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Mercoledí, 6 Febbraio 2008

  • weblog/?3685
    messaggio da José Carlos Francisco - 06/02/2008 08:45
    Intervista esclusiva al grandissimo Gianfranco Manfredi nel blog portoghese dedicato a Tex, disponibile in versione italiana ed in versione portoghese.
    Un estratto del'intervista:
    Io sono nato nel 48, esattamente come Tex. Lo conoscevo benissimo. Compravo regolarmente tutti i numeri. Quando scrivo Tex non ho dubbi, nè incertezze. Per me è come pensare di stare sceneggiando un film per John Wayne. Si sa a memoria come recita John Wayne, che tipo di personaggio interpreta, che tipo di battute pronuncia. Si sa benissimo cosa fa e cosa non gli si può proprio far fare.
    (..) Tex è così. Scrivendo si ha la sensazione che sia lui a fare la regia, tutto si muove intorno a lui e nel modo che impone lui.
    (..) L’azione , secondo me, non deve avere pause. Possono solo esserci degli intermezzi , ma questi devono essere gustosi, come momenti di rilassamento della tensione che ci fanno capire, al di là della durezza, la simpatia di Tex, la sua umanità un po’ burbera, ma anche sincera, gioviale e ottimista, proprio come nei film di John Wayne.

    Giovedí, 22 Novembre 2007

  • weblog/?3503
    messaggio da C.Di Clemente - 22/11/2007 09:10
    Dalla rubrica "La posta di Poe" dell'albo di Magico Vento attualmente in edicola, anticipazioni su quello che riserver� il 2008 allo sciamano bianco:
    Torneranno [...] parecchi personaggi da tempo sospesi nel limbo e di cui ci chiedevate notizie. Anzitutto le tre donne fondamentali nella vita di Ned: Rifiuta-di-smettere [...], che Ned incontrer� [...] in una fase estremamente drammatica del suo rapporto con Daino Rosso; Rita Fletcher (la Fuggitiva) [...] e Norma Snow, la grande attrice, complice e insieme vittima di Hogan [...]. Ned avr� anche modo di rievocare, da un'imprevista prospettiva, le origini della sua educazione sciamanica con Cavallo Zoppo e di gettarsi con nuova determinazione alla caccia di Hogan, in un lungo inseguimento lungo il corso del Missouri e del Mississippi. Non mancheranno incontri con grandi personaggi della storia del West, come il celeberrimo bandito ribelle Jesse James e il grande giornalista Joseph Pulitzer.

    Martedí, 13 Novembre 2007

  • weblog/?3491
    messaggio da D.J.Farah - 13/11/2007 07:00
    Ci� che in questa serie, ma non solo, accende curiosit� � a volte il poter fare congetture sui misteri che Manfredi vuole giustamente inserire. L�idea di un personaggio misterioso col volto coperto � da interpretare anche in senso pi� lato. Manfredi vuole mostrarci la faccia nascosta della storia italiana. Non sarebbe sorprendente se ci fossero riferimenti �velati� a fatti legati alla nostra politica odierna. Vuole farci insomma capire che in ogni evento ci sono motivazioni nascoste che fanno da motore dell�azione per ogni singolo personaggio, societ�, governo, nazione. Anche Ugo ha un volto nascosto: strano che un pacifista idealista si sia prodigato cos� bene nell�uso delle armi. Cosa si nasconde sotto la maschera di Ugo?
    Ma su Volto Nascosto vero e proprio si possono fare altre congetture. Bisogna tenere conto che non ha solo il volto nascosto, ma tutto il corpo, comprese le mani. C�� una ragione? Potr� accadere che Ugo in futuro incontrer� Volto Nascosto senza sapere che � lui dato che non indossa la maschera? E� possibile!
    Ma potrebbero esserci anche altre ragioni.
    Nel primo numero, Volto Nascosto abbraccia un lebbroso senza paura. Questo potrebbe contribuire ad aggiungere timore reverenziale da parte dei suoi seguaci che lo considerano cos� una persona santa. San Francesco abbracci� e baci� un lebbroso. Manfredi ci vuole mostrare un Santo mussulmano? Ma forse la ragione � legata al fatto che � stato lui stesso un lebbroso poi guarito (ipotesi rafforzata dalla scena finale del secondo episodio). Quindi non pu� pi� contrarre la lebbra in quanto ormai immune. Nessuno seguirebbe un uomo dal volto deturpato, ma ponendosi una maschera sul volto ecco che il punto a sfavore diventa un arma a favore da giocarsi come asso nella manica per attirare consensi.
    Ma potrebbe anche esserci un�altra spiegazione. E se volto Nascosto fosse una donna? Il baloon seghettato farebbe pensare ad una voce artefatta per essere resa irriconoscibile. Magari per non far notare che � una voce femminile. Questo spiegherebbe la necessit� (valida anche per la lebbra) di mantenere nascoste anche le mani. Le mani potrebbero tradirne un�identit� femminea. Identit� da celare in quanto nessun mussulmano seguirebbe devotamente un guerriero donna sia pure valorosa.
    Insomma l�idea � stuzzicante. Vediamo un po� in che modo Manfredi si � voluto giocare questa carta.

    Martedí, 24 Luglio 2007

  • weblog/?3325
    messaggio da C.Di Clemente - 24/07/2007 13:56
    L'articolo Arriva Volto Nascosto nel sito della Sergio Bonelli Editore contiene immagini in anteprima ed un'intervista a Gianfranco Manfredi su Volto Nascosto, il lungo romanzo a fumetti in 14 episodi, ambientato tra Roma e l'Etiopia di fine ottocento, in edicola dal prossimo 10 ottobre. Un estratto:
    � un progetto che coltivavo da parecchio tempo. Al principio pensavo di ricavarne un romanzo, per la verit�, ma poi mi sono convinto che realizzarlo a fumetti sarebbe stato pi� efficace: i paesaggi affascinanti dell'Etiopia e gli scenari sontuosi della Roma Umbertina, le grandi battaglie... sarebbe stato un peccato non sfruttarne le potenzialit� visive. Tra l'altro, le storie d'avventura coloniale in costume, ormai, sono troppo costose anche per il cinema, e se ne vedono pochissime.

    Domenica, 21 Gennaio 2007

  • weblog/?2902
    messaggio da C.Di Clemente - 21/01/2007 00:32
    In un'intervista pubblicata sul sito ufficiale della Sergio Bonelli Editore, Gianfranco Manfredi fa il punto sul presente e futuro di Magico Vento, dando anche qualche anticipazione su Volto Nascosto, la sua futura miniserie di ambientazione storica. Un estratto:
    "Sicuramente adesso sono io che dipendo da Ned e non lui da me. Per quanto io mi sforzi di programmare la serie, in ciascuno degli episodi Ned rafforza la sua psicologia. Quella che sto raccontando adesso è una fase molto amara che non lascia grandi speranze. Ned la attraversa in modo piuttosto contrastato: di fronte a certe situazioni reagisce con estrema durezza, ma, in generale, è sempre più portato a comprendere e a cercare del buono negli altri. Il bisogno di positività si fa più forte, in lui, quando la situazione appare davvero irrimediabile. Più che negli Spiriti ora preferisce cercare sponde, conforto e sostegno nell'umanità o in quel che ne rimane."

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