Pista dei Sioux, La
Tex “infiltrato” torna alle sue origini texane
Scheda di M.Feltrin, V.Oliva | | tex/



Pista dei Sioux, La
- Trama
Sulla base di informazioni incomplete ricavate da uno dei responsabili di un assalto ad una diligenza, Tex si aggrega, sotto mentite spoglie, a un gruppo di cow-boys, nel tentativo di smascherare lultimo membro della banda, che si nasconde tra di loro. Durante la marcia verso lIdaho, oltre a proseguire la sua indagine Tex dovrà fronteggiare anche alcuni imprevisti e un gruppo di giovani e focosi Sioux desiderosi di combattere gli uomini bianchi.

copertina di

disegni (matite e chine) di

colori di




Annotazioni
Top... Tex noir
Commento di V. OlivaGran merito per la lettura piacevole va a Mario Milano e alla sua abilità ai pennelli, sia nel ritrarre i protagonisti sia nella straordinaria resa degli ambienti naturali. Come anche nella plastica dinamicità delle scene d'azione. Non un capolavoro grafico, indubbiamente, "soltanto" una storia graficamente perfetta e perfettamente equilibrata nei suoi elementi. Sorprendentemente, colore compreso.
Ora - come sempre - dove finiscono i meriti del disegnatore e iniziano quelli dello scrittore (e viceversa naturalmente)? Come scritto per l'ultimo Texone, che sia per umiltà o per furbizia, qui come lí, Tito Faraci ha saputo porsi, e porre la storia, al servizio del suo disegnatore; o se vogliamo ha sfruttato fino in fondo le caratteristiche del disegnatore che aveva a disposizione. Ciò che non è mai scontato: uno dei motivi - non il solo purtroppo - per cui la la famigerata storia del ritorno di Mefisto (Mefisto! n.501-504) è appunto famigerata, è il fatto che Claudio Nizzi architettò una storia che non soltanto resta tra le sue più pedestri, ma sembrava scritta a bella posta per ignorare le doti migliori del Villa disegnatore.
La storia. A parte un tot di materiale inutile, introdotto come a rallentare volutamente l'azione e trattare il lettore come tardo di comprendonio (flashback, spiegazioni, nuvolette di pensieri), che fortunatamente non raggiunge il livello di guardia, la storia è semplice, efficace, molto ben giocata sullo studio e l'analisi dei caratteri, e sullo studio e l'analisi dei caratteri che
Priva in qualche modo di una vera e propria trama, non giallo e non avventura, racconto psicologico dalle connotazioni gialle e coloriture avventurose, questa storia texiana è in tal modo per molti versi originale, non scontata e non banale; una lettura molto più incoraggiante del Texone in chiave di un futuro dignitoso per il Tex di Faraci. L'unica vera perplessità si ha sulla conclusione della storia: la decisione di Tex appare molto da Giustizia batte Legge tre a zero, però finisce per configurare davvero un po' troppo la fattispecie della complicità in furto.
Note e citazioni
- Anche questa copertina di Claudio Villa, come le altre cinque dei Color Tex estivi, è "full color" (realizzata usando Ecoline, una sorta di china colorata liquida, trasparente, simile allacquerello e tempere acquerellate) come quelle di Sul sentiero dei ricordi n.575, I demoni del nord n.600 e Vendetta navajo n.455. Vi è unaltra copertina realizzata con questa tecnica, ma poi scartata per decisione redazionale, ossia quella del numero cinquecento di Tex Uomini in fuga n.500 (segnalazione di Claudio Villa).
- Questo è il primo Color Tex sceneggiato interamente da Tito Faraci, del quale era già stata pubblicata nel Color Tex 4 la storia breve dal titolo Luomo sbagliato, disegnata da Giampiero Casertano. È ancora in edicola il Texone Capitan Jack Tex Gigante 31 sceneggiato da Faraci e realizzato graficamente da Enrique Breccia, mentre la sua storia più recente apparsa nella serie regolare è Partita pericolosa n.664-665, disegnata da Alessandro Nespolino.
- Ai pennelli troviamo Mario Milano, che per la Sergio Bonelli Editore ha realizzato storie anche per Nick Raider, Zona X e Magico Vento. Questo Color Tex è la seconda prova di Milano sulle pagine di Tex, dopo Il villaggio assediato.
Tex cela ai cow-boys la sua vera identità, presentandosi con il nome di Ted Miller, usato precedentemente ne La lunga pista n.473-474, storia sceneggiata da Mauro Boselli e disegnata da Guglielmo Letteri.- Non mente Tex ai cow-boys quando dice di essere del Texas e di avere "lavorato per anni in un ranch" (pag.32). Il ranch era quello della sua famiglia, di cui apprendiamo alcune notizie ne Il passato di Tex n.83b-85. Si veda anche quanto racconta Tex in Tra due bandiere n.113-115 a proposito di "uno sfortunato tentativo di allevamento in una vallata a sud di Palo Pinto" con gli amici
Rod Vergil e"Damned" Dick . - Durante le scene ambientate al tramonto o al buio è ancora sopportabile, risultando poco dissimile dal colore della giubba di
Randall , ma durante il giorno il giallo della camicia di Tex è abbagliante, sembra quasi un bersaglio con su scritto "sparate qui". - La morte di
Orso Saggio , spinto involontariamente dal figlioVento Nero che poi però non lo aiuta e lo lascia cadere nel dirupo, è - a mente di chi scrive - il primo caso di parricidio nella saga di Tex. - Dopo labbuffata di sigari e sigarette del Texone Capitan Jack (cit.), si torna alla normalità delle storie di Faraci: Tex non fuma nemmeno una sigaretta, lunica che si vede la fuma il cow-boy
Vance .
Incongruenze
- Nella scena a pag.154-160 il capo della mandria,
Garth , confessa a Tex di essere stato lui ad uccidereTom Carrell alias John Trevor, il bandito sulle cui tracce si trovava Tex, e di essersi impossessato del bottino della rapina con lintento di aiutare il proprietario del ranch per cui lavora, da anni in difficoltà economiche. Tex decide di lasciare i soldi a Garth, quindi di non riportare il bottino nel Texas agli eventuali eredi dei passeggeri rapinati (a pag.13 apprendiamo che lassalto alla diligenza si è concluso "con un massacro"), in ciò comportandosi come nelle pagine finali de Il prigioniero di Yuma n.640-642, storia sceneggiata da Mauro Boselli e disegnata daAlfonso Font . - Che Tex possa sparare col Winchester usando una mano sola è fuor di dubbio, ma per premere il grilletto come si vede a pag.115 (vignetta centrale a sinistra) dovrebbe essere anche un contorsionista.
Frase
-
Henry : «Ti sei fatto un nemico, Ted!»
Tex (sotto copertura) : «Strano... Vado sempre daccordo con tutti.»
pag.90-91
Personaggi













Locations



Elementi




