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il mondo fantastico in Tex:
Fantascienza
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di Marco Migliori


Marziani nel vecchio west? Ebbene sì: la fantasia di G.L.Bonelli corre anche verso le stelle, il più delle volte però solo come pretesto per storie di tutt'altra natura.


Gli alieni
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Nella valle della luna (n.55/56 "La valle della luna") serpeggia il terrore nonostante le miniere molto promettenti che si trovano vicino a Last Hope. Tex se ne rende conto quando incontra un suo vecchio amico - Ben Rufus sfortunato cacciatore di tesori - che gli racconta di aver appena comprato per poche migliaia di dollari una miniera che sembra valerne anche un milione. Naturalmente la giustificazione portata dallo spaventato venditore (sembra che ci siano i fantasmi), non convince ma incuriosisce Tex che, nonostante la solita opposizione del vecchio cammello, decide di accompagnare Rufus. Durante il viaggio, Tex e i suoi pards sentono i tamburi degli apaches ("Il figlio del grande spirito e' tornato!"), mentre una sfera luminosa solca il cielo. Questo è solo l'inizio: da qui in poi Tex e i suoi amici (apaches compresi) vengono coinvolti in misteriose apparizioni notturne di un personaggio che benche' colpito dalla colt di Tex, non cade! La ricerca del personaggio si estende a tutta la valle finche' esso, ormai quasi raggiunto dai "terrestri", provoca una frana in una galleria e scompare in "una vampa di luce abbagliante".
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il primo (e unico) "marziano" di Tex
disegno di Galep (c) 1965 Ed.Cepim

Il misterioso personaggio viene disegnato da Galep con la faccia squamata (verde nell'edizione a colori allegata a Il Sabato) e fin dalla presentazione del personaggio si intuisce che esso è un alieno. In questa storia G.L.Bonelli ricorre per la prima volta ad argomenti di natura fantascientifica, illustrando i "marziani" come i classici cattivi della vecchia fantascienza. Infatti, il soggetto in questione è in missione esplorativa e non esita a impegnare gli apaches come minatori per estrarre l'uranio (in cambio di acqua di fuoco quasi pura), provocando la morte per radiazioni di molti di essi. Temi classici della fantascienza dunque in questa storia, sebbene Tex sia "ignaro" fino in fondo dell'avventura vissuta: alla domanda finale di Carson "Tex! Ci capisci niente", risponde infatti "No!".

Torna l'argomento degli alieni nel n.282 "Un mondo perduto", l'ultimo compianto lavoro del bravissimo E.Nicolò sceneggiato ancora una volta da G.L.Bonelli. In quest'avventura che vede il ritorno di Gros-Jean dopo una assenza prolungata, Tex ed i suoi pards vengono coinvolti per chiarire il mistero di strana gente che scende dal Monte Rainier compiendo razzie tra gli indiani Klamath. La spedizione che si inoltra sul monte, conta oltre a Tex, i suoi tre pards e Gros-Jean, Hans Steiner il figlio di un professore scomparso durante una ricerca sul Rainier, l'indiano Anko (la guida) e il capitano (di battello) Olden che faranno entrambi una brutta fine. La spedizione viene attaccata dai misteriosi abitanti del monte, ma messi sull'avviso in precedenza, Tex ed i suoi pards riescono a sconfiggere gli attaccanti e ad inseguirli fino a ritrovarsi davanti ad una specie di pinnacolo, che lo "scienziato" del gruppo non riesce a riconoscere, affermando quindi che "questo oggetto e' stato costruito da una civiltà diversa dalla nostra!". Inoltratisi nel "pinnacolo", il gruppo si trova di fronte a strani macchinari (troppo avanzati per il vecchio west), finche' non viene catturato e rinchiuso. Qui Steiner ritrova suo padre Friederich Steiner che e' in realtà al comando dei Ghundar, la strana razza di uomini probabilmente mutati dalle radiazioni che abita il Monte Rainier. In un delirio di onnipotenza, Steiner racconta all'allibito gruppo di aver rintracciato in Germania su documenti molto antichi, il racconto di come esseri di altri mondi erano scesi sulla Terra nei monti piu' alti sparsi per tutto il pianeta, morendo pero' poi per l'ambiente non del tutto adatto. Deriso per queste teorie dagli ambienti universitari di Lipsia, il professor Steiner aveva rivolto le proprie ricerche nel nuovo mondo, sulla cima piu'alta delle Montagne Rocciose: il Monte Rainier per l'appunto. Da qui l'avventura si dipana secondo i canoni classici, e il gruppo riesce a fuggire poco prima che tutto crolli a causa di un piccolo "terremoto" provocato dall'irruente Gros-Jean.
Anche in quest'avventura appare evidente la traccia di civilta' aliene venute sulla Terra per scopi ignoti, ma Tex si differenzia perche' pur poco disposto a credere, concede una possibilita' a quello che ha visto di persona e afferma "e forse, nela sua follia, il padre di Hans aveva davvero trovato le tracce di una cultura o di una razza che ci è sconosciuta".

