Messaggio dei Dakotas, Il

I quattro pards tra le nevi del Montana
Scheda di  |   | tex/

Messaggio dei Dakotas, Il
IT-TX-166-168
uBCode: ubcdbIT-TX-166-168

Messaggio dei Dakotas, Il
- Trama

Mentre stanno attraversando le Rocky Mountains, Tex e i suoi pards s’imbattono in un cercatore Dakota morto d’inedia e, seguendone le tracce, giungono al suo villaggio, guidato da Falco Nero e dal missionario Padre Fulton. I Dakotas stanno morendo di fame, non avendo ricevuto i rifornimenti promessi. Mentre Kit e Tiger rimangono in loco per dare aiuto e procurare cacciagione, Tex e Carson si recano a Great Falls, dove trovano conferma ai loro sospetti: la ragione del mancato invio dei viveri da parte dell’agente indiano, il mercante Nick Billing, è la presenza di un giacimento d’oro nelle terre dei Dakotas. Dopo alcuni scontri con gli uomini di Billing, i quattro pards si riuniscono a Great Falls per chiudere i conti, ma il mercante, durante la fuga, muore inghiottito dalle gelide acque del fiume.

Valutazione

ideazione/soggetto
 5/7 
sceneggiatura/dialoghi
 6/7 
disegni/colori/lettering
 6/7 
 80
data pubblicazione Ago 1974 - Ott 1974
testi (soggetto e sceneg.) di ubcdbGiovanni Luigi Bonelli
copertina di ubcdbAurelio Galleppini (Galep)
disegni (matite e chine) di ubcdbGiovanni Ticci
copertine
Tex 166<br>Copertina di Aurelio Galleppini<br><i>(c) 1974 Sergio Bonelli Editore</i> Tex 167<br>Copertina di Aurelio Galleppini<br><i>(c) 1974 Sergio Bonelli Editore</i> Tex 168<br>Copertina di Aurelio Galleppini<br><i>(c) 1974 Sergio Bonelli Editore</i>

Annotazioni

Racconto d’autunno

È strano come, dopo tante e tante riletture, questa storia provochi sempre la stessa sensazione; magari meno intensa, sicuramente mutata dagli anni e dalle stagioni, ma comunque sempre la stessa: un brivido di freddo.

Merito del maestro Giovanni Ticci, che tra massicci rocciosi, spettacolari vallate, neve che cade copiosa, lupi affamati, grizzly infastiditi, inseguimenti tra slitte trainate dai cani e fiumi ghiacciati, ci trasporta nel territorio dell’alto Montana, nei primi giorni autunnali di un anno imprecisato della seconda metà dell’Ottocento.
In paesaggi tanto maestosi si muovono, quasi a mo’ di corruttori di tanta bellezza, i loschi figuri manovrati dal mercante Billing e le vittime della sua bramosia di ricchezza, ossia gli indiani macilenti della tribù di Falco Nero.

La storia è frizzante e divertente e Tex, Carson, Kit e Tiger sono in perfetta sintonia; notevoli, come al solito, i dialoghi bonelliani del "periodo d’oro", in particolare quelli tra i quattro pards e tra Tex e Carson e l’ottimo sceriffo Logan.

Un’avventura da leggere, rimirare e rileggere, dunque, nonostante il brivido di freddo. ;-)

