|
| ||||||||
Bioterrorismo nel West recensione di Mauro Traversa
|
Proprio nulla di speciale. Di morti misteriose e di villaggi minerari avvolti nella paura ne abbiamo gia` viste tanti, sia proposti dallo stesso Nizzi Nizzi, sia da G.L.Bonelli.
Questa nuova vicenda non aggiunge niente di nuovo al filone e, data anche la brevit� della stessa (le 110 pagine di un solo volume), non c'� assolutamente il tempo per approfondire i personaggi e per complicare un tantino la vicenda.
Insomma, se il soggetto � banale e gi� visto, la sceneggiatura non riesce a trasmettere l'atmosfera giusta che la vicenda deve avere. Anche i dialoghi non emergono per brillantezza e Carson mi � parso un poco trascurato. In conclusione una storia a cui un professionista come Nizzi non deve certo aver dedicato troppo tempo, n� nell'idearla, n� nello scriverla. Rimane infine anche per noi il mistero della morte nera; Nizzi non ha ritenuto fosse il caso di sprecare una parola di troppo per spiegare come un dottorino di un villaggetto di minatori fosse stato cos� abile da scoprire o inventare un'arma cos� micidiale.
Civitelli rimane quel grande maestro del chiaro-scuro che conosciamo da tempo. A volte Nizzi gli confeziona dei soggetti dove l'artista ha modo di mettere in risalto la sua indubbia abilit� di giocare con le ombre creando effetti speciali che nessun altro disegnatore della saga � in grado di proporre. E` tipicamente il caso di soggetti notturni con elementi esotici o fantastici. Questo soggetto non ha nulla di tutto questo e lo spazio d'azione del disegnatore � quindi necessariamente limitato. Le migliori immagini sembrano comunque essere quelle iniziali dell'arrivo dei due pards nella fangosa e desolata main street di Six Mines sotto la pioggia. Ho notato che in questi ultimi anni, ma forse da sempre, c'� una certa attenzione alla Bonelli nell'assegnare le storie migliori ai disegnatori pi� importanti della collana. Ad essere sincero in questo caso mi sembra che la regola non sia stata troppo seguita: � un peccato "sprecare" il talento di Civitelli per una storia abbastanza incolore. Siamo molto vicini al numero 500 della collana e i conti devono tornare per fare in modo che con il numero 499 si completi una storia. Questo presumibilmente ha portato la Bonelli a commissionare a Nizzi una vicenda da singolo album (e non da 2 o 3 come ormai accade negli ultimi anni). L'ho gi� detto e qui lo ripeto: le sceneggiature costruite su un singolo volume non sono troppo adatte all'universo texiano in cui tradizionalmente bisogna prevedere un certo numero di tavole d'azione (scazzottate e sparatorie) e ci vogliono almeno 200 pagine per costruire una storia che abbia un minimo spessore. In alternativa, su una storia breve si pu� giocare sull'atmosfera della stessa. Ma in questo campo Nizzi non � mai stato troppo abile e qui lo conferma. Alla fine questo soggetto ha pi� il sapore e il ritmo di una storia da Almanacco del West che da serie regolare. Un riempitivo fatto con mestiere e comunque ben disegnato, ma nulla pi�. Peccato perch� nel 2001, a mio parere, Nizzi ha proposto fino ad oggi storie interessanti e ben fatte come quella della ranchera del Wyoming e la recente e non semplice da gestire, ricostruzione della battaglia di Little Big Horn .
Suggestiva e d'effetto come sempre la copertina di Villa che riprende il tema dell'arrivo del ranger a Six Mines.
|
|