Sentiero dei ricordi, Sul

il ritorno di Lilyth, in un ricordo senza emozioni
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Sentiero dei ricordi, Sul
IT-TX-575
uBCode: ubcdbIT-TX-575

Sentiero dei ricordi, Sul
- Trama

Intorno al fuoco del bivacco, Tex rievoca un antico episodio della sua breve vita al fianco dell'indimenticata moglie Lilyth. Emergono ricordi lontani, a lungo gelosamente custoditi e ora finalmente condivisi con i compagni fraterni, e per una volta anche l'inossidabile ranger può lasciarsi sopraffare dalla commozione.

Valutazione

ideazione/soggetto
 3/7 
sceneggiatura/dialoghi
 2/7 
disegni/colori/lettering
 6/7 
 50

Recensione

data pubblicazione Set 2008
testi (soggetto e sceneg.) di ubcdbClaudio Nizzi
copertina di ubcdbClaudio Villa
disegni (matite e chine) di ubcdbFabio Civitelli
copertine
Il massacro di Goldena<br>copertina originale di Aurelio Galleppini - 1951<br><i>(c) 1951 - 2008 SBE</i> Tex 575<br>copertina a tempera di Claudio Villa<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i>
tavole o vignette
L'attacco<br>Tex 575, pag.66<br><i>(c) 2008 SBE</i> Un colpo per Tex, tre per Lilyth.<br>Tex 575, pag.41<br><i>(c) 2008 SBE</i>
tavole o vignette
Il primo bacio! (sulla serie regolare)<br>Tex 575, pag.110<br><i>(c) 2008 SBE</i>
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Annotazioni

Banalità dello straordinario

Poteva andare peggio.
Ancora due anni fa pare che in SBE non vi fosse alcuna intenzione di festeggiare il sessantesimo genetliaco texiano, come fosse una data qualsiasi. Poi scoprimmo che la sceneggiatura di questo albo celebrativo era stata affidata a Claudio Nizzi, autore che negli ultimi anni non aveva certo dato grande prova di sintonia con il personaggio. Infine ci dissero che la storia avrebbe visto il ritorno di Lilyth: cotanto personaggio affidato alle mani di colui che è stato capace di trasformare il grande Mefisto in una scialba macchietta! Le premesse erano quelle di un disastro annunciato e, bisogna dirlo, disastro non è stato.
Una trama semplice, adatta a un albo celebrativo ricco di azione, dove Tex non fa brutte figure (tranne, parzialmente, una), sgomina da par suo una banda di indiani ribelli e trova anche il tempo di salvare la sua amata, la quale ha comunque modo di farsi valere al fianco del marito. Il tutto impreziosito dagli splendidi disegni di Civitelli e condito dalla presenza eccezionale del colore.
Allora che cosa non funziona? Fondamentalmente una: il fatto che la storia sia scritta come una circolare ministeriale. Sarebbe già grave di per sé, ma è imperdonabile per la presenza di Lilyth, un personaggio entrato di diritto nella mitologia texiana, che avrebbe richiesto ben altre perizia e sensibilità. Tutto è accuratamente pastorizzato, anticipato, prevedibile. Anche stavolta Nizzi scrive dialoghi artefatti, banali, ridicolmente pomposi e infiorettati, come se sulla scena ci fossero attori alle prime armi preoccupati unicamente di ricordare a memoria le battute invece di infondere loro un minimo di sentimento. Soprattutto il comportamento e la psicologia di Lilyth risultano dettati unicamente dalle esigenze del copione e totalmente estranee a una parvenza di verosimiglianza o a un tentativo di approfondimento del personaggio.
Peccato. Lilyth era ancora tutta da scoprire, forse l'ultimo dei grandi personaggi bonelliani rimasti in qualche modo integri nella memoria e nel cuore dei tanti lettori affezionati. Avrebbe meritato qualcosa di più.

Note e citazioni

  • Si tratta di un albo celebrativo per i 60 anni dalla nascita di Tex Willer. Il primo albo in formato a striscia, "Il totem misterioso" (copertina), comparve infatti nelle edicole italiane il 30 settembre 1948.
  • L'albo è stato realizzato interamente a colori. Si tratta della prima volta in assoluto nella collana, per un albo non multiplo di 100.
  • Allegato all'albo troviamo una ristampa de "Il massacro di Goldena", l'unico romanzo con protagonista Tex Willer, scritto da Giovanni Luigi Bonelli nel 1951. Il tutto senza variare il prezzo di copertina, che resta di euro 2,70.
  • Per la prima volta nella serie "gigante" Lilyth ha l'onore di una copertina.
  • Per la prima volta, Lilyth ha una parte attiva da autentica coprotagonista per un'intero albo. Pur non rinunciando al classico ruolo di damigella in pericolo, Lilyth imbraccia un fucile e combatte al fianco del marito, senza per questo trasformarsi in Wonder Woman.
  • Sempre per la prima volta in sessant'anni, in un albo della serie regolare Tex bacia appassionatamente una donna! E non "tra una vignetta e l'altra", come amava dire il suo creatore.
  • Coerentemente con l'ambientazione temporale, Tex cavalca il suo fedele Dinamite, porta i guanti, è meno massiccio e ha una capigliatura leggermente più folta. Sbagliata invece la colorazione della camicia, che nelle avventure giovanili di Tex era rossa e non gialla.
  • Nella prima vignetta di pag. 11 compare Satan, il cane di Tex.
  • Attento ai particolari, Fabio Civitelli non fa impugnare a Tex le sue classiche Colt 45 "Peacemaker", prodotte per la prima volta nel 1873 e quindi incompatibili con un Tex massimo venticinquenne, ma due Colt "Army" 1860.
  • La colorazione computerizzata dell'albo presenta qualche piacevole sorpresa, come le sfumature degli sfondi e alcuni pregevoli effetti di controluce, ma resta alquanto piatta per quanto concerne i personaggi. Purtroppo non siamo al livello dei "centenari" di altre serie bonelliane, come Dylan Dog o Nathan Never. Il paragone più vicino è la collezione storica a colori di Repubblica.
  • Carson si sente dare da Tex della "mignatta", letteralmente "sanguisuga", o "persona invadente e appiccicosa" in senso figurato. Un'ennesima "prima volta" di cui non sentivamo minimamente il bisogno.

