Orda del tramonto, L'
Un sogno di potere e sangue che attraversa i secoli e i continenti
Scheda di M.Feltrin | | tex/


Tex Gigante 29

Orda del tramonto, L'
- Trama
Tex e Carson vengono chiamati ad investigare su diversi fatti di sangue accaduti di notte e senza apparenti motivi e compiuti da una banda capeggiata dal misterioso Vladar. Seguendo le tracce dei banditi, dopo che questi avevano attaccato una piccola carovana e, successivamente, alcuni guerrieri Utes, Tex e Carson giungono al castello in costruzione del principe bulgaro Florian, che sta comprando diversi appezzamenti di terreno nella zona. Dopo un paio di scontri con i banditi, i due pards riescono a raggiungere il loro covo e a decimarli e scoprono, tramite la bella Zaira, la zingara che si accompagna a Vladar, qual è il misterioso legame che unisce il bandito e il principe Florian. Il sipario si chiuderà presto sul destino dei due uomini, in modi diversi ed entrambi inaspettati..
Valutazione
ideazione/soggetto






3/7
sceneggiatura/dialoghi






4/7
disegni/colori/lettering






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sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







50%
Recensione
- Dal tramonto all'alba
un sogno di potere e sangue che attraversa i secoli e i continenti
data pubblicazione Giu 2014
testi (soggetto e sceneg.) di 
copertina di