Spazio & horror
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La morte viene dal cielo nel deserto dell'Arizona. La caduta di un meteorite, provoca un grande cratere da cui sembrano fuoriuscire delle specie di vegetali a forma di riccio. Nell'arco di breve tempo, alcune morti misteriose (i corpi vengono ritrovati pietrificati) si verificano nella zona ed infine i sospetti sgravano sui ricci che vengono sempre trovati in zona. Nel mentre Tex e Carson vengono coinvolti assieme ad un dottore dell'Esercito, nella ricerca dell'origine di queste morti misteriose. Non ci vuole molto per decidere di rivolgersi a El Morisco con un campione dei ricci per farlo esaminare. Nel corso di una poco piacevole notte, El Morisco scopre grazie ad una scimmietta e ad un vecchio cane, che i ricci sono proprio gli assassini misteriosi. Procedendo con gli esami El Morisco scopre che i ricci appartengono al regno animale (e non sono quindi vegetali), si muovono solo di notte e lanciano un "dardo" appena si sono avvicinati alla vittima per ucciderlo, in seguito "salgono" sulla vittima e si cibano con calma. Dopo il pasto gli aculei diventano duri e spessi finche', poche ore dopo, il riccio riprende le sembianze originarie. Non solo, volendo conservare un campione, El Morisco lo rinchiude in un barattolo di vetro sotto alcool distruggendolo completamente! La scoperta è la soluzione del problema, e Tex non perde tempo ad avvisare i forti della zona affinchè provvedano a "bonificare" i dintorni del cratere dalla presenza dei ricci. Purtroppo per El Morisco, i militari e i volontari intervenuti, presi dall'entusiasmo e dalla smania di liberarsi per sempre di quei mostri, vuotano interi barili d'alcool anche nel cratere, prima che Morisco possa intervenire. Anche se Tex e' ovviamente di tutt'altro avviso, a Morisco non resta che constatare la grave perdita che la scienza ha subito, non potendo più studiare gli strani ricci dello spazio.

Un vecchio pastore indiano si sveglia di soprassalto nella notte: i lupi ululano forte mentre l'unico movimento apparente è una stella cadente. Tex & carson sono sulle tracce di una piccola banda di spietati assassini guidati da Link Johnson che si rifugia presso il Good water trading post, trattenendo in ostaggio la famiglia Mason conoscenti di Tex. E' questa l'apertura sul n.420 "Mille dollari per morire" dell'avventura ("La luce dello spazio") che si concludera' nel n.422 "Terrore a Silver Bell". I due avvenimenti apparentemente slegati tra loro, si riuniscono quando i banditi - assediati da Tex & Carson - bevono l'acqua del pozzo della famiglia Mason. Uno dei banditi si ritrova, benche' ferito leggermente, ad essere ricoperto di piaghe su tutto il corpo, e viene abbandonato da Johnson che riesce a sfuggire a Tex. Riesce a sfuggire a Tex, ma non alla malattia che ha colpito il suo compagno. Nel mentre infatti Tex, insospettito dalla strana luminosità dell'acqua al buio, intuisce che c'è un collegamento tra la malattia misteriosa e l'acqua del pozzo. Infatti, la sera stessa il cane del bambino dei Mason si avvicina al cadavere del bandito malato e questi stranamente spalanca la bocca mentre gli brillano gli occhi, emettendo una specie di polvere che contagia il povero animale. Dopo solo pochi istanti l'animale tenta di saltare addosso al bambino e solo il pronto intervento di Tex lo salva. Mentre Tex & C. bruciano i cadaveri per evitare il diffondersi della malattia contagiosa, Johnson raggiunge il vecchio pastore indiano e trasforma pure lui e con il suo aiuto l'intero villaggio papago! Il solo uomo della medicina si rende conto che il malato (Johnson) nasconde "qualcosa di molto malvagio che non e' di questo mondo", ma troppo tardi per evitare quella triste sorte. Da qui in poi la vicenda si sviluppa con un assalto alla diligenza condotto dagli indiani trasformati che disidratano i cadaveri cibandosene, e una serie di colpi di scena che porta Johnson allo scontro finale con Tex. Caratteristica di questa "malattia" sono gli occhi luminosi di chi la contrae che brillano nel buio e le piaghe diffuse sul corpo da cui possono spuntare degli aculei con cui cibarsi delle vittime. Solo quando tutto e' finito Tex,Carson e il dottore si recano presso Good Water e esaminando il pozzo ritrovano un piccolo meteorite presumibile vettore delle "cose" terribili che hanno visto. Ed ancora un volta, la morte è discesa sulla Terra dallo Spazio.

