Sabato, i fratelli con i quali il Ranger Juan Raza ha un regolamento di conti. Non gli perdonano di avere fatto
il salto del fossato, di essere passato dalla parte della giustizia. E lui non gli perdona di essere rimasti dalla parte
sbagliata.
Domenica e luned�, il lungo prologo e l'altrettanta lunga risoluzione dei conti in sospeso.
S� perch� nel primo dei due albi in cui si dipana la storia, oltre al necessario duello iniziale con i fratelli Sabato ed i loro hombres,
assistiamo a lunghe scene di vita domestica: Tex e Carson dal capitano dei Texas Ranger di El Paso, per vedere come si
comporta Juan Raza, "siamo passati di qui per caso, non abbiamo nessuna missione", poi l'incontro con Raza, "siete
venuti a vedere come mi comporto?", "Ma no! Che dici! Suvvia."; poi un salutino a Jesse "che c'� di buono stasera? Vi fermete almeno
fino a domani!", tutte scene di contorno, che devono avvenire tra un'avventura e l'altra, non nell'avventura!
Abbiamo quindi un soggetto basato sulla persona di Juan Raza, che, Ranger - cane sciolto, alla prima occasione viene messo
da tutti sotto accusa, per poi scoprire che il tutto era stato ordito dal suo compagno, Vance Daniels, Ranger
il cui padre � stato ucciso dal padre di Raza.
La sceneggiatura, caratterrizata da indizi alla Agatha Christie (il nome Raza scritto sul terreno, il falso Ranger
visto di spalle che altri poi non � che un farabutto somogliante), sembra tirata per le lunghe e l'avventura non ci guadagna.
L'unica nota degna di essere ricordata � il finale quando Raza fa giustizia da solo e accompagna all'eterno riposo
il corpo del suo mentore Jesse Hawks.
|
Guglielo Letteri
| |
|
Rispetto. � quello che ci vuole per un autore come Guglielmo Letteri, colonna storica della testata. Il recensore ha sempre
ammirato i suoi disegni ed � legato a lui come autore grafico del personaggio di El Morisco. Ed infatti nella storia
in cui viene svelato il passato del brujo ha assegnato un buon voto ai disegni, soprattutto come ringraziamento per tutte le
belle storie da lui disegnate. Ma questa volta non si pu�: i disegni, i volti, l'anatomia, dei vari personaggi, Tex per primo, non si riconosco da una tavola
all'altra. Mi fermo.
Dico solo che guardando i disegni di altri autori bonelliani a cui � stato assegnato il voto pi� basso, per quella questione
di rispetto cui accennavo all'inizio, non assegno il voto peggiore.
Non so se questa storia sar� da ricordare. Certamente per i disegni no.
Soprende che una casa editrice come Sergio Bonelli Editore mandi in edicola albi come questi:
bisogna ricordarsi di portare rispetto all'autore (il disegnatore) ed al lettore.
|