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il mondo fantastico in Tex:
La Magia
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di Mauro Traversa


Nella lunga saga di Tex il tema della magia e’ stato piu’ volte affrontato dagli autori in una serie di storie che, molto schematicamente, si possono classificare in due grossi filoni: il filone basato sui due piu’ acerrimi rivali di Tex, Mefisto e Yama, e il filone della magia indiana che, di volta in volta, ha visto nel ruolo di primi attori, streghe e stregoni del popolo rosso. Al fianco di questi due temi principali, vi sono state inoltre altre interessanti incursioni nel mondo della magia che hanno coinvolto, in tempi diversi, il culto del voodoo, il potere degli antichi sacerdoti egizi, e altre manifestazioni dell’occulto che gli autori hanno, con maggiore e minore credibilita’, trasportato nell’universo di Tex.


L’antica magia del popolo rosso
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Vivendo Tex a stretto contatto con le tradizioni e la cultura del popolo rosso, gli autori non potevano
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Tex e i suoi pards nella tenda dello
stregone navajo, disegno di Galep
(c) 1975 Ed.Cepim

ovviamente esimersi dal considerare questo aspetto, di fondamento storico, che riguarda la profonda conoscenza di "uomini e donne della magia" nel campo dell'occulto. Ecco quindi la ghiotta opportunita' di sfruttare tutto cio' per introdurre nella saga texiana personaggi positivi e negativi addentro a pratiche di magia. Anche in questo caso si possono distinguere sommariamente due categorie: quella dei personaggi positivi che aiutano Tex grazie alle loro doti di veggenti e quelli negativi, per lo piu' streghe, che si servono dei loro poteri per seminare morte e terrore intorno a loro.

Uomini della magia
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Abbiamo quindi, in tante storie, stregoni che, basandosi sulle conoscenze tramandategli dai loro predecessori, gettano polverine nel fuoco che procurano visioni e "interpretano" la posizione delle pietre magiche lasciate cadere sul terreno fornendo cosi’ a Tex utili indicazioni su cio’ che accadra’ in un tempo futuro. Questo tipi di incontri si svolgono generalmente all’interno della capanna dello stregone, illuminata dll’incerta luce di un fuoco il cui bagliore disegna e cancella ombre sui volti dei presenti in un’atmosfera di sacralita’ satura di vapori magici. E’ il caso di Na-ho-mah (n.26 "Freccie Nere") che avvisa Tex del ritorno dei seguaci del bisonte bianco; e’ ovviamente il caso di Nuvola Rossa, lo stregone del campo principale della riserva Navajo, che a piu’ riprese e’ stato d’aiuto a Tex, in particolare contro Mefisto e Yama; e’ il caso del vecchio stregone navajo Ta-uh-nah che, dal suo ritiro sulla Mesa degli Schelestri, segnala ad Aquila della Notte la minaccia di rivolta del popolo Navajo (n.70 "L’ultima carica"); e’ ancora il caso di Tyamal che avverte Tex, pur in modo vago, della presenza dei Figli della Notte (n.49 "Lo stregone"). L’elenco e’ ancora lungo e probabilmente noioso.

Quello che e’ interessante ancora segnalare e’ che Tex, a differenza di Carson piu’ scettico, ha una grande fiducia nelle doti di questi stregoni che piu’ di una volta con le loro premonizioni lo hanno realmente aiutato nei momenti di difficolta’. Un esempio per tutti: nella lotta contro Yama, Ho-Yan, lo stregone Seminole, aveva detto a Tex di ricordarsi dell’acqua al momento del pericolo (n.127 "Magia Nera"); al ranger l’avvertimento tornera’ in mente quando rimarra’ intrappolato nei sotterranei del castello di Mefisto in Florida e capira’ di avere trovato la salvezza solo quando vedra’ l’acqua del fiume che scorre sopra il sotterraneo penetrare nella loro prigione (n.128 "Il veliero maledetto").

Tex e Carson rappresentano i due diversi atteggiamenti che, ancora oggi, tutti noi possiamo avere nei confronti di queste manifestazioni del soprannaturale: atteggiamento di incredulita’ o, nel migliore dei casi, di scetticismo da una parte (Carson) e atteggiamento di accettazione, eventualmente pesata da una componente razionale, dall’altra (Tex).