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La scoperta dei resti alieni sul monte Rainer
disegno di Nicolo' (c) 1984 Ed.Cepim


Scienza "fantastica"
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Uno dei temi classici della ricerca scientifica viene affrontato nel gigante 3 "Il segno del serpente", il primo gigante a violare la "tradizione" e a riproporre non un disegnatore inedito di Tex, ma addirittura il suo creatore grafico, Galep. In questa storia, Nizzi sceglie un tema lievemente fantastico per sfruttare l'attitudine di Galep verso questo tipo di storie. L'albo non è dei più riusciti speciali, anche considerando che il tratto di Galep non era più quello dei tempi migliori e forse la malattia già gli impediva di disegnare al massimo delle sue capacità. Comunque sia, Nizzi ci racconta di un convento in terra messicana, San Xavier, che ha una delle biblioteche più fornite del Messico. In questo convento, frequentato anche dal buon Morisco, tra le opere custodite ve n'è una di inestimabile valore: un trattato scritto di proprio pugno dall'unico uomo che sia riuscito a creare l'oro da altri materiali: la famosa pietra filosofale dell'alchimia. Purtroppo il bibliotecario del convento si sceglie come aiutante proprio un alchimista fallito il quale, venuto a conoscenza del segreto, non riesce a resistere alla tentazione della gloria e della conoscenza che può fornire il libro "maledetto" tradendo la fiducia dei frati che l'hanno ospitato. Naturalmente fabbricare la pietra filosofale non è così semplice e bisogna procurarsi materiali e un laboratorio attrezzato, per cui Sebastian (l'alchimista) lega con un certo Lotero che intende naturalmente diventare ricco grazie alla capacità di fabbricare l'oro. Tex e i suoi pards vengono coinvolti in questa vicenda dai soliti militari ansiosi di evitare complicazioni internazionali con il Messico, e dopo varie ricerche ed una chiaccherata rivelatrice con El Morisco, riescono a raggiungere il covo di Lotero e Sebastian proprio mentre quest'ultimo corona una vita di tentativi con il successo nella fabbricazione del primo lingotto. Lotero rimane ucciso nello scontro, mentre Sebastian, ignaro delle trappole del covo, perde la vita ucciso dai serpenti che danno il titolo all'albo.
Il comportamento di Tex di fronte alla ricchezza a portata di mano e' presto detto: si fa consegnare il libro da Kit che lo leggeva incuriosito e lo dà alle fiamme. Non pensa neanche un momento al valore scientifico dell'opera perche': "il libro prometteva illusioni troppo grandi e pericolose ... ed era già costato troppo sangue".

Un giovane emulo delle gesta di suo zio, Steven Brooke, si cimenta nel n.253/254 "Artigli nelle tenebre" in un piccolo golpe. Il ragazzo vuole rovesciare il governatore messicano di Puerto Providencia, dichiarando l'indipendenza della piccola isola e facendone una base importante per il commercio marittimo internazionale. Disgraziatamente per i suoi piani, sulla nave che trasportava inconsapevolmente le armi destinate alla rivolta, c'erano anche Tex e suo figlio Kit di ritorno dall'avventura nel futuro Canale di Panama, i quali finiscono prigionieri dopo aver tentato invano di impedire il dirottamento della nave. Ma quella nave cosi' piccola e cosi' affollata, portava altrettanto inconsapevolmente i sopravvissuti di un'era remota: tre dinosauri e per la precisione tarbosauri scovati da un professore (mezzo matto) dopo ben 12 anni di ricerche in Amazzonia. Non solo questo professore è quindi riuscito a trovare gli animali creduti estinti da tempo, ma anche a catturarli e a "ibernarli" per tre mesi grazie ad una soluzione chimica di sua invenzione. Disgraziatamente il naufragio del "Mariposa", ha permesso all'acqua salata di inquinare la soluzione chimica e quindi risvegliare due dei tre tarbosauri. In un susseguirsi di colpi di scena, Brooke si ritrova a dover sospendere i suoi progetti di rivolta e a girare la priorita' sul ritrovamento dei mostri che stanno uccidendo tutti i suoi uomini. Tex viene quindi armato per collaborare ed affrontare la minaccia, e proprio questo sarà l'inizio della fine di Brooke. Una volta rimasto quasi solo, Brooke viene coinvolto da Tex nella difesa del governatore messicano attaccato dall'ultimo tarbosauro, e riesce paradossalmente a salvargli la vita, proprio lui che voleva rubargli il posto. Ma la vicenda non è finita qui: dopo aver subito una lezione di boxe da Kit, Brooke scappa dalla nave che lo sta portando verso gli Stati Uniti, assassinando il suo ultimo complice. Di lui non sentiremo più parlare, così come degli ultimi tarbosauri esistenti sul pianeta.

