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Domenica, 30 Marzo 2008

  • messaggio da G.Gentili - 30/03/2008 20:45
    Dall'articolo "Chiamateli romanzi disegnati" su La Stampa di Sergio Rossi:
    È arrivato un secolo fa, ma non dimostra affatto tutti questi anni: cento anni di fumetto in Italia, una ricorrenza speciale, celebrata con gli onori del caso in questo fine settimana all’interno di «Cartoomics», la fiera specializzata di Milano organizzata dalla Fondazione Franco Fossati (in onore del giornalista e studioso del fumetto).
    (..)
    il vero ingresso del fumetto in Italia risale al 27 dicembre 1908, quando apparve in edicola il primo numero de "Il Corriere dei Piccoli": il Corrierino conteneva la prima storia di Bilbolbul - il ragazzo di colore creato da Attilio Mussino - il cui nome battezza oggi il Festival internazionale del fumetto che si tiene a Bologna. Ne ha fatta di strada, il fumetto in Italia, ed è stata una strada mai in discesa, fatta anche di maldicenze, pregiudizi, qualche denuncia e sequestro nella stagione dei "personaggi neri" (Diabolik, Kriminal, Satanik), ostracismi dal mondo della cultura. Alla fine, però, è riuscito a conquistarsi il posto che si merita accanto a grandi opere di narrativa, cinema, teatro: influenzando le belle arti e assorbendone codici, segni e tendenze, occupando edicole e librerie anche con l'identità quasi segreta di "graphic novel" o romanzo grafico che dir si voglia.
    (..)
    È vero che il termine "fumetto" non è mai suonato benissimo, ma anche qui dobbiamo tornare a quel lontano 27 dicembre 1908, quando il primo direttore del Corrierino, Silvio Spaventa Filippi, pensò bene di eliminare dalle tavole disegnate proprio le nuvolette che davano il nome a quel linguaggio, sostituendole con le rime baciate e trasformando per bambini storie nate per un pubblico adulto.

    Giovedí, 20 Marzo 2008

  • messaggio da RCS Quotidiani - 20/03/2008 16:00
    Venerdì 21 marzo 2008 La Gazzetta dello Sport, in concomitanza con l’uscita del secondo numero della collana Diabolik le origini del mito, sarà accompagnata dal dorso gratuito La Gazzetta di Clerville contenente l’episodio cult Diabolik chi sei? che svela le origini del Re del terrore.
    La Gazzetta di Clerville è una pubblicazione di 24 pagine di formato 14 x 21, tutte a colori e con articoli di approfondimento sul personaggio Diabolik e il suo mondo, che propone il corpo centrale dell’episodio del 1968 Diabolik chi sei? in un rimontaggio a colori del 1974 realizzato per il primo volume critico dedicato a Diabolik.
    Nell’episodio il re del terrore e l’ispettore Ginko sono entrambi sulle tracce di una banda di rapinatori. Cadono in trappola e finiscono entrambi in una cantina in attesa di essere uccisi. Diabolik svela così a Ginko il suo passato: unico sopravvissuto a un naufragio, giunse ancora in fasce, in un’isola fuori dalle normali rotte e fu allevato dagli uomini del malvivente King. Una volta adulto, uccise King e fuggì dall'isola con il tesoro della banda, adottando il nome di una feroce pantera nera a cui King lo aveva paragonato.

    Venerdí, 7 Marzo 2008

  • weblog/?3739
    messaggio da Ufficio Stampa RCS Quotidiani - 07/03/2008 18:45
    "Diabolik, le origini del mito" è la nuova iniziativa editoriale in edicola dal 13 marzo con La Gazzetta dello Sport che in collaborazione con Panini Comics ha realizzato la ristampa, in formato da collezione, degli introvabili numeri delle prime serie di Diabolik che non vengono ristampate da circa 13 anni. Ogni volume della collana contiene 2 storie e ha foliazione superiore a 250 pagine, in formato chiuso refilato di 14,2 x 20 cm con copertina cartonata.
    La prima uscita contiene le storie "Il re del terrore" e "L'inafferrabile criminale" ed è in edicola il 13 marzo in regalo con La Gazzetta dello Sport. I volumi successivi saranno acquistabili insieme al quotidiano a 6,99 euro in più.

