Scheda IT-TX-656-657
- Nodo scorsoio
valutazione (2,2,4)
In unintervista di più di trentanni fa Gianluigi Bonelli raccontava che, da scrittori quali Jack London, Don Bayrne, Dumas, Victor Hugo e altri aveva imparato "la legge principale: il lettore odia essere annoiato. Vuole ritmo, azione e dialogo." Parlava di sé, quindi non aveva bisogno di precisare che cè ritmo e ritmo, cè azione e azione, cè dialogo e dialogo.
Dire qualcosa di interessante su Nodo scorsoio non è affatto semplice, per cui rimando alla lettura dellincompleta scheda. Incompleta perché temo di non essere riuscita a trasmettere la profonda noia di una storia che mi chiedo come possa non avere annoiato lo stesso autore mentre la scriveva, con un soggetto che vede ancora protagonista un uomo braccato e inseguito, seppure non da Tex e Carson, che qui inseguono quello che lha incastrato; con dialoghi che spiegano tutto lo spiegabile possibile; con un ritmo che alterna le scene "da contratto" a scene-riempitivo (allungate) ad altre riguardanti le effusioni tra i due innamorati e i rapporti figlia/padre, amata/innamorato respinto, che m'impongo di non commentare; con lazione tipica di certi "eroi" per bambini che non fumano, non bevono, tirano cazzotti che sembrano finti e ammazzano qualche cattivo, ma solo alla fine e proprio perché costretti - per carità! -, mentre per tutto il resto della vicenda fanno saltare di mano pistole e fucili o sparano a vuoto.
Il "diverbio" dal quale è tratta la copertina
Tex 657, pag.37 - Tavola di Rossano Rossi
(c) 2015 Sergio Bonelli Editore
Intendiamoci, in questa storia non ci sono nizzate... Ci sono tante faraciate, però.
Intendiamoci, in questa storia non ci sono nizzate: Tex non lascia cadere cinturoni, non si fa salvare da chi dovrebbe difendere, non arriva sempre troppo tardi. Ci sono tante faraciate, però. Tex picchia i bulletti, vicesceriffi inclusi, ma non tocca la vera autorità, che più volte lo caccia dal paese, ossia lo sceriffo; è amico di un vecchio giudice sciancato corredato di stampella e di servitore negro - pardon, di colore, secondo la terminologia antitetexiana ma politically correct a cui ci ha abituati l'autore - di cui ringraziamo che non ci venga resa nota la commovente storia, come per
Non cè personaggio di questa storia che avrei voluto vedere morto più di Timothy, in ciò preceduto di poco dalla sua amata, la Barbie «Tim, amore mio!» È solo una mia convinzione oppure Tito Faraci ottiene puntualmente linfelice esito di rendere discretamente antipatici Tex e Carson, penosamente simpatici i cattivi e insopportabilmente odiosi i buoni?
Rossano Rossi non è particolarmente fortunato quanto alle storie che gli son toccate in sorte, ma almeno si sarà consolato nel poter disegnare, dopo laccollatissima e arcigna
A conclusione del poco che precede, lultima domanda da porsi non è più quella di precedenti infauste occasioni ossia "Perché si legge una storia così?", bensì per quanto tempo ancora laffetto per Tex, messo a dura prova fin dal medioevo nizziano e poi ancora, insistentemente e in infiniti modi, distoglierà i suoi lettori da altre occupazioni per indurli ad andare in edicola ad acquistare storie come questa?
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