Note e citazioni

  • Questa è la quinta avventura di Tex realizzata graficamente da Giovanni Ticci.
  • Di questa storia venne realizzata una versione a colori, pubblicata nel volume-strenna edito da Mondadori dal titolo Tex - Un’avventura nel Nord (Daim Press, Milano e Arnoldo Mondadori S.p.A., Milano, prima edizione settembre 1983, pag.236), contenente gli articoli Il paesaggio, un’insostituibile fonte di stimoli di Alfredo Castelli e Il West non è soltanto a Ovest di Tiziano Sclavi.
  • Nell’intervista a Giovanni Ticci in Fumo di China n.19 (Dicembre 1983, anno VI, pagg.39-44) alla domanda «Intendeva fare un libro proprio su Tex o su un altro argomento?» il maestro senese risponde:
    «Io sono ben felice di fare un libro su Tex, però volevo farlo con una storia nuova, ma è difficile, perché i costi diventano alti, così abbiamo ripiegato su di una storia già esistente. Però l’ho dovuta ritoccare, anche se Sergio diceva che andava bene, ma quando riguardo i miei lavori passati trovo degli errori e allora... È una storia che si presta per lunghezza e anche come argomento ed è facilmente caratterizzata, sull’esempio dei volumi precedenti, che si chiamavano TEX E GLI INDIANI, TEX E I FUORILEGGE. Questa UN’AVVENTURA NEL NORD è una storia un po’ particolare; ne ho dovuto rifare i visi, per un 70/80 strisce, perché allora facevo delle facce un po’ lunghe. Avevo cominciato con l’avventura precedente, KENTO NON PERDONA, ma non me n’ero accorto; pensavo di averli fatti solo in questa storia perché ci sono questi indiani affamati, macilenti. »
  • Il rifacimento dei alcuni visi di Tex e dei suoi pards riguarda le tavole da pag.42 a pag.106 del n.166 e da pag.6 a pag.48 del n.167.
  • Dopo avere illustrato il Grande Nord dell’alto Saskatchewan ne La croce tragica n.121-124, il maestro Ticci si cimenta stavolta con la natura ed i paesaggi dell’alto Montana, innevati per buona parte della vicenda. Assistiamo anche ad un paio di inseguimenti tra slitte trainate da cani, il primo caratterizzato da uno "scambio di cortesie" a suon di piombo, mentre il secondo si conclude tragicamente, con la lastra di ghiaccio del fiume che cede sotto il peso della slitta inseguita.
  • La storia in oggetto è decisamente anomala e non possiamo certo inserirla nel filone classico dei "bianchi speculatori ai danni degli indiani e dei loro territori", in cui due o più persone si associano, fornendo armi e whisky agli indiani e spacciandosi per loro amici, con l'obiettivo di sobillarli e indurli alla rivolta per poter poi speculare sulla vendita delle loro terre oppure ricercarvi l'oro (cfr. ad es. La croce tragica, cit. e Il grande intrigo n.141-145). Qui il motivo che spinge all’azione i bianchi speculatori è ancora l’oro, tuttavia, avendo a che fare con una tribù che vive pacificamente, il metodo usato è quello di lasciarli morire di fame, non fornendo i viveri a loro destinati dal Governo.
  • È decisamente anomalo anche il comportamento che lo sceriffo Bart Logan ha nei confronti di Tex e Carson rispetto ad altri integerrimi onesti tutori della legge, nella cui cittadina Tex viene a turbare la calma. Generalmente uno sceriffo onesto evita di prendere provvedimenti contro un uomo della reputazione del nostro ranger, sorvolando sui suoi metodi "spicci", ma guarda con sollievo al momento in cui lascerà la città. Qui, invece, lo sceriffo Logan (ex militare, era sergente a Fort Defiance) forse anche per il fatto di avere rischiato la vita in un agguato insieme ai pards e di avere avuto conferma circa i loro sospetti su Billing (cfr. pag.6-8 del n.167), da lui precedentemente considerato un "uomo troppo importante", collabora da subito con Tex e Carson. Nel seguito, pur intuendo chi sono "i buontemponi che stanotte sono penetrati in casa di Billing, riducendolo in condizioni pietose" (cfr. pag.39 e il dialogo fino a pag.42 del n.167), passa sopra alle loro scorribande notturne arrivando a farsi raccontare tutto dai due "agnellini", non prima, tuttavia, di essersi tolto dal petto la stella di sceriffo.
  • Ritroviamo il giudizio, velatamente sprezzante, di Tex & pards nei confronti dei politicanti di professione in una descrizione di Carson («Un pezzo di carta sporco come la coscienza di un politicante [...]», pag.46 del n.166) e in un pensiero di Tex riferito al sergente Slater ( «Mente come un politicante!», pag.86).
  • A pag.61 del n.166 riferendosi al trattamento subito dai Dakotas, Carson dice: «La pelle degli indiani non vale mai la pena, per certa gente, di spremere sudore o perder tempo. L’indiano è buono solo quando è morto.» La frase finale è una citazione dell’espressione «Gli unici indiani buoni che abbia mai visto erano morti», attribuita al Generale Philip Sheridan.
  • Precedentemente, a pag.57 del n.166 Padre Fulton aveva detto ai pards: «Questa solitaria vallata era l’ultimo rifugio in cui i superstiti della tribù di Falco Nero avevano accettato di vivere in pace e isolati dal resto della regione...». I "superstiti" potrebbero essere quelli della guerra dei Dakota del 1862, guidata da Piccolo Corvo.
