Onore di un guerriero, L'
Una storia di sangue, onore, amicizia e tradimento
Scheda di M.Feltrin, G.Loi | | tex/



Onore di un guerriero, L'
- Trama
Chiamati dal Comando ad intervenire per sedare alcune scorrerie indiane a scapito di altre tribù nel territorio del Montana, i quattro pards scoprono lesistenza di un traffico darmi tra un ufficiale di Fort Logan e i ribelli guidati da Unghia di Lupo, fratello minore del saggio Lunga Lancia, capo dei Crow. Mentre Kit e Tiger indagano al forte, Tex e Carson cercano di fermare i ribelli, ma sulla loro strada incrociano proprio Lunga Lancia, deciso a difendere il fratello per ragioni di sangue e di onore. Nonostante la loro vecchia amicizia, Tex e Lunga Lancia sono dunque costretti ad affrontarsi, mentre Unghia di Lupo trama per diventare sakem della tribù e i soldati stanno per attaccare il villaggio...
Valutazione







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering








copertina di

disegni (matite e chine) di






Annotazioni
L'aquila e il gigante rosso
Commento di G.Loi
Se gli scontri fra bianchi e indiani, siano essi contro esercito, carovane di coloni, avidi speculatori terrieri e quant'altro, possono ascriversi a buon diritto fra i più classici canovacci del genere western e della saga texiana, gli scontri fra indiani sono il sottogenere probabilmente più affascinante e relativamente meno frequentato.
La trama si innerva in un sanguinoso conflitto tra Cheyenne e Crow, arricchita dalla tesa rivalità tra il fiero capo dei Crow e il suo invidioso e ambizioso fratello. A complicare le cose ci si mettono alcuni militari corrotti, che forniscono armi ai ribelli Crow nella speranza di scatenare una guerra indiana, nonché un giovane guerriero Cheyenne smanioso di vendicare il padre ucciso dai Crow.
In questo quadro complesso agiscono i pards al gran completo, ben giostrati da un Pasquale Ruju in ottima forma, che sembra ormai aver definitivamente rotto gli indugi che, per anni, lo hanno trattenuto dal cimentarsi con l'intero quartetto.
Nella sua prima prova dal respiro autenticamente epico, Ruju dimostra di avere una buona mano nel muovere e caratterizzare i numerosi personaggi, compresi quelli apparentemente marginali. Al di là dello svolgersi della trama e delle scene d'azione, che certo non mancano, è infatti lo spessore dei vari caratteri, a cominciare dal protagonista/antagonista Lunga Lancia, a rendere la storia meritevole d'interesse e piacevolmente gratificante nella lettura. Curiosamente, se gli antagonisti Unghia di Lupo e il tenente Morris non brillano per carisma e capacità, è lo scontro con l'amico Sakem a creare i maggiori grattacapi a Tex e Ruju è bravo a mantenere la tensione senza tradire lo spirito dei personaggi.
Per tre quarti la storia è più che godibile, scorrevole e sostenuta da ottimi dialoghi. Verso la fine, un eccesso di spiegazionismo e una certa fretta nello sciogliere i nodi narrativi abbassano il livello complessivo. Peccato, perché soggetto, dialoghi e gestione dei personaggi avevano posto le premesse per un piccolo capolavoro, se solo, a nostro modesto avviso, si fosse osato sconfinare in un terzo albo e ci si fosse trattenuti dal considerare i lettori come una massa di deficienti bisognosi di vedersi spiegare tutto quel che i disegni già chiaramente mostravano.
A proposito di disegni: c'è ben poco da dire. Confessiamo di essere sfacciatamente di parte e, quindi, il nostro giudizio non potrà dirsi pienamente obiettivo, ma non possiamo non restare ogni volta ammirati dalla mostruosa capacità narrativa ed evocativa dei disegni del Maestro di Siena. Il tempo passa per tutti, e il tratto si va facendo qua e là lievemente più incerto, ma la tecnica di Giovanni Ticci sembra evolvere in modo da rallentare il più possibile l'inevitabile processo di decadimento, trasformandolo piuttosto in evoluzione stilistica. Ancora nessuno, più di lui, riesce a comunicare con pochi segni la maestosità delle sconfinate praterie del West americano, la fierezza dei pellirosse, la frenesia dell'azione, la velocità dei cavalli al galoppo, proprio come se ci si trovasse in mezzo a un western di Ford o Hawks. E pazienza se, come sempre, le sue donne sono poco più che guardabili.
