Assedio alle piste del Nord

Ancora banditi e inseguimenti, con un po’ più di brio
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Assedio alle piste del Nord
Tex 647-648

Scheda IT-TX-647-648

Stando a voci di corridoio, Il ricatto di Slade sarebbe la prima storia del secondo "corso" texiano di Tito Faraci, fase che dovrebbe essere caratterizzata da soggetti più corposi, da una sceneggiatura meno "calcolata" e da dialoghi più curati.

Tenendo presenti le precedenti prove di Faraci, il risultato è abbastanza confortante, per quanto lo sceneggiatore non abbia derogato troppo da alcuni dei capisaldi della sua scrittura: è ancora una storia di banditi, con rapine, fughe e inseguimenti; il capobanda, Tom Slade, è un furfante col ghigno che non si discosta molto dai vari Harter, Barton, Starker, Torrent, Rucker, Stanton; una parte della vicenda si svolge in un penitenziario; Tex si trova ad inseguire un criminale che lui stesso aveva precedentemente catturato; Tex (o il pard di turno) viene ferito; la controversia si chiude con una sparatoria che occupa circa un terzo dell'intera avventura; Tex e Carson si lanciano all’attacco come se fossero muniti di corazza invisibile; si salva almeno uno dei cattivi (per poi finire/tornare in galera) e si salvano i comprimari buoni.

Invulnerabili... o quasi
Tex 648, pag.86 - Tavola di Giovanni Bruzzo

(c) 2014 Sergio Bonelli Editore

Invulnerabili... o quasi<br>Tex 648, pag.86 - Tavola di Giovanni Bruzzo<br><i>(c) 2014 Sergio Bonelli Editore</i>

D'altro canto, l'assenza dell'assai fastidioso "pard occasionale" e degli altrettanto fastidiosi rimandi al suo passato rappresenta di per sé una buona novella e la coppia Tex-Carson - con il "vecchio cammello" a cui viene concesso di fumarsi un cigarillo e una sigaretta - funziona discretamente, anche se taluni scambi di battute tra i due pards insistono più sulla (presunta) vecchiaia di Carson e sul suo apprezzamento per il Whisky invece che sul suo proverbiale pessimismo e sulla sua saggia propensione alla prudenza, finendo per ricordare, a tratti, il Carson "macchietta" dell'ultimo Nizzi. Nel complesso, comunque, il dialogare risulta più fluido anche se - in più casi - alcuni modi di dire tipicamente texiani sembrano ancora inseriti a forza.

Lo spunto del criminale che, entrato in possesso di documenti scottanti, cerca di barattarli con la grazia ricattando il politico dalla coscienza sporca si rivela interessante, mentre sia l'intermezzo dell'agguato ordito dai quattro attaccabrighe messicani, sia la seconda parte dell’albo, che vede Slade tenere in ostaggio la famiglia Bolland, sono onestamente gestiti, senza svarioni. Da notare che non manca neppure la "classica" sequenza faraciana del cattivo che minaccia l'ostaggio (generalmente puntandogli la colt alla tempia) e intima all’avversario di abbassare l’arma: tuttavia qui, per la prima volta, l’ostaggio reagisce e mette in difficoltà l'aggressore, permettendo così a Tex di disarmarlo.

È un vero peccato che l’impegno di Tito Faraci non abbia trovato un valido corrispettivo a livello grafico

È un vero peccato che l’impegno di Tito Faraci non abbia trovato un valido corrispettivo a livello grafico; se in passato ci siamo lamentati per il fatto che Faraci aveva messo in bocca ai suoi personaggi qualche battuta tratta dalle storie del periodo d'oro di Tex, qui restiamo stupefatti dalla mole di immagini che Giovanni Bruzzo ricalca da avventure quali Sulle piste del Nord, Terra promessa, A sud di Nogales, ecc., tutte realizzate dal maestro Giovanni Ticci. Dopo la positiva prova fornita ne L'uomo di Baltimora - nella quale era già evidente il riferimento al modello ticciano, peraltro comune ad altri giovani disegnatori di Tex - non ci aspettavamo certo un seguito del genere da parte dell’artista genovese.
È evidente che la fruizione della storia risente di tale commistione tra il nuovo e le storiche sorgenti del mito, venendo la lettura continuamente interrotta dalla visione di primi piani/pose/vignette/strisce che richiamano alla memoria un altro Tex e ben altre storie, in un confronto che si rivela evidentemente ingeneroso nei riguardi di entrambi gli autori de Il ricatto di Slade.

Autori a confronto: Giovanni Ticci vs. Giovanni Bruzzo
Alcune delle "ispirazioni" tratte dalla sola storia "Sulle piste del nord"

(c) 1970, 2014 Sergio Bonelli Editore

Autori a confronto: Giovanni Ticci vs. Giovanni Bruzzo<br>Alcune delle "ispirazioni" tratte dalla sola storia "Sulle piste del nord"<br><i>(c) 1970, 2014 Sergio Bonelli Editore</i>


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Scheda IT-TX-647-648