    Mercoledí, 5 Marzo 2008

  • weblog/?3735
    messaggio da P.Dionisio - 05/03/2008 21:45
    Da un articolo di Giambernardo Piroddi comparso sui quotidiani del gruppo E Polis su un volume dedicato alla compagna di Diabolik:

    Esce domani per le edizioni BD "Senza paura": tecniche e strategie utili a ogni donna per proteggersi e difendersi, illustrate da un'Eva davvero Diabolika... ma molto saggia.

    (..) In 95 pagine illustrate con tavole in bianco e nero disegnate da Pierluigi Cerveglieri con i testi scritti da Licia Ferraresi e Mario Gomboli, la bellissima Eva Kant - capelli come sempre raccolti e fisico da sballo su cui molto sognarono e sognano adolescenti in piena esplosione ormonale - spiega con le parole e con i gesti come ci si deve difendere da uno scippo, da un'aggressione nel parco o in una strada buia, in ascensore o in discoteca, in albergo oppure in ufficio. Ma siccome i malintenzionati e i mostri purtroppo arrivano o già sono dentro casa, Eva Kant vi insegna come disarmarli e neutralizzarli, anche quando siete in vacanza o in treno, o quando siete minacciati con una pistola o un coltello (in quel caso anche pregare l'Altissimo non guasta), magari in un grande parcheggio.
    Eva Kant - Senza paura - tecniche e strategie per proteggersi e difendersi di Licia Ferraresi e Mario Gomboli (testi) e Pierluigi Cerveglieri (disegni), Edizioni BD, 96pp. b/n, dimensioni 17 x 24, € 10.00

    Lunedí, 19 Novembre 2007

  • weblog/?3504
    messaggio da M.Gomboli - 19/11/2007 17:25
    Riportiamo qui l'interessante risposta del direttore della Casa Editrice Astorina Mario Gomboli alla lettera di un nostro lettore [vedi news del 16 novembre 2007]. E' utile ricordare a chi ci legge magari occasionalmente che l'intervento pubblicato � infatti di un lettore e non � -come sembra desumersi dalla risposta- un articolo di un redattore di uBC. uBC si era infatti gi� occupata della storia in questione, con argomentazioni ben differenti, nell'articolo di critica in occasione dell'uscita dell'albo.
    Con una sollecitudine che la dice lunga sull'attenzione che il redattore dedica a Diabolik, con dieci mesi di ritardo ecco apparire una recensione/critica all'UOMO DELLA ROCCA che si vorrebbe puntuale ma, evidentemente, � nata da una viscerale omofobia scatenata da Saverio Hardy.
    Tutte le altre osservazioni, dal fatto che DK non si comporta "pi�" (ammesso che in qualche episodio l'abbia fatto) da terrorista o da serial killer sino allo stupore nel vedere il Re del Terrore testimonial di campagne sociali, avrebbero potuto avere spazio da almeno vent'anni... E invece no: guarda caso che le "contraddizioni" vengono rilevate solo dopo che Diabolik ha aiutato un amico omosessuale. Era peraltro gi� successo, e in pi� occasioni, che Diabolik accorresse in aiuto di qualcuno verso cui sentiva un debito d'onore, ma nessun giornalista se ne era scandalizzato perch� si trattava di persone implicitamente o esplicitamente eterosessuali. Evidentemente redattori come quello di cui stiamo leggendo il testo (ma non � un caso isolato) avrebbero in questo caso voluto che Diabolik, scoprendo il lato omo di Saverio, gli girasse le spalle scandalizzato e un poco imbarazzato. Magari con una battuta sui "finocchi" che stanno bene in galera.
    Sono molto soddisfatto di averlo deluso.
    Mario Gomboli

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