  • A pag.86-87 del n.166, dinnanzi alle menzogne del sergente Slater, Tex reagisce da par suo: dopo aver rispettato il cerimoniale («Posso dirgli una parola, Colonnello?»), atterra Slater con un montante sinistro. È evidente come l’azione di Tex - esaurito ogni altro mezzo inclusa l’eventuale ricerca di una mediazione - sfoci nella violenza fisica, nella predilezione per un linguaggio che spesso disdegna le parole per ricorrere al colpo di pistola - o, come in questo caso, all’uppercut - come figura di discorso. Ecco allora che, nei dialoghi texiani, un interrogatorio, ma anche uno scontro a fuoco o un duello, diventano delle "discussioni"; ecco che dare il benvenuto, fare o ricambiare una visita, salutare o ringraziare un avversario, diventano immagini metaforiche del confronto, dello scontro e, talvolta, di una particolarmente dura lezione riservata ad una "sottospecie di mascalzone" (cfr. ad es. i "ringraziamenti" a Nick Billing, pag.36 del n.167).
  • A pag.32-33 del n.168 la vicenda si conclude con la fine tragica di Billing, trattenuto dal "mortale abbraccio" delle acque gelide. È interessante notare come in questo caso (ma la saga texiana abbonda di casi simili: cattivi che si uccidono fra loro o vengono uccisi dai loro ex alleati, si suicidano per sfuggire alla cattura, muoiono tra le fiamme purificatrici del loro covo ecc.) il cattivo venga eliminato prima che Tex abbia modo di fare personalmente giustizia, facendo una "gran brutta fine", tuttavia «Non peggiore di quella a cui [...] aveva condannato quei poveri diavoli di Dakotas.» (lo sceriffo, pag.33).
  • Da notare che Tiger, sopra il suo consueto abito, indossa una pelliccia (come quella di Billing), diversamente dagli altri pards, che indossano chi un giaccone semplice (Kit), chi un giaccone con collo di pelliccia (Tex e Carson).
  • Nella versione Tex Nuova Ristampa le copertine del maestro Aurelio Galleppini hanno subito diverse modifiche riguardanti l’intensità dei colori, i colori di titoli, sfondi e abiti dei personaggi, la centratura e la relativa riduzione delle immagini, i caratteri e la centratura dei titoli. In particolare, lo sfondo della copertina del n.168, caratterizzato da una policromìa di colori che fa pensare all’alba o al tramonto, cede il passo ad un rosso mattone.
  • Sfogliando l'edizione Tex Nuova Ristampa della storia in oggetto, notiamo diverse altre modifiche rispetto all'originale, a parte il rifacimento dei balloon e molte correzioni e/o aggiunte riguardanti le onomatopee. Riportiamo qui di seguito alcune tra le modifiche più significative.
    n.166: la risposta di Carson a Tex «Non lo chiedere a me! ... Del resto, sai bene anche tu come vanno certe cose!» diventa «Bah! ... Sai bene anche tu come vanno certe cose! ...» (pag.61); "buon boccone" diventa "appetitoso boccone" (pag.66); "...ha trascinato a perdizione uomini che non erano criminali" diventa "ha trascinato alla perdizione degli uomini che non erano criminali" (pag.78); "...voglia di farlo" diventa "...voglia di ridere" (pag.106).
    n.167: "Ma ricordate..." diventa "Ma ricordate quello che abbiamo appena detto..." (pag.4); viene aggiunta la didascalia "Qualche minuto dopo..." nella vignetta centrale di pag.22 (a sinistra); la frontiera da "messicana" diventa "canadese" (pag.60); "metallo giallo" viene sostituito con "pietre gialle" (pag.64); «Se si potesse mandare uno di noi ad avvertire il signor Billing...» diventa «Se uno di noi potesse andare ad avvertire il signor Billing..." (pag.65); "oro" viene sostituito con "pepite" (pag.66); viene eliminata l’esclamazione «Dannazione!» (pag.99, vignetta centrale).
    n.168: la frase iniziale pronunciata da Tex «E gli altri?» viene sostituita con «Veniamo a noi, ora. Dove sono gli altri?» (pag.5); la riflessione di Billing «E adesso prepariamoci per il peggio! Grazie alla mia previdenza, ho qui quanto basta per affrontare tranquillamente qualsiasi situazione.» viene sostituita con «E adesso prepariamoci per il viaggio! Grazie alla mia previdenza, ho qui quanto basta per affrontare tranquillamente qualsiasi situazione. Meglio essere pronto nel caso dovessi lasciare Great Falls in fretta e furia.» (pag.13); nella vignetta muta, in basso a destra, viene aggiunta la frase che segue: «MM... Evidentemente i due rangers con cui ci siamo scontrati hanno poi raggiunto il villaggio Dakota , dove si sono riuniti ai loro amici. E hanno trovato anche i soldati!» (pag.16); la domanda «Che accidenti sono venuti a fare?» diventa «Ma che accidenti sono venuti a fare qui?» (pag.17); l’esclamazione dello sceriffo «Peste!??» viene sostituita con «Diavolo!» (pag.23); la frase pronunciata dallo sceriffo: «Il vantaggio che ha guadagnato alleggerendo la slitta, lo perderà sicuramente al momento di risalire la sponda opposta del fiume, sempre ammesso che arrischi una mossa del genere.» viene sostituita da «Il vantaggio che ha guadagnato finirà probabilmente in polvere se solo si arrischia a passare il fiume...» (pag. 28, centrale).