disegni (matite e chine) di

copertine

tavole o vignette


Annotazioni
Note e citazioni
- Lesordio sul Texone del disegnatore lombardo Corrado Roi rappresenta una sorta di ritorno a Tex, del quale aveva già offerto la sua personale interpretazione nel portfolio I volti segreti di Tex (Edizioni dArte "Lo scarabeo", Torino, 1993). Roi ha realizzato graficamente le avventure di molti personaggi bonelliani, tra cui Brendon, Dylan Dog e Nathan Never, e attualmente sta lavorando, insieme a Paola Barbato, ad una mini-serie il cui titolo di lavorazione è "Ut".
- A pag.8, nel corso dellintervista realizzata da Gianmaria Contro, riguardo alla rappresentazione di Tex, Corrado Roi afferma: «Quanto a Tex, ne ho fatto il classico belloccio dai lineamenti rudi: un ritratto che, tutto sommato, mi sembra efficace. Insomma, ho dato la mia interpretazione delleroe...».
- Corrado Roi è anche autore dellefficace copertina, nella quale spicca il giallo limone della camicia di Tex, colore che non è esattamente quello della camicia del ranger, ma che pare particolarmente adatto ad una storia ambientata quasi interamente al buio qual è quella ospitata da questo Texone.
- Questavventura rappresenta lesordio di Pasquale Ruju sul Texone dopo che lo sceneggiatore nuorese ha realizzato altre sette storie di Tex, tra cui due Almanacchi (Nella terra dei Klamath Almanacco del West 2004 e La palude nera Almanacco del West 2008), un Color Tex (I banditi delle nebbie Color Tex 2), la storia breve Un covo di belve (Color Tex 4) e tre avventure per la serie regolare (La prova del fuoco n.598-599, Mezzosangue! n.621-622 e Le catene della colpa n.625-626).
- Nellintervista a Pasquale Ruju intitolata Tutte le ombre del Texone!, pubblicata sul sito della Sergio Bonelli Editore, alla domanda «Qual è stato lo spunto di partenza del tuo racconto?», Ruju risponde:
L'idea mi è venuta leggendo la storia di James Addison Reavis, sedicente "barone di Arizona" con il titolo ufficiale di barone de Arizonac y caballero de los Colorados. Un astuto truffatore, che grazie ad alcuni documenti falsi riuscì a rivendicare diritti legali su un'ampia regione. Le sue "proprietà" comprendevano l'intera città di Phoenix, le miniere Silver King, un vasto tratto della ferrovia, molte stazioni di posta, pascoli, fiumi, montagne e altro ancora. Prima di essere scoperto e incarcerato, visse per un decennio nel lusso, grazie a una rendita di circa 300.000 dollari l'anno per l'uso delle "sue" terre da parte dei loro occupanti. Ecco, lì si è accesa la lampadina. Un nobile, proprietario di grandi appezzamenti nel vecchio West, con un suo feudo e un suo castello, che vuole provare a ricostruire un regno in quella terra senza legge... Lo spunto era accattivante. Intorno a quell'idea ho costruito il resto della storia.
- Per una carrellata di "incontri bizzarri" che hanno caratterizzato letteratura, fumetto e cinema, si veda larticolo di Luca Barbieri dal titolo ..e poi cerano gli "ospiti" inattesi a pag.11-15 di questo Texone.
- A pag.77 il principe
Costantin Florian , parlando conTex e Carson dei motivi che lo hanno spinto a lasciare il suo Paese dorigine, la Bulgaria, cita l"attuale regnante, il Principe Alessandro". Per alcuni riferimenti storici si veda Alessandro I di Bulgaria. - A pag.65 il guerriero Ute
Hinto balbetta di fronte a Tex quando questi rivela di essere Aquila della notte e poi si scusa per non avere riconosciuto in lui "il valoroso capo dei Navajos". Tanta soggezione non è molto in linea con i rapporti poco pacifici che ci sono sempre stati tra Utes e Navajos sin da Cane Giallo n.233-236, poi riconfermati nella vicenda che si dipana ne Luomo senza passato n.423-425 anche dalle parole del capoNaso Piatto ("Utes e Navajos non sono mai andati molto d'accordo...", pag.108 deln.423 ) nonché da quelle diFalco Nero che, riferendosi a Tex, diceva: "...è il capo dei Navajos, un popolo con il quale abbiamo sempre combattuto, quindi è un nemico della nostra gente..." (cfr. pag.99 deln.424 ). - La geografia fantastica della saga di Tex ha accolto spesso scenari estranei al Western ma molto noti allavventura classica (mari, paludi, paesaggi africani, castelli, metropoli), oltre che scenografie gotiche e panorami fantastici (ponti sospesi sullabisso, foreste pietrificate, crateri spenti, giungle inesplorate, grotte sotterranee, pozzi senza fondo e anticamere dellinferno). Lespediente è stato, molto spesso, quello di unisola inesplorata o di un passaggio segreto che immette in una valle abitata da civiltà del passato. Nellavventura in oggetto il sogno del principe Florian è quello di ricostituire, in Arizona, il feudo che gli era stato tolto in Bulgaria, facendosi anche costruire un castello che è "la copia fedele, in ogni particolare" della fortezza dei suoi avi (cfr. pagg.236-238, 77) .
- Nel corso della vicenda il nostro Tex si effonde in proclami, promesse e predizioni circa l'imminente raddrizzamento del torto e la relativa pronta fine di
Vladar (cfr. pag. 42, 68, 91, 108, 135, 213 e 223) e il vecchio Carson non gli è da meno (pag.45, 135, 201 e 225). Un po troppe parole, forse, rispetto al modo in cui si evolve la vicenda e, soprattutto, alla sua conclusione. - A pag.89 Florian dice che Vladar "colpisce quasi sempre di notte, al buio, come un krvopijac", ossia un vampiro. A parte "i capelli bianchi e una statura gigantesca" (pag.56) e la "fama di essere un tiratore infallibile" (pag. 89), Vladar ha anche la facoltà di vedere meglio al buio (si protegge quasi sempre gli occhi con degli occhiali). Egli ritiene di essere un lupo (pag.54), elemento ribadito nella scena a pag.85-87.
- La raffigurazione della conturbante
Zaira ricorda quella di Madam Simza la zingara interpretata da Noomi Rapace nel filmSherlock Holmes - Gioco di ombre (Sherlock Holmes: A Game of Shadows, 2011, regia di Guy Ritchie). - La posa della mano sinistra di Tex nella quarta vignetta di pag.92 sembra suggerire che potesse reggere una sigaretta accesa. Un'altra (auto)censura nel segno del Codacons?