Nel n.34/35 "Totem nel deserto" , Tex si sente raccontare che mostri giganti si aggirano nel deserto!
Può sembrare una allucinazione o la fantasia di qualche vecchio indiano ubriacone, ma come Tex scoprirà di persona poco dopo, sono veramente puma giganti quelli che portano la morte alla gente troppo curiosa. In quest'avventura facciamo la conoscenza di uno dei primi (e tutto sommato pochi) scienziati pazzi della saga di Tex: il professor Tzecal Carmonas che in seguito assumera' il nome di Vindex. Costui, grazie anche ad un valido assistente (Victorio Hermann), ha scoperto la formula per ingigantire uomini e animali e ne ha approfittato per creare un piccolo regno in Messico, grazie all'ingegneria genetica applicata agli indiani Zumas, suoi fedeli guardiani. Tex assieme al fratello di Victorio, Carlos conosciuto casualmente, si mette sulle tracce di chi ha terrorizzato gli indiani della zona con i "figli degli dei": i puma giganti. I puma sono un osso duro, ma Tex si premunisce di un paio di cassette di dinamite tanto per ristabilire la parità, e si avventura (non senza aver richiesto l'aiuto dei suoi navajos) in avanscoperta nel piccolo regno di Vindex. Grazie alla dinamite per i puma, e ai winchester contro gli indiani Zumas, Tex & C. riescono abbastanza facilmente a fugare i pazzi sogni di gloria di Vindex. In quest'avventura G.L.Bonelli non spreca piu' di tanto tempo ad approfondire il sogno di Vindex (ristabilire l'antica potenza delle vecchie razze messicane), ne a spiegare meglio le formule create da Vindex nel suo pazzo genio; il tema della storia non è in realtà nient'altro che un pretesto per una avventura tutta azione in cui Tex fin dal primo momento non fatica a credere a quello che vede con i suoi occhi, senza però fermarsi ad analizzarlo.

Quello che invece potrebbe sembrare un tentativo di anticipare i tempi del progresso, mettendo l'automobile nel West (n.34 "Sinistri incontri") a fianco di altri mezzi più tradizionali come la diligenza ed il cavallo, è molto più semplicemente un grossolano errore (mai più ripetuto) di G.L.Bonelli che ai primordi di Tex scriveva "cavalcando" la fantasia più che rivivendo l'epopea del West in modo realistico grazie ad una accurata documentazione (completamente assente all'inizio) che verrà solo in seguito.
Comunque Pat l'irlandese, alla guida del futuribile veicolo, fa tenerezza nella sua prima "cavalcata" a bordo di un automobile: una nota di colore che ho voluto inserire in questa pagina per diversificare l'argomento.

Conclusioni
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Come si è visto le storie di Tex riconducibili ad una atmosfera fantascientifica sono poche e solo con una grossolana impostazione fantascientifica. Se infatti il marziano degli anni 50, è visto esclusivamente come un nemico imbattibile per Tex (ed e' vero anche il contrario), l'argomento degli alieni non viene di molto approfondito nel ben più godibile "Un mondo perduto". In realtà a parte queste due storie, i meteoriti caduti dallo spazio sono lo spunto per avventure di stampo quasi horror (soprattutto la piu' recente) e decisamente poco fantascientifiche. La scienza "stiracchiata" capace di ritrovare i dinosauri in Amazzonia o inventare la pietra filosofale, appare in proporzione più spesso, ma neanche questi argomenti intaccano il predominio degli altri sfondi fantastici: la storia riveduta e corretta made in G.L.Bonelli, e soprattutto la magia e il mistero.


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