<dopolavoro> il blog di uBC

visualizza solo se di categoria "posta" rimuovi

Giovedí, 6 Aprile 2006

  • weblog/?2091
    messaggio da M.Siccardo - 06/04/2006 00:30
    Gentili Signori, in giovent� ho molto amato un personaggio poco noto nel nostro paese: RIC ROLAND pubblicato negli anni sessanta e primissimi settanta da "Classici Audacia" e poi "Albi Ardimento". Di lui so soltanto che in Francia si chiama "Ric Hochet". Mi piacerebbe sapere se � ancora pubblicato e in che forma e dove posso eventualmente procurarmi le storie che non conosco anche se in lingua francese. Grazie.

    Risponde Camilla Patruno, uBC Staff:
    Ric Roland � la trasposizione italiana di RIC HOCHET, personaggio apparso nei Classici Audacia e negli Albi Ardimento, come ricorda il nostro lettore, che recuperavano in volume storie pubblicate sul Corriere dei Piccoli negli anni '60. Questo personaggio nasce nel 1955, comparendo per la prima volta in copertina del "Journal de Tintin" con la storia dal titolo "Ric Hochet m�ne le jeu". All'epoca, � un venditore di giornali tredicenne, ma ben presto diventer� un giornalista-detective di 25 o 35 anni, a seconda che parliate col disegnatore (Tibet) o con lo sceneggiatore (Andr�-Paul Duch�teau)! Nelle sue indagini, i personaggi pi� ricorrenti sono il simpatico commissario Bourdon e sua nipote Nadine. Cinquant'anni dopo, � sempre la stessa coppia di autori a scriverne le avventure, ancor oggi pubblicate dall'editore belga LeLombard (che le ristampa regolarmente, garantendo cos� l'integralit� della serie). I nuovi volumi appaiono al ritmo di uno ogni 8 mesi (siamo oggi a quota 71) e possono essere acquistati on line dal sito indicato.

    Sabato, 25 Marzo 2006

  • messaggio da Luca Brigada - 25/03/2006 13:22
    Gent.ma Redazione di uBC, ho scoperto il vostro sito navigando nel web e ormai siete entrati tra i miei siti preferiti per quanto riguarda i fumetti. Proprio per questo, ne approfitto per chiedervi se esiste un dizionario dei fumetti completo. Se esiste potreste darmi il titolo? Io ho solo un dizionaretto, ma ben fatto, della Vallardi (etichetta della Garzanti). Rispondono F.Gallerani e C.Di Clemente, uBC Staff:
    Di dizionari e/o pseudoenciclopedie ne esistono molti, ognuno con le sue carenze e i suoi pregi. Tra i vari nomi che si possono segnalare, l'opera pi� famosa e criticata � probabilmente la pomposa "Enciclopedia dei Comics" edita dalla Corno a cavallo degli anni 70/80, scritta in origine da Maurice Horn e pesantemente rivista per la parte italiana da Luciano Secchi.
    Esiste poi l'enciclopedia dei fumetti De Agostini, uscita a fascicoli settimanali nel 1990-91 (e ristampata nel 1992-93), naturalmente non pi� aggiornata da allora.
    Il pi� saccheggiato e autorevole, probabilmente, rimane a tutt'oggi il "Dizionario dei fumetti" di Franco Fossati, edito in pi� vesti e da pi� editori (� la base anche del tascabile Vallardi citato) e quindi sicuramente disponibile nei rimanders in qualcuna delle sue vesti. L'edizione pi� completa � probabilmente quella del cartonato Mondadori uscito nei primi '90, riccamente illustrato e con molti box di approfondimento.
    Autorevolissimo infine, ma allo stesso tempo un po' elitario, il catalogo di "Gulp", mostra organizzata per i 100 anni del fumetto ed edito da Electa, organizzato cronologicamente (e quindi non come dizionario vero e proprio) ma forse il pi� completo (senza dubbio il pi� ricco di contenuti critici).

    Venerdí, 24 Marzo 2006

  • weblog/?2065
    messaggio da Alessandro Casadio - 24/03/2006 12:05
    Ho letto l'articolo su disabili e fumetti e vorrei segnalare, se pu� interessare, che sul quadrimestrale "Altrove" (una rivista di approfondimento culturale, venduta soprattutto in Romagna, nelle edicole di Imola e circondario e nelle principali librerie di Bologna, Ravenna e Ferrara) vengono pubblicate regolarmente le puntate di un fumetto che ho realizzato, in qualit� di disabile, dal titolo "Favola del nome", che ha appunto come protagonista Al Trove, un uomo in carrozzella. Buon lavoro.

    Venerdí, 17 Marzo 2006

  • weblog/?2062
    messaggio da L.Gabanizza - Little Big Horn Associates - 17/03/2006 00:03
    Sono rimasto davvero colpito dalla saga sulle guerre indiane e dal fatto che il suo autore, finalmente, non dipinge un Custer demoniaco. Ritengo "criminale" quanto la storiografia e Hollywood hanno fatto finora al personaggio, che merita il suo giusto posto d'onore nell'ambito storico. Custer era un soldato e come tale, volente o nolente, dovette agire. Spesso, contro i propri principi. La sua simpatia per l'uomo rosso � vastamente documentata nei suoi scritti e gli cost� lavate di capo e, addirittura, poco prima della morte, la rimozione dal comando della missione che sfoci� nel Little Big Horn. Pochi sanno infatti che Custer non era al comando della missione perch� aveva osato accusare l'amministrazione Grant di atti illegali ai danni degli indiani e dei suoi soldati. Detto questo, anche il rapporto tra uomini bianchi e rossi, le modalit� e le ragioni dell'una e dell'altra parte vanno riviste in un contesto pi� storico e meno "partigiano". Ci si accorger� che il bambino non dovr� poi vergognarsi cos� tanto di essere bianco. Non meno di quanto debbano farlo i bambini "rossi".

    Sabato, 11 Marzo 2006

  • weblog/?2039
    messaggio da Luca - 11/03/2006 00:22
    Si � parlato di tradimento di Max Bunker, che ha dato nuova vita al suo Alan Ford. Io piuttosto parlerei di un cambiamento, e piuttosto radicale visto che scompare il celeberrimo gruppo TNT. Tuttavia non mi sembra il caso di criticare Max per il semplice fatto che ha cercato di rinnovare in qualche modo una testata che sta in edicola da quasi quarant'anni, rendendola piu attuale ed eliminando un elemento, quello del gruppo TNT, che poteva andare bene fino a un decennio fa, ma ora non pi�.
    Certo, Alan non � pi� lo stesso, per� se si andava avanti cos� si rischiava di cadere fortemente nella monotonia e nella noia, cosa che Max si � guardato bene dal fare e che invece la Bonelli rischia di compiere.
    Infine, � sempre Max a scrivere i testi e il buon Perucca a disegnarli, il che mi fa assoluamente piacere vista la qualit�, ma Max non ha certo affidato a qualcun'altro quel lavoro che lui svolge su Alan da 36 anni. Dunque non vedo incoerenza nelle sue parole, solo voglia di andare avanti cambiando le carte in gioco.

    Fateci sapere la vostra opinione


  • home Blog
    pi� recenti
    meno recenti

    invia un messaggio
    il blog � una sorta di "diario di gruppo" che vive delle vostre riflessioni e delle vostre segnalazioni... partecipate!

    categorie:

    news
    posta
    avvistamenti
    eventi

    messaggi dei giorni precedenti...