Incongruenze

  • Nella versione Tex Nuova Ristampa, alla vignetta in basso a sinistra a pag.27 del n.167, originariamente senza sfondo, vengono aggiunti la rastrelliera con i due fucili, alla quale è appeso il cappello, e parte del riquadro con appuntato un avviso di taglia, elementi posizionati di spalle allo sceriffo (cfr. ad es. pag.26).
  • Nella versione Tex Nuova Ristampa nella vignetta in centro e a destra a pag.35 del n.167, la frase originariamente pronunciata da Carson viene attribuita a Tex, con conseguente spostamento della pipetta del balloon.
  • Dopo la sparatoria contro Kit, Tiger e i Dakotas, dei quattro uomini inviati da Billing a far "sparire ogni traccia compromettente" ed iniziare la ricerca dell’oro (cfr. pag.93-95 del n.166), ne sopravvivono solo due, di cui uno ferito a un braccio (cfr. pag.79-81 del n.167). Tuttavia, a pag.16 del n.169, i prigionieri con cui Tex, i pards e i soldati arrivano al villaggio sui Teton sono solo due (Bernie, catturato da Tex e Carson, e "uno degli uomini di Markam", catturati da Kit e Tiger), mentre avrebbero dovuto essere tre. Nella versione Tex Nuova Ristampa il particolare viene corretto nel dialogo a pag.16 (vignetta centrale), ma non nella frase pronunciata da Tex a pag.19, che rimane: «Forza, voi due! Scendere!»

