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Giovedí, 17 Luglio 2008

  • weblog/?3963
    messaggio da Brookie - 17/07/2008 21:45
    Teddy Boy: me lo sono sognato?
    Ho cercato nel net su questo fumetto degli anni '60 o '70 -non ricordo- ma non ho trovato assolutamente niente... Ricordo che la ragazza si chiamava Paula e alla fine del fumetto c'era il glossario delle parole beat.
    Ho le traveggole? Risponde A.Tripodi, uBC Staff:
    Il corretto nome del fumetto è Teddy Bob, che portava sopra la testata il grido "il fumetto giovane" e dentro la "T" di Teddy stampigliato il termine "beat". Il fumetto infatti rincorreva il successo beat ed era ambientato on the road in America.
    L'ideatore del fumetto fu Pier Carpi (Diabolik, Zakimort etc...), genio folle, eclettico e provocatorio, che passava con facilità dal fumetto, al racconto, al cinema. Il disegnatore principale e creatore grafico fu Giorgio Montorio. L'editore era invece il dottore Gino Sansoni, marito di Angela Giussani, ideatrice di Diabolik.
    Teddy Bob nasce nel luglio 1966 in un formato a libretto tipo Diabolik e conta un totale di 154 numeri fino al 14 novembre 1972. Per il protagonista, Montorio si ispirò al Prince Valiant di Hal Foster. Tra i disegnatori anche Pietro Gamba, Gino Marchesi, Luigi Dauro e Nino Laccisaglia.

    Martedí, 8 Luglio 2008

  • weblog/?3950
    messaggio da P.Dionisio - 08/07/2008 13:30
    Dall'articolo su Diabolik pubblicato su Corriere della Sera.it:
    Favoloso quel 1962, a riprova di un decennio molto vitale (i dieci anni che sconvolsero l'Italia), a riprova della tesi che forse anche il '68 è nato da Diabolik, o almeno dalle sue parti. The History Channel sta presentano un interessante documentario scritto e diretto da Andrea Bettinetti : «Le sorelle Diabolike». È la storia di Angela e Luciana Giussani le mitiche creatrici del più famoso criminale del fumetto italiano, Diabolik appunto.
    (..)
    sulla scorta di non pochi fermenti sociali, nasce un personaggio apparentemente negativo (che si carica di tutti i nascenti immoralismi legati al boom economico), che si accompagna a una conturbante e filosofica eroina, Eva Kant, ma che ogni giorno deve fare i conti con il suo alter ego positivo, l'ispettore Ginko.

    Martedí, 1 Luglio 2008

  • weblog/?3942
    messaggio da P.Dionisio - 01/07/2008 14:10
    Dall'articolo su Corriere.it dedicato all'opuscolo in formato PDF sulla sicurezza stradale di Vacanze coi fiocchi con testimonial del mondo del fumetto come Dylan Dog, Martin Mystère, e Diabolik:
    «Vacanze coi fiocchi» è il titolo di un opuscolo sulla cui copertina Snoopy viaggia sereno al volante della sua decappottabile rossa.
    (..)
    La sicurezza stradale, secondo il Centro Antartide, deve passare non solo per la prevenzione, l’educazione e la repressione ma anche per l’ironia. Cosicché alcuni personaggi della vita pubblica italiana (fra cui alcuni umoristi di spicco) hanno dato un contributo fondamentale a questo piccolo, grande lavoro.
    (..)
    E Diabolik, precipitato da una rupe, riesce a trattenere con una corda d’acciaio la sua Jaguar, dicendo a Eva Kant: «Ricorda che SOLTANTO IO ho modo di salvarmi quando non freno in tempo».

    Domenica, 30 Marzo 2008

  • messaggio da G.Gentili - 30/03/2008 20:45
    Dall'articolo "Chiamateli romanzi disegnati" su La Stampa di Sergio Rossi:
    È arrivato un secolo fa, ma non dimostra affatto tutti questi anni: cento anni di fumetto in Italia, una ricorrenza speciale, celebrata con gli onori del caso in questo fine settimana all’interno di «Cartoomics», la fiera specializzata di Milano organizzata dalla Fondazione Franco Fossati (in onore del giornalista e studioso del fumetto).
    (..)
    il vero ingresso del fumetto in Italia risale al 27 dicembre 1908, quando apparve in edicola il primo numero de "Il Corriere dei Piccoli": il Corrierino conteneva la prima storia di Bilbolbul - il ragazzo di colore creato da Attilio Mussino - il cui nome battezza oggi il Festival internazionale del fumetto che si tiene a Bologna. Ne ha fatta di strada, il fumetto in Italia, ed è stata una strada mai in discesa, fatta anche di maldicenze, pregiudizi, qualche denuncia e sequestro nella stagione dei "personaggi neri" (Diabolik, Kriminal, Satanik), ostracismi dal mondo della cultura. Alla fine, però, è riuscito a conquistarsi il posto che si merita accanto a grandi opere di narrativa, cinema, teatro: influenzando le belle arti e assorbendone codici, segni e tendenze, occupando edicole e librerie anche con l'identità quasi segreta di "graphic novel" o romanzo grafico che dir si voglia.
    (..)
    È vero che il termine "fumetto" non è mai suonato benissimo, ma anche qui dobbiamo tornare a quel lontano 27 dicembre 1908, quando il primo direttore del Corrierino, Silvio Spaventa Filippi, pensò bene di eliminare dalle tavole disegnate proprio le nuvolette che davano il nome a quel linguaggio, sostituendole con le rime baciate e trasformando per bambini storie nate per un pubblico adulto.

    Giovedí, 20 Marzo 2008

  • messaggio da RCS Quotidiani - 20/03/2008 16:00
    Venerdì 21 marzo 2008 La Gazzetta dello Sport, in concomitanza con l’uscita del secondo numero della collana Diabolik le origini del mito, sarà accompagnata dal dorso gratuito La Gazzetta di Clerville contenente l’episodio cult Diabolik chi sei? che svela le origini del Re del terrore.
    La Gazzetta di Clerville è una pubblicazione di 24 pagine di formato 14 x 21, tutte a colori e con articoli di approfondimento sul personaggio Diabolik e il suo mondo, che propone il corpo centrale dell’episodio del 1968 Diabolik chi sei? in un rimontaggio a colori del 1974 realizzato per il primo volume critico dedicato a Diabolik.
    Nell’episodio il re del terrore e l’ispettore Ginko sono entrambi sulle tracce di una banda di rapinatori. Cadono in trappola e finiscono entrambi in una cantina in attesa di essere uccisi. Diabolik svela così a Ginko il suo passato: unico sopravvissuto a un naufragio, giunse ancora in fasce, in un’isola fuori dalle normali rotte e fu allevato dagli uomini del malvivente King. Una volta adulto, uccise King e fuggì dall'isola con il tesoro della banda, adottando il nome di una feroce pantera nera a cui King lo aveva paragonato.

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