Incongruenze

  • Come apprendiamo nel n.7, "Il patto di sangue", Lilyth è stata educata dalle suore della missione di Alamosa, il che è anche naturale trattandosi di una femmina. Non capiamo perché in quest'albo le suore siano diventate... frati (sic)! Anche a non voler essere maliziosi, è difficile non domandarsi che cosa sarebbe potuto accadere tra questi sant'uomini, costretti a vivere isolati e in prolungata castità, e le giovani fanciulle indiane a loro affidate.
  • Anche se da un punto di vista puramente estetico non possiamo che approvare, la minigonna che Lilyth sfoggia per tutto l'albo non è aderente all'abbigliamento con la quale ci è sempre stata presentata fin dal n.7, molto più castigato. Probabilmente Fabio Civitelli ha voluto fondere la moglie di Tex con la sua primissima "fiamma", ossia Tesah, la quale invece si presentò ai lettori con una minigonna talmente audace da richiedere l'intervento della censura!
  • Un fiero maschilista di fine 800 come Tex affida un Winchester alla dolce Lilyth, mettendola a sparare contro un nugolo di arrabbiatissimi indiani? La cosa non ci scandalizza, trattandosi non di una donna qualsiasi, ma della moglie di Aquila Della Notte. Però, pensiamo che la faccenda sia stata mal gestita. Infatti, prima Tex non esita a servirsi del suo aiuto per affrontare la banda di Cuervo Malo, poi, pur in una situazione meno rischiosa, le intima di nascondersi al riparo dai pericoli, ordine che la donna stranamente esegue (oltretutto, un classico di Nizzi, in questo modo si mette proprio in pericolo!). Il contrario avrebbe probabilmente funzionato meglio.
  • La sequenza del salvataggio di Lilyth non sta in piedi. In primo luogo, la dinamica avrebbe senso se si fosse trattato di sottrarla a una grossa banda addormentata, evitando quindi di far rumore, ma avendo a che fare con un solo uomo, la cosa più logica da fare per Tex sarebbe stata di occuparsi subito di Cuervo Malo, e dopo della moglie, invece di perdere tempo a liberarla rischiando di svegliare il rapitore e mettere in pericolo la vita di entrambi. Secondariamente, benché imbavagliata, Lilyth avrebbe potuto comunque avvertire il marito di un pericolo incombente, com'è avvenuto, sempre per mano di Nizzi, in una sequenza tutt'altro che memorabile ma molto più verosimile, nel Texone n.15, "Il cavaliere solitario", a pag.153. Infine, non ha il minimo senso che Cuervo malo, appostato in posizione favorevole e con i bersagli ben illuminati dalla luce del bivacco, aspetti a far fuoco fino a quando Lilyth, liberatasi da sola del bavaglio (poiché Tex era forse troppo impegnato a sciogliere le sue vezzose caviglie), riesce a mettere in guardia il marito, consentendogli di scansare il colpo. Va detto che la scena è stata pesantemente rimaneggiata, poiché quella originale presentava incongruenze ancora più gravi, ma, forse nell'impossibilità di stravolgere un grosso pezzo di sceneggiatura originale, alcuni buchi sono purtroppo rimasti.

Frase

Tex:"Ma ricordati: se le farai del male, in qualunque angolo dell'inferno andrai a nasconderti io riuscirò a trovarti, e in quel momento maledirai mille volte di essere nato!"
pag.89

Personaggi

Tex, Carson, Kit, Tiger Lilyth moglie navajo di Tex Freccia Rossa capo dei Navajos e padre di Lilyth Blancito [+] anziano e saggio capo Apache, amico di Tex Cuervo Malo [+] capo di una banda di ribelli, figlio di Blancito Fra Venancio [+] Vecchio maestro di Lilyth Fra Victorio [+] frate della missione di San Joaquin che, con la sua severità, ha scatenato il risentimento di Cuervo Malo nei confronti dei frati Fra Reinaldo e Fra Guillermo ex uomini d'arme, ora frati della missione di San Joaquin

Locations

Villaggio centrale della riserva Navajo Arizona Missione di San Joaquin

Elementi

Apaches ribelli Moglie di Tex Rapimento Duello indiano

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Recensione