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Martedí, 21 Ottobre 2008

  • weblog/?4062
    messaggio da M.Galea - 21/10/2008 15:40
    Le donne del West non sono tutte uguali. Non tutte lavorano in un saloon o in un bordello.
    Daisy Kutter, ad esempio, è una leggenda del crimine, bionda, secca e arrabbiata.
    Mentre in casa Bonelli si festeggiano i 60 anni di Tex, Kazu Kibuishi, disegnatore americano curatore della prestigiosa antologia Flight, ha costruito intorno a questa pistolera la graphic novel Daisy Kutter (ReNoir Comics), il western che John Ford avrebbe girato se avesse visto Blade Runner.
    Dalla presentazione del volume:
    Una storia atipica, emozionante, in equilibrio tra il western, la commedia e l'estetica steampunk, ad opera dell'acclamato creatore dell'antologia Flight.

    Miss Daisy ha un emporio di sementi, ma è stata una grande rapinatrice di banche. Miss Daisy è amica dello sceriffo Tom, tranne quando giocano a poker (alla texana). Miss Daisy accetta un incarico che la fa tornare al passato, giurando a se stessa che sarà l'utima volta: deve assaltare un treno blindato, per metterne alla prova i sistemi di sicurezza. Ma il suo cliente non le ha detto tutta la verità...
    Miss Daisy è in peridolo, ma ancora non lo sa
    In occasione di Lucca Comics & Games 2008, Kazu Kibuishi sarà in Italia con Amy Kim Ganter, compagna nel fumetto e nella vita. Ganter è inoltre l'autrice di Stregoni & Segretarie (ReNoir Comics). Daisy Kutter - "L'ultimo treno" di Kazu Kibuishi, ReNoir Comics, 192pp b/n, 15,3x23, brossurato, € 12,00 o € 14,00 per l'edizione limitata in 300 copie numerate autografate dall'autore

    Sabato, 18 Ottobre 2008

  • weblog/?4086
    messaggio da P.Dionisio - 18/10/2008 10:25
    Ormai l'ultimo capitolo è stato scritto: l'Era dell'Amico si è conclusa, la grande ricostruzione è iniziata e la popolazione sembra salva ma c'è ancora un'ultima minaccia da debellare che solo un "viaggio nel tempo" potrà risolvere. I bambini possono commettere errori o piccole crudeltà ma la vera forza è saperli riconoscere e porvi rimedio, anche da adulti. E così per Kenji ed il suo gruppo -ma anche per l'autore, Naoki Urasawa- è tempo di raccogliere i meritati successi in questo finale di "21st Century Boys", conclusione di "20th Century Boys".
    Dalla presentazione del volume:
    Finalmente, o forse a malincuore, ecco la vera fine. L'autore Naoki Urasawa, abile e fine narratore, fa luce sugli ultimi misteri rimasti irrisolti. "20th Century Boys" e "21st Century Boys" sono la canzone più bella e malinconica degli anni 2000, sono i ricordi di un'infanzia che, anche se lontana, è viva ancora oggi, sono il sogno e la speranza di una vita migliore, più ricca d'amore e affetto, sono un disegno di pace.

    21st Century Boys di Naoki Urasawa (testi e disegni), volume 2 di 2, Planet Manga/Panini Comics, 200pp b/n, 13x18, brossurato con sovraccoperta, € 7,00, in fumetteria

    Martedí, 24 Giugno 2008

  • weblog/?3924
    messaggio da P.Dionisio - 24/06/2008 09:55
    "20th Century Boys" è ormai terminato: l'impero dell'Amico è caduto e la popolazione è libera dopo che Kenji e il suo gruppo hanno sgominato l'ultima minaccia del virus. Ma in questo manga fantapolitico che ha appassionato i lettori, l'autore -Naoki Urasawa- non ha ancora finito il suo compito e ritorna con "21st Century Boys".
    Dalla presentazione del volume:
    Il finale della prima serie ha lasciato molti interrogativi, pur essendo efficace e suggestivo. Per coloro a cui non piacciono le storie in sospeso, ecco il primo dei due volumi in cui, tramite una narrazione complessa, ricca di flashback, saranno approfondite alcune vicende. L'atmosfera, se possibile, è ancora più intrigante di quella della prima serie, a conferma della bravura di Urasawa, uno degli autori di manga più amati in occidente.

    21st Century Boys - La morte dell' "Amico" di Naoki Urasawa (testi e disegni), volume 1 di 2, Planet Manga/Panini Comics, 200pp b/n, 13x18, brossurato, € 7,00, in fumetteria

    Mercoledí, 18 Giugno 2008

  • weblog/?3905
    messaggio da M.Migliori - 18/06/2008 07:15
    Un paio d'anni fa l'anteprima su uBC di questo fumetto. Oggi in edicola lo troviamo in una inedita veste, inclusa nel libro "Patto col diavolo", 6°numero della collana SAS, nuova costola dello storico Segretissimo edito da Mondadori, e dedita a ristampe e inediti dell'omonimo personaggio creato da Gérard de Villiers. Spina dorsale da più di 30 anni della collana Mondadori dedicata al mondo dello spionaggio&affini, il personaggio Malko Linge, principe austriaco prestato alla causa della CIA al nobile scopo di finanziare l'eterno restauro del suo castello. Dalla sua estrazione sociale, il soprannome Sua Altezza Segretissima, abbreviato SAS. Anomalia nel mondo sotterraneo delle spie, De Villiers tratteggia un principe dotato di una sua etica che spesso antepone al puro obbligo contrattuale. Non è infatti la sola formula delle 3 s (sesso, sadismo, suspense) a tenere in piedi la serie. E'anche il personaggio profondamente umano nelle sue debolezze, errori e virtù. Una storia complessa che ormai da tempo vede il personaggio in declino. Declino non causato solo dall'autore non più giovanissimo, e nemmeno dalla mancanza di spunti come temevano gli autori di spy story dopo il 1989, perchè di spunti ce ne sono purtroppo sin troppi. Il declino è forse accentuato dalla mancanza di punti di riferimento un tempo assodati, e di cui anche il nostro sente la mancanza. SAS continua a agire come "agente nero" della CIA ma senza la passione di una volta.