Streghe belle e spietate
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Come abbiamo detto non ci sono solo uomini della magia buoni che aiutano Tex. Molto piu’ interessanti, dal punto di visto dello spessore caratteriale e dell’interesse per il lettore, sono i cattivi e le cattive di turno che usano il loro mestiere per fini poco leciti e si scontrano inevitabilmente con Tex. Passiamo velocemente in rassegna i casi piu’ interessanti.

Abbiamo Mah-shai (n.46 "Il sicario"), che ci appare bella e giovane ma il suo aspetto fisico e’ solo merito della magia: in realta’ e’ una vecchia megera che riesce ad apparire diversamente grazie a dei fiori che giovani guerrieri Navajos vanno a raccogliere in una profonda grotta dove vivono ancora animali preistorici (n.47 "Le terre dell’abisso").

Tredici mummie azteche (n.49 "Lo stregone") da tempo immemore giacciono in tempio azteco sepolto nel deserto tra l’Arizona e il Messico. Vengono riportate alla luce e la lettura di una formula magica scritta su una vecchia pergamena, rida’ loro la vita. Come Mefisto e Yama, i Figli della Notte riescono a a proiettare la propria immagine a distanza, a terrorizzare e a tenere sotto il loro potere ipnotico chi li circonda. Ma, diversamente da Mefisto e Yama, le mummie azteche devono fare i conti con il tempo che passa e la distruzione della pergamena li ridurra’ in polvere.

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L'uomo lupo concretizzato dalle droghe
copertina di Galep (c) 1972 Ed.Cepim

Tra le rovine di un tempio azteco dove un tempo la nobile Esmeralda e il suo popolo erano stati massacrati dai desperados di Fidel Romulio (n.77 "Il tesoro del tempio"), si sono insediati la bella Mitla e il suo fido compagno Guaimas (n.135 "Diablero"). La lavorazione dei fiori che crescono all’interno del tempio, innondato dalle acque, permette a Mitla di creare una bevanda che trasforma Guaimas in un uomo lupo; ma la licantropia non e’ l’unico carta a disposizione di Mitla: il potere sui coyotes che obbediscono ciecamente ai suoi coamndi ci ricorda Rascar, un’altra strega che Tex ha incontrato molto tempo prima (n.43 "Lotta per la vita"). Infine Mitla e’ in grado di "trasferire" nella mente delle persone le immagini che desidera; lo stesso Tex e i suoi amici durante la caccia a Mitla sono vittime di questo potere: la strega presenta alle loro menti pericoli che in realta’ non esitono (n.136 "La regina della notte").

E poi c’e’ Zhenda, madre di Sagua e un tempo amante di Freccia Rossa, il vecchio capo dei Navajos (n.70 "L’ultima carica"; n.347 "Zhenda"): i suoi poteri non ci sembrano all’altezza di quelli delle sue colleghe descritte in questa carellata tuttavia, nel suo piccolo, ammestra pantere e puma, e’ ventriloqua, interroga gli spiriti e proietta immagini a distanza (scusate se e’ poco!).

Mefisto e figlio
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Mefisto, da semplice prestigiatore ad illusionista e ad esperto di magia nera, e Yama, che ha ereditato gli insegnamenti del padre, sono da sempre i nemici piu' significativi di Tex. Questo ruolo deriva loro dai grandi poteri che hanno nel campo dell'occulto: poteri che hanno permesso ad entrambi di sollevare folle di fanatici da mandare allo sbaraglio contro Tex e compagni e poteri che hanno permesso di proiettare la propria o qualche altra immagine infernale a distanza riuscendo quasi sempre a sfuggire al contatto fisico diretto con i loro nemici.

Bonelli ha affrontato il tema della magia nera con Mefisto e Yama in modo professionale documentandosi sull'argomento e riuscendo ad essere cosi' convincente e credibile da ottenere un risultato tale che, ancora oggi, ad alcuni anni ormai dall'ultima apparizione di Mefisto e Yama, il loro ricordo nei lettori, anche occasionali, della saga e' ben vivo. Sfere magiche di cristallo, figure infernali, viaggi nel regno dei morti,.. insomma buona parte il repertorio classico del genere nero e' passato in rassegna a diverse riprese nelle storie che vedono coivolti i due personaggi diabolici; l'immersione nel mondo della magia, in questo caso, ha raggiunto le massime profondita'.

