Soggetto/Sceneggiatura:
Claudio Nizzi
Disegni/Copertina:
Fabio Civitelli / Claudio Villa
Lettering:
Monica Husler
SERIE REGOLARE
n511 "Ritorno a Culver city" - 110pp - 03.05
n512 "La città della paura" - 110pp - 03.06
  
In due parole. . .
Ritorno nei luoghi della memoria per Tex e suo figlio. Il ranger deve far luce sull'omicidio del figlio dell'uomo che vent'anni prima assassinò suo fratello Sam. Culver City è nuovamente caduta nella rete di un'organizzazione di criminali senza scrupoli e Tex, ora come allora, farà piazza pulita.
  
Note e citazioni
Incongruenze
- E' completamente illogico il modo in cui Tex va a cacciarsi in trappola nella parte finale del n.511 ed è ancora più illogico che, potendo contare sulla copertura del figlio, gli ingiunga di restare a casa (come si trattasse di un ragazzino inesperto) "costringendolo" a disubbidirgli per trarlo d'impaccio. Particolarmente stridente, a questo proposito, è la prima vignetta di pag.89, dove Tex se ne sta appoggiato a un palo, in bella vista, al centro di uno spiazzo circondato da muri e ostacoli che potrebbero benissimo offrire nascondiglio a eventuali aggressori (come infatti avviene).
- Alle pagg.101-102 del n.511 Tex esplode ben sei colpi con il suo Winchester per abbattere un avversario a distanza ravvicinata. Anche con l'attenuante dell'oscurità non ci sembra proprio che questa scena possa essere adatta al personaggio di Tex Willer.
- Il comportamento arrendevole di Tex alle pagg.107 del n.511 e seguenti non è assolutamente in linea non solo con la psicologia consolidata del personaggio ma neppure con quanto visto poche pagine prima, alle pagg.42 e seguenti, quando il ranger affronta lo sceriffo con una grinta degna dei tempi migliori. Ancora più incomprensibile è la totale inazione del figlio quando il padre viene colpito alle spalle a pag.109. Nemmeno una parola!
- Tex che rifiuta di muoversi se non in presenza dell'avvocato è una ciliegina (tristemente) comica posta sulla cima di una torta di incongurenze. Non ha nessun senso che egli e il figlio rimangano passivi nella prigione dello sceriffo di Culver City confidando sull'intervento degli altri due pards, che comunque stanno lontano, fino ad arrivare al punto di farsi incatenare pesantemente compromettendo in tal modo qualsiasi possibilità di fuga. Non ci sembra che le difese approntate dallo sceriffo siano tali da scoraggiare due satanassi quali si suppone dovrebbero essere Tex e figlio. E non si venga a dire che in passato non si sono viste rocambolesche fuge da prigioni di sceriffi più o meno corrotti.
- "Tiger, tra quelle rocce c'è il cadavere dello sceriffo. Lo riconoscerai dalla stella." Se c'è bisogno di una specificazione del genere, significa che anche il nostro Navajo preferito sta perdendo colpi di brutto! ;-)
La frase
- Tex: "Adesso sono io la legge a Culver City!"
n.512, pag.84
  
Personaggi
Tex, Carson, Kit, Tiger
Harvey T. Henderson giudice, amico del maggiore Randall del comando dei rangers di Austin
Joshua Parker avvocato
Braddox [+] sceriffo di Culver City, disonesto, venduto al signorotto locale
Pat Henderson figlio adottivo del giudice Henderson e figlio naturale di Ed Sullivan, ucciso da Tom Rebo
Max Marley [+] signorotto di Culver City
Frida cantante di saloon e complice di Marley, si ravvede alla fine
Mailer vice-sceriffo di Culver City e, per breve tempo, sostituto di Braddox
Locations
Villaggio centrale Navajo
San Antonio
Rock Spring
Vecchio ranch dei Willer a Rock Spring
Culver City
White Horse saloon di Max Marley (e, prima, di Tom Rebo) a Culver City
Red Corral, Culver City
Starville
Elementi
Genitori di Tex
Sceriffo corrotto
Città dominata da un signorotto locale
Coppie "rare": Tex-Kit e Carson-Tiger
|