venerdí, 21 Marzo 2008

  • messaggio da G.Gentili - 21/03/2008 15:50
    Intervista a Art Spiegelman tratta da Le Monde e pubblicata su La Stampa con il titolo Spiegelman "Americani puritani e pornografi":
    Ama enormemente questa frase di Miles Davis: "Prima suono, poi vi spiego...". L’autore di Maus - questo straordinario racconto allegorico della Shoah che ha al centro la deportazione di suo padre ad Aushwitz - pubblica ora Breakdowns, un nuovo fumetto costruito intorno a disegni giovanili, con un’introduzione disegnata e una postfazione scritta. Lui preferirebbe che i lettori cominciassero con il leggere questa sua nuova opera appena presentata al Salon du livre di Parigi.
    In realtà Art Spiegelman vorrebbe davvero soltanto "spiegare". Breakdowns è "difficile, complicato". Teme che i lettori restino disorientati. È un fumetto «distruttivo», maturato in un’epoca (1972-77) in cui, sprofondato nelle sue ricerche, pubblicava soltanto su riviste underground. Vi si ritrovano le ossessioni della giovinezza che non l’hanno mai lasciato e che Maus, la sua opera più narrativa, nascondeva anche se solo in parte. Cos’è un artista? Cos’è il pensiero, la memoria, la percezione? Che relazioni ci sono tra loro? "Nel fumetto c’è più pensiero che inchiostro", afferma. (..)
    Lui che rivendica la sua origine nella cultura popolare non accetta alcuna concessione. "Ho voluto realizzare dei fumetti da leggere con un segnalibro, non seduti alla toilette. Se Claude Lanzman avesse voluto fare un film per il grande pubblico, Shoah durerebbe 80 minuti. Invece dura 9 ore ed è un’opera immensa, senza una sola immagine d’archivio". Questo gli sembra fondamentale. (..)

    Sabato, 28 Ottobre 2006

  • messaggio da M.Galea - 28/10/2006 01:41
    Il Gruppo Espresso/Repubblica, in collaborazione con la Coconino Press, lancer� a partire dal 4 novembre una nuova collana a fumetti intitolata "Graphic Novel - Il fumetto con la forza del romanzo" dedicata ad alcune tra le pi� note opere del panorama contemporaneo.
    I volumi verranno presentati a Lucca Comics&Games 2006 in occasione dell'incontro ufficiale (sabato 4 novembre alle 15), in presenza di Luca Raffaelli, Simone Romani ed Igort.
    L'elenco delle opere selezionate comprende titoli interessanti e di un certo rilievo, tra cui Maus di Art Spiegelman, Blankets di Craig Thompson, Palestina di Joe Sacco, Baci dalla provincia di Gipi e L'autoroute du soleil di Baru.
    Sono previsti, al momento, 10 volumi, in formato 19,50 cm x 28 cm, dal prezzo di 9,90 � pi� il prezzo del giornale, con una foliazione media di ciascun albo di circa 300 pagine.

    Venerdí, 23 Gennaio 2004

  • messaggio da P.Dionisio - 23/01/2004 03:30
    Oggi, insieme al quotidiano La Repubblica � allegato il quarantanovesimo volume de I Grandi Classici del Fumetto: � il turno di "Maus", il romanzo a fumetti sull'Olocausto realizzato da Art Spiegelman. Molto discutibile la scelta di Repubblica di proporre solo la prima parte di un'opera che al giorno d'oggi non pu� ritenersi completa senza la seconda. E la settimana prossima tocca a Flash Gordon e Rip Kirby...

    Giovedí, 22 Gennaio 2004

  • messaggio da G.Gentili - 22/01/2004 18:24
    Maus, il topo sopravvissuto � il nuovo articolo di Luca Raffaelli di oggi su Repubblica per il volume dell'iniziativa "I Grandi Classici del Fumetto" in uscita domani, dedicato al capolavoro di Art Spiegelman. "(..) Art Spiegelman ha ritratto, nel suo "Maus, racconto di un sopravvissuto", gli ebrei come topi (i tedeschi come gatti e i polacchi come maiali). (..) Maus � ricordo di un passato che deve fare i conti con il presente. Ed � con la maestria di un grande che Spiegelman riesce a raccontare tutto l'orrore del mondo." Gli altri articoli alla pagina delle Idee.

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