Magia nera contro magia indiana
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Solo raramente la magia indiana e quella di Mefisto e Yama si sono incrociati e le potenzialita’ delle "due magie" sono state messe a confronto: molto spesso, quando questo e’ successo, la magia indiana ha vinto lo scontro anche perche’, e ‘ importante segnalarlo, in tali frangenti essa veniva praticata da personaggi positivi da confrontare ai due cattivi per antonomasia: Mefisto e Yama. La scelta di contrapporre la magia indiana a quella di Mefisto e Yama e’ stata indubbiamente anche una scelta strategica di Bonelli che aveva la necessita’ di fornire a Tex armi nuove per difendersi dal suo nemico.

Il piu’ emblematico di questi confronti a distanza si e’ svolto tra Nuvola Rossa, stregone del campo principale della riserva Navajo, e i due personaggi satanici. In un primo tempo Bonelli, quando Nuvola Rossa ha tentato di ottenere informazioni su Mefisto interrogando gli spiriti (n.79 "Il drago rosso"), ci ha fatto capire che i poteri del nemico numero uno di Tex erano di gran lunga superiori a quelli dello stregone Navajo che viene apostrofato da un Mefisto borioso e pieno di se’ come un semplice dilettante allo sbaraglio. In effetti Nuvola Rossa esce malconcio da questo scontro riportando ustioni al volto provocate da Mefisto a distanza Ma Nuvola Rossa ha l’occasione di rifarsi con Yama: fornisce ai quattro pards altrettanti braccialetti lavorati con l’argento delle miniere sacre dell’Arcobaleno (n.126 "I quattro amuleti") che, indossati da Tex e compagni, hanno effettivamente il potere di sminuire le grandi potenzialita’ di Yama. Il figlio di Mefisto appare dapprima incredulo di fronte a questo ostacolo e decide, di consequenza, di intraprendere un viaggio negli inferi per scoprire la causa che limita i suoi poteri.

Questo viaggio all’inferno rappresenta tutt’oggi il punto della maggiore penetrazione della collana western di Tex nel mondo della magia nera. Nello spazio di qualche tavola vediamo la lugubre figura di Yama, trasformata in una specie di creatura volante, scendere tra figure sinistre e mostruose in un mondo infernale sino a posarsi nei pressi di una lastra nera, circondata dai sette saggi di pietra, su cui verra’ impresso il responso alla domanda che lo tormenta. Una volta conosciuto il potere dei quattro amuleti, Yama fara’ di tutto per impossessarsene e ci riuscira’ solo molto tempo dopo (n.163 "Il regno dei Maya").

Uno scontro tra giganti
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Un capitolo a parte dello scontro tra "magia buona" e "magia cattiva" ha visto protagonisti Yama e El Morisco, studioso naturalista e massimo tutologo in ogni campo. Rappresenta un capitolo a parte perche', in questo caso, non abbiamo il confronto tra le conoscenze del popolo indiano e i poteri di Yama: i due lottano sullo stesso campo, con le stesse armi e, lo scontro a distanza che coinvolge gli elementi della natura, finisce con un colpo messo a segno su entrambi i fronti (n.267 "Tex contro Yama"). El Morisco confenzionera' inoltre degli anelli che, come i braccialetti di Nuvola rossa, avranno la capacita' di limitare i poteri di Yama.

Magia voodoo
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Un settore particolare riguarda il culto del voodoo dove sacerdoti e sacerdotesse sono in grado di esercitare le pratiche piu’ oscure. Tex li incontra in Florida e in Luisiana, due stati dove questo culto era in effetti radicato.
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Yama a contatto con i seguaci del Voodo
disegno di Galep (c) 1982 Ed.Cepim

Otami, nel castello dove viveva Mefisto, rivaleggia con quest’ultimo nel mondo dei poteri occulti (n.93 "Terrore sulla Savana") e la sua fida allieva, la bella Loa, al fianco di Yama riuscira’ a dar vita ad uno zombie (dal repertorio classico di ogni buon sacerdote del voodoo) (n.126 "I quattro amuleti").