Frasi

  • Carson: «... Ma tieni presente che sono già passato di qui una decina di anni fa, e che ricordo bene la strada.»
    Tex: «E non ricordi per caso di esserti magari sperduto e di aver dovuto mangiare i tuoi compagni per sopravvivere?»
    Carson: «Puah! Ci sono volte in cui quando parli, sputi più veleno di un serpente a sonagli.»
    n.166, pag.42-43
  • Tex: «Cos’hai da sogghignare?»
    Carson: «Sto pensando alla faccia che farà quel Billing quando gli chiederai notizie su quei tali rifornimenti.»
    Tex: «E tu pensi che perderò tempo in chiacchiere?»
    Carson: «Diavolo! Non dirmi che vuoi sbatacchiargli subito la carcassa!»
    Tex: «A me sembra un’idea sensata. Oltre a tutto, certi sistemi sono la miglior medicina per schiarire i cervelli.»
    Carson: «Niente da ridire, satanasso.»
    n.166, pag.92
  • Carson: «Avanti!... Sono ansioso di sentire l’allegro piano spuntato nella tua mente di incallito criminale.»
    Tex: «Esagerato!... Niente più sangue, per stanotte, ma solo un paio di lavoretti destinati a far perdere al nostro Billing le sue arie da Padreterno»
    n.167, pag.22
  • Kit: «E voi due in marcia!... E niente scherzi se ci tenete a restare in questa valle di lacrime!»
    Clem o Rusty: «Hai vinto la prima mano, giovanotto, ma non ti illudere che la partita sia chiusa.»
    Kit: «Per te e il tuo compare lo è senz’altro, in ogni caso! Se poi siete così tonti da non capire che il vostro sporco giuoco è finito, padronissimi di tentare una seconda mano. Il mio Winchester è sempre pronto a sputarvi addosso tanto di quel piombo da togliervi per sempre la voglia di respirare.»
    n.167, pag.80

Personaggi

Tex, Carson, Kit, Tiger Padre Fulton missionario e padre spirituale dei Dakotas della tribù di Falco Nero Falco Nero capo Dakota Mankos [+] indiano Dakota morto d’inedia mentre cercava di arrivare a Fort Benton Nick Billing [+] uomo facoltoso di Great Falls e agente indiano dei Dakotas Colonnello Ramsey comandante di Fort Benton Tenente di Fort Benton Sergente Slater di Fort Benton, complice di Billing Sergente Hilton di Fort Benton, guida i soccorsi Caporale Tom Duley di Fort Benton Bart Logan sceriffo di Great Falls Tom aiutante dello sceriffo Logan Bill cameriere del French Restaurant Jeff cameriere Markam [+] guida la spedizione contro i Dakotas Streker [+] complice di Markam Clem, Rusty complici di Markam, catturati da Kit e Tiger Louis [+] gambler e meticcio sul libro paga di Billing, tende un agguato a Tex e Carson Dirk Lester [+] complice del meticcio Louis Gart Handy [+] complice del meticcio Louis Buck Harney [+] capo della banda che insegue in slitta Tex e Carson Pete [+] complice di Harney Bernie complice di Harney, catturato da Tex Rock, Bill complici di Harney, riescono a fuggire Quanak indiano del villaggio sui Teton

Locations

Pista dell’alto Montana, fra il Lewis Range e le sorgenti del Teton villaggio indiano dei Dakotas di Falco Nero territorio del Montana nei pressi del villaggio Dakota baracca di Padre Fulton al villaggio Dakota Forte Benton ufficio del Colonnello Ramsey Great Falls ufficio dello sceriffo di Great Falls ufficio di Billing nel suo Store French Restaurant a Great Falls "Big Montana" Saloon a Great Falls Montana Hotel a Great Falls "Ma’ Moses" Restaurant a Great Falls casa di Billing baracca ai margini del paese Alture di Shelby Catena dei monti Bearpaw villaggio indiano sui Teton fiume che Billing cerca di attraversare

Elementi

tribù lasciata a morir di fame agente indiano assassino e ladro giacimento d’oro agguati e scontri a fuoco castigo divino?