    Venendo al fumetto (rimontato dato il formato), è una riduzione fedele nel testo, quanto asettica nello spirito, del libro contenuto nel volume. In questo episodio vediamo l'ennesimo ritorno in Jugoslavia (pardon Serbia) del nostro. Incaricato di ritrovare uno dei tanti "criminali di guerra" che si nasconde tra varie complicità. Il libro come la norma per SAS, oltre a presentare i soliti personaggi accentuati (tra cui non mancano mai le bellissime donne ammaliate dagli occhi color oro di Malko...), disegna la visione che il suo autore ha del paese in oggetto. E come sempre il resoconto/giudizio di De Villiers è implacabile nell'evidenziare i caratteri a suo avviso più identificativi, come l'orgoglio serbo e l'assoluta certezza di essere nel giusto. Nel fumetto che parte ovviamente svantaggiato dato il mezzo, si perdono le sfumature che caratterizzano l'opera di De Villiers. Ad esempio la determinazione delle donne serbe che l'autore rappresenta nel romanzo, è riportata fedelmente ma leggendo il solo fumetto, appare fredda, immotivata. Così come lo stesso personaggio di SAS appare algido, adatto al ruolo di principe, ma alieno all'uomo che ormai conosciamo. La scena d'azione di pag.252 ad esempio rappresenta il classico personaggio hollywoodiano perfettamente a suo agio nelle sparatorie stile "Arma Letale". Ma SAS non è questo: è sempre l'adrenalina a farlo reagire, e grande è la sua gioia di vivere quando ha sfuggito un pericolo, non la tranquillità mostrata. I disegni di Mutti sono narrativamente adatti, anche se non può fare miracoli di fronte al testo piegato con l'accetta a rappresentare fedelmente il libro. Dal punto della fedeltà al personaggio, è una opera però inadatta a rappresentarne le sfaccettature. La serie in Francia continua: speriamo in meglio.

    Patto col diavolo di Gérard De Villiers (libro) Umberto Ciance e Andrea Mutti (fumetto) - SAS n.6 - 185pp di libro e 100 di fumetto - Mondadori 4.50 euro

    Domenica, 11 Maggio 2008

  • weblog/?4449
    messaggio da M.Migliori - 11/05/2008 23:25
    "Il santuario di Gondwana", l'ultima avventura di Blake e Mortimer scritta da Yves Sente e disegnata da Andre' Juillard, si rivela molto interessante grazie ad un soggetto che presenta un colpo di scena e dei presupposti "fantascientifici" di fondo, che rientrano nella tradizione del personaggio. Trame non sofisticate, ma splendidamente raccontate con un testo ingombrante (come quantità) ma sempre digeribile. In realtà siamo affezionati a quelle enormi nuvole in cui c'è tanto da leggere, così quanto siamo affezionati allo stile dei disegni, in cui Juillard resta una garanzia.
    In difetto, invece, gli animali che hanno un discreto spazio in questa storia ambientata nella Tanzania del Serengeti e NgoroNgoro: un po' troppo stilizzati, non stanno male perchè la linea chiara esige di non dettagliare troppo ma sarebbe stata gradita qualche raffigurazione più dinamica e realistica.
    Alcune curiosità: la Tanzania è chiamata Tanganika nome che in effetti aveva negli anni '50 prima della unione con Zanzibar; il cratere del NgoroNgoro faceva parte del parco del Serengeti amministrativamente prima che venisse separato con l'istituzione della NgoroNgoro Conservation Area; non ci sono giraffe nel cratere, perchè non riescono a superare i bordi, e quindi la vignetta di pag.39 è sbagliata; nella stessa pagina sono disegnati 2 rinoceronti, che effettivamente abitano il cratere esclusivamente con la specie più rara del black rhino, specie tendenzialemente solitaria (al contrario dei white rhino che girano in coppia) e che non presenta diformismo sessuale mentre la vignetta li rappresenta di colore diverso e uno con un occhio nero; a pag.1-42 gli ippopotami vengono descritti come aggressivi quando hanno dei piccoli. in realtà sono semper piuttosto aggressivi e a memoria la specie più pericolosa per l'uomo in africa; il lago che non viene battezzato, è il lake Magadi, lago salato e ricco di soda; in ultimo poco lontano dal cratere del Ngorngoro, abbiamo il sito di Olduvai Gorge dove "a partire dagli anni '30, i coniugi Leakey hanno condotto varie campagne di scavo, giungendo a importantissimi ritrovamenti: hanno infatti rinvenuto resti di ominidi risalenti a 3 milioni e mezzo di anni fa, ulteriore prova del fatto che la regione della Rift Valley è stata la culla del genere umano (il che si lega -se vogliamo- anche alla storia). Il santuario di Gondwana di Yves Sente (testi) e Andre' Juillard (disegni), Collana Blake e Mortimer n° 19 , Alessandro Editore, 58 pp. a colori, cartonato, 17,99 €

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