Ancora piu’ clamoroso e’ il caso di Kabagi che riesce a trasformarsi, sotto gli occhi increduli di Tex e dei suoi pards, in un alligatore che si pone alla testa di un gruppo di "colleghi" e insegue i nostri nelle acque delle paludi: qui siamo decisamente oltre ogni parvenza di credibilita’ (n.332 "Acque mortali").

Un ultimo esempio significativo e’ quello della mambo Louise che vive in una capanna alla periferia di Tampa (n.266 "La strega"). Anche qui siamo abbastanza sul classico: con una manciata di capelli di Tex la strega riesce a completare una bambolina in cui pianta spilloni che provocano vere fitte di dolore al ranger.

Altri casi di magia
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La cartomante Madame de Thebe, strana ed inquietante figura, condannata a morte da due bandidos da strapazzo, "ritorna" dal regno dei morti e racconta la sua storia a Tex e a Carson durante un bivacco notturno nel deserto (n.116 "La dama di picche") . I due rangers non saranno i soli ad essere oggetto delle sue "visite" e Tom Paxton, uno dei due uomini che ne avevano causato il decesso, ha modo di vedere apparire la cartomante in una serie di incubi che lo accompagnano sino alla morte.

Un altro caso molto interessante e’ quello di Rakos, un antico sacerdote egiziano esiliato da alcuni millenni (si’.. avete letto bene: ho scritto millenni) dal suo paese per aver osato togliere il velo alla statua della dea Iside (n.228 "La piramide misteriosa"). Rakos vive ora in una piramide che sorge in una piccola valle nella Sierra del Hueso difesa da una tribu’ Yaqui e da un gruppo di cinocefali importati dal lontano Egitto. Rakos riposa di giorno nel suo sarcofago e di notte ordisce le sue trame. La sua specialita’? E’ quella di modellare statuine di animali ("ushebti") su cui incide una formula magica. Cio’ e’ sufficiente a dar vita agli animali stessi che obbediscono ciecamente a Rakos e diventano inattaccabili a meno che non venga distrutto il sigillo che recano in fronte!! Ecco quindi che abbiamo occasione di assistere, tra le altre cose, ad una cavalcata selvaggia di un’orda di tigri, scimmie, pantere, elefanti, leoni….. che lanciati dal sacerdote contro la casa di El Morisco la riducono ad un cumulo di macerie. Alla fine, per distruggere Rakos, considerato dagli indiani immortale, sara’ sufficiente pronunciare in sua presenza il suo vero nome (Sokar) che si ottiene anagrammando Rakos (n.229 "L’orribile sortilegio") !!!

Note conclusive..
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Come si e' potuto notare da questa veloce e sommaria carellata, le incursioni nel mondo della magia sono state veramente tante. Mentre i passaggi di Mefisto e Yama sono in un certo modo "forzati", all'interno di una saga western, ed imposti dalla fantasia di un autore desideroso di creare questo tipo di personaggi per "staccare" ogni tanto dalle tipologie classiche del genere, la magia indiana e' parte integrante delle tematiche tipiche del western.

Streghe e stregoni trovano la loro naturale collocazione in un modo animato da prepotenti, ladri di bestiame, fuorilegge e indiani in rivolta.

Dalle buie capanne degli uomini della magia agli assolati e pietrosi altopiani dove inquetanti streghe ordiscono le loro malvagie trame, il tema della magia indiana e' sempre stato un filo conduttore di prima importanza e si e' sempre integrato molto bene con altre tematiche western aggiungendo a molte avventure di Tex quel pizzico di sale in piu' che ha dato loro una connotazione ben definita stuzzicando nel contempo l'interesse del lettore.

L'augurio personale e' quindi quello che, in un prossimo futuro, qualche sceneggiatore dotato di fervida fantasia sia in grado di offrirci un nuovo personaggio (strega o stregone che sia) dotato di tali poteri che, pur nell'ambito di una ambientazione western classica, si proponga come un degno avversario di Tex e sostituisca le figure, a mio parere ormai logore, di Mefisto e Yama nel loro ruolo di massimi interpreti del mondo del male.


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