- Escludendo la scena in cui compare Zaira (pag.105-107) ed alcune tavole seguenti in cui ha ancora il costume da zingara (pag.126, 128, 132-134), per il resto le donne di questo Texone sono tutte imbacuccate, coperte da abiti informi e sgraziati. Passi per le pioniere, ma la giovane e nobile
Felicia non avrebbe dovuto cambiarsi dabito per cena, considerato anche che cerano ospiti (cfr. da pag.79)? E non avrebbe magari dovuto vestire in modo un po più raffinato (cfr. da pag.214) e indossare delle camicie da notte o vestaglie che non assomigliassero a un cappotto (cfr. pag.99-102)? - A pag.126-7 Vladar uccide uno dei suoi uomini,
Boris , colpevole di avergli disubbidito, e lo fa per dare un esempio. Per una scena simile cfr. pag.21-23 de La prova del fuocon.598 (cit.), mentre ne La palude nera (cit.)Daniel Dumont uccide due dei suoi uomini, il primo perché si era "fatto sorprendere come un pivello", il secondo per sbaglio (cfr. pag.100-101 e pag.137). - A pag.213 ricompaiono in scena gli Utes e Hinto dice a Tex che lui e i suoi guerrieri erano sulle tracce degli uomini di Vladar "da molti giorni". Da quando Tex lascia il campo Ute (pag.68) e ritrova le tracce di Vladar partendo del luogo delluccisione dei guerrieri Utes (pag.69) a quando poi incontra nuovamente Hinto, sembrano trascorsi solo tre giorni, ma mancando quasi totalmente i riferimenti temporali (in particolare tra pag.68 e pag.69) non è detto che non ne siano trascorsi di più.
- La finta morte grazie alla "cotta di maglia" riesce per ben due volte a Vladar, prima durante il progettato scontro con il principe Florian (pag.210), poi durante la sparatoria nei sotterranei, quando viene colpito da Tex (cfr. pag.231-232). Non sarà quindi Tex a chiudere il conto con Vladar, che verrà invece ucciso dalla gelosissima Zaira, e neppure con il principe Florian, che muore per una sorta di "punizione divina", cadendo da una passerella instabile posta su una delle alte mura del suo castello.
- Sono ben diciannove i "No!", "Noo!", "Nooo!" pronunciati dalle vittime di questa storia in diverse circostanze, oltre ai due "No!" di Tex alla vista di Carson ferito e poi precipitato nel fiume (cfr. pag.172).
Incongruenze
- Il Carson rappresentato da Roi più che il pizzetto ha la barbetta; inoltre Roi disegna ad entrambi i pards gli stivali senza gli speroni, mentre Tex indossa degli stivali come quelli di Carson e non i suoi soliti, curvati allimboccatura.
- A pag.27-33 i capelli della sorella di
Sarah , la donna con la mantellina che spara più volte, da scuri diventano chiari e poi di nuovo scuri. Cè da dire che, da quando cadono dal carro e Sarah perde il cappello (pag.31), le due sorelle diventano difficilmente distinguibili. - A pag.71, quando Carson e Tex si trovano di fronte il castello del principe Florian, Tex esclama: «Sembra un castello medioevale! Come se ne vedono in Europa!». Tex in Europa non cè mai stato, quindi è difficile che abbia "visto" un castello, a meno che non si riferisca a una litografia o a una fotografia (apparsa magari in un giornale di viaggi, cfr. Il ragazzo selvaggio
319 pag.65-66). - A pag.76, quando Vladar compare in scena a cavallo nei pressi del castello, non indossa il suo caratteristico cappello; lo indossa invece poche pagine dopo, nella scena in cui parla con il lupo (pag.85-87), scena che rappresenta la continuazione della precedente (la cavalcata di pag.76).
- A pag.80 Carson sembra conquistato dallospitalità "davvero squisita" del principe Florian, ma poi non dice una parola quando questi, prendendosi un sigaro, ne offre solo a Tex ma non a lui (pag.89). Carson che si lascia sfuggire lopportunità di gustarsi un sigaro di pregiata fattura è un po come Tex che risponde al principe «Ho le mie sigarette», ma poi non fuma, anche per fare compagnia al principe in occasione di una discussione tra uomini (la presenza di Felicia è puramente accidentale ;-)). Per inciso, Tex si accende una sola sigaretta in tutta la storia (pag.202).
- Confrontando la terza vignetta di pag.82 con la terza di pag.83 si nota un inopinato allargamento della scollatura del (peraltro ben poco attillato) vestito di Felicia. (segnalazione di Giorgio Loi)
- Che Roi sia un disegnatore "d'atmosfera" e presti poca attenzione ai particolari "concreti" si nota anche nella rappresentazione degli interni. I mobili della stanza del castello che ospita Tex e Carson, raffigurata nella seconda vignetta di pag.92, sembrano più tratti da un catalogo Ikea che dal maniero di un nobile europeo di fine Ottocento. Purtroppo, nelle pagine di grande formato del Texone queste disattenzioni si notano di più. (segnalazione di Giorgio Loi)
- A pag.102 Felicia si riferisce a suo zio Costantin chiamandolo "mio padre". (segnalazione di Giampietro Cattaneo)
- Segnaliamo inoltre la vignetta in alto a sinistra di pag.197 e quella in centro a destra di pag.199, che sembrano presentare tracce di un ritocco.
- Va bene che a Tex "ne serviva almeno uno da interrogare" (pag.121), ma il nostro ranger non ha la cotta di maglia quando si getta dal cavallo in corsa sul bandito che impugna la colt con la quale gli ha appena sparato, oltretutto da breve distanza. È un comportamento da sbruffone incosciente, considerato anche che a un tiratore come Tex sarebbe bastato un nulla per far saltare di mano la colt al bandito per poi, casomai, buttarglisi addosso per fermarlo e tramortirlo.
- A pag.124 mentre Tex lo sta interrogando a modo suo, lo stesso bandito ha tutto il tempo di fare qualche passo, piegarsi per raccogliere larma di un suo compare cadavere, rialzarsi e poi puntarla verso Tex prima che questi intervenga.
Frase
-
Tex : «Un caratterino autoritario, il principe. Si vede che è abituato a farsi obbedire, dalle sue parti!»
Carson : «Qui però non siamo in Europa. Spero che impari a comportarsi di conseguenza... o prima o poi qualcuno gli farà ingoiare tutti i denti!»
Pag.75
Personaggi


























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