Note e citazioni
- Questa è la quinta storia di Tex scritta da Pasquale Ruju per la serie regolare dopo La prova del fuoco n.598-599, Mezzosangue! n.621-622, Le catene della colpa n.625-626 e Furia Comanche n.645-646. Lautore nuorese ha inoltre scritto tre Almanacchi, due Texoni, un Maxi, due Color Tex e una storia breve dellultimo Color autunnale (Sfida alla vecchia missione Color Tex 8) nonché Artigli!, avventura disegnata da Emanuele Barison e apparsa nel primo numero di Tex Magazine, la nuova collana che dal 2016 ha sostituito quella degli Almanacchi.
- Era da Lo sciamano bianco Color Tex 3 che non vedevamo allopera il maestro Giovanni Ticci, uno degli autori storici della saga di Tex fin dal suo esordio avvenuto nel 1968 con la celeberrima Vendetta indiana n.91.
- Questa è la prima storia di Ruju in cui tutti e quattro i pards sono presenti insieme sin dallinizio. Ne Lavamposto dellinfamia Maxi Tex n.18
Carson eKit raggiungevanoTex eTiger verso la fine della storia (a pag.254), mentre in precedenza, nelle ultime tre tavole di Un ranger ha traditon.599 , albo conclusivo de La prova del fuoco (cit.) i tre pards si riunivano al capezzale di Kit, ripresosi dalla grave ferita infertagli daJack Loman . - È un po strana la sequenza a pag.26-31 del
n.666 . Difatti i tre pards se ne stanno sempre in disparte sia quando Tex incontraBisonte Nero sia dopo, quando abbraccia il capoLunga Lancia . Inoltre, mentre questi presenta a tutti sua moglieNiabi , Tex non presenta nessuno dei suoi pards, nemmeno il "grande cacciatore" Capelli dArgento, molto conosciuto tra le varie tribù indiane. Suona male anche il fatto che, quando Bisonte Nero presenta il figlioLince Rossa a Tex, questi non presenti a sua volta il suo. Infine, se cè uno che sa se "andranno avanti ancora per molto, con questi salamelecchi" (pag.27) è proprio il vecchio Carson e, anche se la sua domanda è chiaramente scherzosa, è mal posta, così come la risposta-spiegone che gli dà Kit. - A pag.39 del
n.666 Tiger, insospettito dal confabulare di due vecchi della tribù, li segue e ne ascolta la conversazione. Niente di male, per carità, benché questa scena ci abbia ricordato le molte simili (con protagonisti gli "origlioni") presenti nelle storie di Claudio Nizzi. Sempre Tiger, a pag.44, incensa i Navajos, quindi sé stesso, con una battuta che solitamente troviamo nelle storie di Mauro Boselli: «Non cè traccia tanto lieve che un Navajo non la sappia trovare!» - A pag.54 del
n.666 Tex si rivolge al suo fratello Navajo chiamandolo Tiger Jack, invece che semplicemente Tiger, un po come se si rivolgesse al vecchio cammello chiamandolo Kit Carson invece di Kit. La stessa cosa farà il giovane Kit a pag.96 deln.667 . - A pag.55 del
n.666 Carson riconosce che il fucile imbracciato da uno dei predoni Crow uccisi è «Uno Springfield 45/70 "Trapdoor". Lo stesso modello in dotazione ai militari.» - Ritroviamo Tiger nella sua funzione di mentore di Kit quando lo convince a verificare le sue impressioni negative sul Tenente
Michael Morris , dicendogli «Hai lo stesso istinto di tuo padre, Piccolo Falco, non dimenticarlo!» (pag.16 deln.667 , segnalazione di Giorgio Loi). - A pag.21 del
n.667 Tex e Carson sentono "la voce di uno Springfield" e spronano i cavalli, benché temano di arrivare tardi, ciò che puntualmente accade, come ribadito dallo stesso Tex quando si trova di fronte i cadaveri dei Blackfeet: «Siamo arrivati troppo tardi!» Il rammarico di Tex di arrivare "troppo tardi" è presente in diverse storie di Ruju. Nel già citato Lavamposto dellinfamia terminata la sparatoria con il CapitanoEric Spencer e i suoi soldati, Tex diceva: «Avrei voluto arrivare prima, ma almeno le donne e i bambini sono salvi.» (pag.287). A pag.274 sempre Tex diceva «Siamo arrivati troppo tardi per salvare Washak, ma possiamo evitare che quei vermi facciano altre vittime!» Prima ancora, a pag.124, dopo avere difeso i Mormoni Tex tornava sulle tracce dei disertori, ben conscio nella necessità di trovarli «E trovarli in fretta, prima che facciano altri danni!» mentre, nello stesso momento, i disertori stavano massacrando due famiglie di coloni. In Furia Comanche (cit.) è Carson a rammaricarsi («Se solo fossimo arrivati laggiù qualche minuto prima...», pag.16), mentre nel Texone Lorda del tramonto Tex Gigante 29, Tex si rammaricava in tre diverse occasioni di non essere arrivato prima sui luoghi in cui diverse persone avevano trovato la morte per mano diVladar e della sua banda (cfr. pag.43, 65 e 135). - A pag.34 del
