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Sog. e
Sce. Mauro Boselli
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Tra mummie che tornano in vita ed antichi dei egiziani, Boselli ci spiega perch� El Morisco
se ne and� dall'Egitto: per evitare di incorrere nella vendetta de "I figli di Horus", seguaci di Akhran,
la cui tomba fu profanata da Ahmed Jamal (il vero nome del brujo) insieme con altri due archeologi.
Lo sceneggiatore costruisce una trama pulita basandosi su temi classici (il sacrificio per risvegliare la mummia,
antiche maledizioni per i profanatori di tombe, il salvataggio delle vittime predestinate all'ultimo minuto, il
cattivo che diventa buono), inserendo qualcosa di nuovo (il passato di El Morisco) e facendo s� che l'incontro
tra i pards ed il vecchio amico avvenga soltanto in corso d'opera (pag.33 del n.452, il terzo ed ultimo albo in cui
� divisa la storia).
Movimenta la vicenda attraverso il passaggio di quattro fasi distinte: nella prima caratterizzata da tre filoni narrativi
principali (la fuga di Raza, le vicende di Tex e Carson, gli incubi di El Morisco) che diventano uno nella seconda
(l'incontro a Durango) per triplicarsi di nuovo nella terza (Tex nelle viscere della montagna, Carson e soci verso il luogo
del sacrificio, il rituale del sacrificio) per ricongiungersi di nuovo nel finale.
Il tutto mettendo in risalto le figure di due personaggi di contorno ma non secondari, Jesse e Raza, antitetiche tra loro ma
che, in base alla teoria degli opposti, finiscono per congiungersi.
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Guglielmo Letteri
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Il brujo disegnato da Letteri � quello che preferisco, nonostante le interpretazioni date
da grossi calibri del fumetto, quali Galep, Villa e Marcello. Sicuramente
perch� ne � il creatore grafico ma anche perch� il suo tratto � particolarmente adatto quando vi �
la necessit� di creare atmosfere misteriose, tendenti all'horror, quali quelle richieste da questo
tipo di storia. Il suo tratto dinamico risalta maggiormente quando vi � di mezzo l'egiziano piuttosto
che in altri tipi di avventure ("Il ritorno del Maestro").
El Morisco e Nephret di Letteri (c)1998 SBE
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Particolare cura presta ai dettagli, sia in termini di oggetti sia di personaggi, quanto mai necessaria in
questa situazione, per evitare di creare confusione al lettore, gi� stupito per la presenza di strani personaggi
calati direttamente dall'Antico Egitto.
Bella la figura di Jesse, il cui orgoglio di ranger risalta nonostante il calo della vista: i diversi stati d'animo
traspaiono anche grazie al tocco del suo pennello.
Una parola vorrei spenderla anche su Raza il cui dilemma interiore oltre che da testo � reso anche dai disegni: magica,
e sottolineante il suo cambiamento, l'uscita dalla "Cantina" dopo avere eliminato il messicano che si prendeva beffe di lui (ultima vignetta di pag.43 nel n.454).
Svelare il passato di El Morisco forse � stato pi� facile del previsto, giacch� si avevano notizie sulle
sue capacit� ma scarse informazioni sulla sua giovent�: bravo � stato Boselli a ricostruire i pezzi mancanti
di quel periodo e soprattutto a mostrare un aspetto "negativo". Infatti, il nostro medico � s� archeologo, ma,
anche se fin di bene, � stato un profanatore di tombe: questo aspetto "sinistro" se si vuole � ben evidenziato
dalla copertina del n.452, con un Morisco particolarmente truce.
Oltre a ci� ci viene anche svelato il suo vero nome, Ahmed Jamal, ed il fatto che ha anche avuto una donna, almeno dichiarata,
la bella Nephret. Particolarmente ben riuscita � la figura del comanchero Raza: speriamo in un suo ritorno.
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