<dopolavoro> il blog di uBC

Domenica, 29 Giugno 2008

  • messaggio da S.Mancosu - 29/06/2008 21:30
    Dall'articolo di Goffredo Fofi apparso su Internazionale 750:
    È ormai un fatto acquisito che il romanzo a fumetti - che è diventato abituale anche da noi chiamare graphic novel dal 1986, anno di pubblicazione di Maus di Art Spiegelman - sia una forma di espressione decisamente adulta, liberata dalla ghettizzazione e dai pregiudizi che hanno ostacolato la sua affermazione presso i cultori delle forme tradizionali di espressione.
    (..)
    All'opposto [NdR: del cinema da cassetta] c'è il rapporto artigianale e minuzioso che un autore di graphic novel ha con la sua materia: inventare e costruire una storia, stabilire una sceneggiatura e dividerla in sequenze, dosare il rapporto tra le immagini e le tavole, decidere come servirsi della parola, nel dialogo e nella progressione del racconto, scegliere le più congeniali tra le tecniche, e ovviamente tra i generi.
    (..)
    Per gli autori di graphic novel non è obbligatorio dover comunicare con il grande pubblico. Lontani dal seriale, che sembra aver fatto il suo tempo e concluso il suo ciclo più vitale, si possono accontentare di lavorare per minoranze di lettori fedeli e intelligenti, di essere minoranza.
    Anche perché i grandi autori del fumetto contemporaneo sanno bene che la libertà non ha prezzo. Dominati come siamo da un mercato che ci propone immagini che mentono, parole che mentono, suoni che mentono, con i buoni romanzi a fumetti ci capita invece molto spesso di sentirci all'interno di una strana, fondamentale dimensione di necessità e di libertà, sempre più rare in altri campi.
    Siamo di fronte a una minoranza artistica eccezionalmente creativa, che produce per una minoranza di lettori che sa scegliere e che rifiuta i diktat del consumo per il consumo.
    Minoranza, però, fino a un certo punto. Negli ultimi trent'anni e passa, nessun settore artistico ha prodotto una quantità di titoli degni, diciamo pure di grandi opere, che possa essere lontanamente paragonabile a quella del graphic novel, né ha avuto una pari vitalità e diffusione geografica.
  • messaggio da P.Dionisio - 29/06/2008 21:00
    Dall'articolo su Corriere.it su The Dark Knight, l'ultimo film dedicato a Batman:
    Un eroe ambiguo che diventa pericoloso. E la platea si entusiasma per il perfido Joker
    Anche gli eroi come Batman, che non possiede super poteri e per combattere il crimine usa ogni marchingegno tecnologico, possono essere messi sotto accusa. Accade nel nuovo capitolo della saga: The Dark Knight, diretto da Christopher Nolan, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane nel 1939 e interpretato nel film da Christian Bale.
    (..)
    Puntualizza Nolan: «Batman in realtà è un uomo che si è inventato questa sua figura con ambiguità. La sua lotta ai cattivi rischia di renderlo più simile a un "vigilante" che non a un eroe. A Gotham in tanti ritengono che le sue gesta generino più male e guai che bene ».

    Sabato, 28 Giugno 2008

  • weblog/?3933
    messaggio da P.Dionisio - 28/06/2008 09:25
    Da AnimeClick la notizia che finalmente in Giappone sta per uscire un nuovo volume de Il Grande Sogno di Maya, l'opera di Suzue Miuchi iniziata nel 1976:
    A partire dal numero di settembre, già in vendita dal 26 luglio, Glass no kamen (La maschera di vetro, famosa in Italia per la serie animata Il grande sogno di Maya), continuerà esattamente da dove si concludeva l'ultimo volume del manga, il 42°, pubblicato ben quattro anni fa.
    I lettori giapponesi potranno così continuare a seguire la crescita artistica della protagonista Maya Kitajima nella sua carriera di attrice teatrale.

    Venerdí, 27 Giugno 2008

  • messaggio da P.Laricchia - 27/06/2008 09:45
    Gallerie fotografiche su Repubblica.it e sul sito Ansa per "Unità speciale", il nuovo fumetto targato Eura dedicato all'Arma dei Carabinieri oggi in uscita, di Cinzia Tani e Massimo Guglielmi [cfr. la news del 28 marzo 2008]:
    Le indagini dei carabinieri a fumetti. Esce domani in edicola il primo numero di Unità speciale, pubblicata da Eura editoriale di Roma in collaborazione con la rivista ufficiale dell'Arma. Una striscia mensile di cento pagine che ha come protagonista il tenente napoletano di madre argentina Raffaele Ranieri. Nel primo episodio, appena uscito dalla scuola ufficiali, Ranieri viene mandato in un piccolo paesino siciliano.
    Il tenente colonnello dei carabinieri Roberto Riccardi, ideatore della serie:
    Da ragazzo - ricorda Riccardi - ero un divoratore degli albi dell'Eura, caratterizzati da un forte aspetto ideale, con il bene ed il male ben distinti. Poi ho iniziato la carriera in divisa e, dopo una prima parte vissuta nei reparti investigativi, sono approdato nel settore editoriale. Qui - osserva - ho pensato di utilizzare anche il veicolo dei fumetti per parlare del lavoro del carabiniere, per far capire cosa c'é dietro un'indagine che dura magari un anno e poi si consuma nello spazio di un giorno come notizia sui quotidiani.

    Giovedí, 26 Giugno 2008

  • weblog/?3930
    messaggio da P.Dionisio - 26/06/2008 10:00
    Da BRAVO MAZZOTTA!, blog di Fabrizio Mattotta, famoso doppiatore italiano e non solo, la notizia -corredata da alcune immagini- della versione ricolorata e censurata per il mercato USA di "Prima de l'Incal":
    Volendo rinnovare un po' il loro catalogo, le edizioni Humanos hanno deciso di far ricolorare la serie "Prima dell'Incal" ( "Avant l'Incal") di Jodorowsky e Janjetov e si sono affidati al colorista Fred Beltrain. Ma sotto la pressione degli Americani, desiderosi di pubblicare questa saga anche nella loro patria, Beltran ha dovuto andare oltre al suo consueto lavoro di colorista.
    Sulle tecniche di colorazione digitale nel fumetto in generale e di questo autore in particolare, Francesco Boille analizza sapientemente l'argomento nell'articolo Fumetto e cinema: fratelli nello spirito ma non nei geni (iii parte) apparso sul numero 13-14 luglio-agosto 2002 di Frame online [NdR: il seguente è solo un breve estratto]:
    Altri esempi, ma in negativo, sono quelli della saga di Prima dell’incal di Janjetov e Jodorowsky, ricolorata al computer da Beltran con Dan Brown in maniera certamente spettacolare ma che rende difficile distinguere le tavole di questo allievo di Moebius da quelle del suo maestro (data la già forte influenza di stile). Beltran ha infatti colorato anche le tavole del recente e ancora incompiuto seguito della saga, Dopo L’incal (Après L’incal), disegnato invece da Moebius. Esempi che indicano la possibilità di un livellamento delle differenze di stile mediante un certo uso dell’informatica che favorisce questa tendenza: quella dello stile è una questione importante che affronteremo nella prossima parte.

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