n.667 finalmente rivediamo Kit bere un whisky (e forse iniziare a bere anche quello del "giro" successivo), sfatando la ridicola affermazione apparsa il 19 gennaio 2015 nella pagina facebook della Sergio Bonelli Editore secondo la quale "il figlio di Tex si permette (e di rado) una birra!" Osserviamo che sulla base di tale argomentazione il disegnatore Majo (Mario Rossi) ha dovuto correggere la tavola originale esibita nel post, ciò che non è stato invece richiesto - a quanto pare - al maestro Ticci. - La bevuta viene interrotta dal Tenente Morris, entrato nel bar del forte in compagnia del sergente (pag.35), il quale aveva già visto Kit (cfr. pag.62-68 e 75-76 del
n.666 ), ma in quel momento non lo riconosce, mentre si ricorda chi è alcune pagine dopo (pag.46), su precisa domanda di Morris. - Il capo Crow Lunga Lancia si aggiunge alla schiera dei personaggi tormentati di Ruju, che già comprende - seppure con i dovuti distinguo - il citato Capitano Spencer, il ranger Jack Loman (La prova del fuoco, cit.), il giovane mezzosangue
Makua (Mezzosangue, cit.), Padre Clemente ossia lex-bandito Guillermo Blanco (Le catene della colpa, cit.) e lex-cacciatore di taglieHannibal Cannon (La palude nera Almanacco del West 2008). Nello specifico apprendiamo che Lunga Lancia ha promesso al padre in punto di morte che avrebbe aiutato e protetto il fratello minoreUnghia di Lupo "in ogni circostanza" (pag.84 deln.666 ) e che comunque, avendo essi lo stesso sangue (pag.114), egli è pronto a difenderlo "fino alla morte!" Alla fine, dopo avere cercato di uccidere Tex ed essere stato da lui salvato (pag.71 deln.667 ), Lunga Lancia disconosce il fratello e lo colpisce, arrivando quasi al punto di ucciderlo (pag.102-103). Unghia di Lupo morirà per mano di Tex, prima di poter colpire Lunga Lancia a tradimento (pag.105), dando lultima prova della sua natura maligna e perversa. - Lunga Lancia è anche il nome del capo dei Comanches ribelli che insieme ai Kiowas minaccia dinfuocare il territorio tra lArkansas e il Cimarron in Pony Express n.73-75.
Incongruenze
- Nellalbo
n.666 vi sono alcuni errori di ortografia e di lettering; a pag.40 viene premesso larticolo partitivo "dei" invece di "degli" a Cheyennes (cfr. invece luso dellarticolo "gli" davanti a Cheyennes a pag.12, 20, 26, 31, 37, 89, 96, 100 e 112 e a pag.6, 55 e 64 deln.667 rispetto alluso di "i", ad esempio, in Terra promessa n.146-149). Inoltre a pag.23 deln.666 , striscia in alto, manca lapostrofo in "c è"; a pag.46, vignetta centrale a sinistra, Lunga Lancia viene chiamato "Grande Lancia"; a pag.111, striscia centrale, il tenente Morris dice che «Il tenente Ross ha ucciso il Capitano Morris...» invece che "il Capitano Bennett". - A pag.20 del
n.667 , vignetta in basso a destra, si osservi il volto della donna in fuga. Non è una novità che i volti delle signore non siano il pezzo forte del maestro Ticci, ma qui la donna inseguita sembra proprio un mostro (cfr. anche Niabi eNeha , in particolare le loro sopracciglia in stile Grimilde).
Frase
-
Kit : «Quel che si dice una calorosa accoglienza!»
Carson : «Meglio che essere accolti a schioppettate, senza dubbio!»
n.666 , pag.30 -
Carson : «Il primo che si muove schizzerà nelle Celesti Praterie ...così in fretta che i suoi antenati dovranno trottargli dietro, per dargli il benvenuto!»
n.666 , pag.93 -
Tex : «... Ma ci sono cose che uno come me non farà mai. E una di queste è tirarsi indietro!»
n.667 , pag.66-67
Personaggi
















Locations










Elementi






