La natura di uBC

scusateci la ripetizione, ma...
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La natura di uBC
 

La natura di uBC

Poiché in diverse occasioni nostri lettori ci hanno chiesto perché non scrivessimo sul tal fumetto o non ci occupassimo del tal altro, e poiché nel suo blog il co-creatore di John Doe Roberto Recchioni solleva un argomento che tocca la questione, muovendo come in altre occasioni appunti di cui continua a sfuggirci la logica, riteniamo utile per i nostri lettori definire - una volta e per tutte - quale sia la natura del nostro sito, visti i bizzarri fraintendimenti di cui troppe volte siamo fatti oggetto, slegati da basi reali. Ci scusiamo per l'ovvietà di quanto andremo esponendo, ma riteniamo necessario farlo. Cercheremo pertanto di spiegare cosa intendere per: 1) professionalità e professionismo; 2) indipendenza e bias; 3) anteprime: cosa sono e come nascono; 4) interviste: perché abbiamo deciso di non farne più.
  1. Professionalità e Professionismo

    Come l'evidenza dei dodici anni della sua storia illustra, l'impegno di uBC è stato ed è teso verso la progressiva e sempre più fattiva ricerca di standard per la propria produzione che abbiano tutti i caratteri della professionalità: per approfondimento, serietà, e qualità di quel che viene scritto. Come esseri umani, siamo ovviamente fallibili e imperfetti, ma l'impegno di cui sopra ci stimola a lavorare per un costante miglioramento di quel che facciamo e per evitare nel futuro gli errori commessi nel passato. Il nostro lavoro è quindi basato esclusivamente sulla passione per il fumetto, e l'obiettivo è di perseguire risultati professionali pur non essendo dei professionisti legati a strutture editoriali. E siamo particolarmente gelosi di tale caratteristica, né desideriamo vederci attribuite, in buona o mala fede che sia, le limitazioni che ci verrebbero dall'essere diversi da ciò che siamo. Essa caratteristica da un lato non mina il continuo tendere verso il meglio che ci sforziamo di offrire ai nostri lettori, e dall'altro ci lascia la più completa autonomia e libertà.
  2. Indipendenza e Bias

    Autonomia e libertà vogliono dire indipendenza da ogni struttura editoriale, e più in generale dall'ambiente professionistico del mondo del fumetto. E' una scelta precisa e dettata dall'obiettivo di evitare coinvolgimenti indebiti, esterni a quel lavoro fondato esclusivamente sulla passione che abbiamo scelto di fare. Questo limita la possibilità di conoscere determinati "dietro le quinte" dell'ambiente, ma tant'è, si tratta di una limitazione che accogliamo come un dato di fatto. E' nostra regola interna che un membro dello staff che abbia collaborato o intenda collaborare con una casa editrice o comunque con attori del mondo fumettistico non possa scrivere articoli di critica sui prodotti di quell'editore o sui lavori di quell'operatore fumettistico; ciò al fine di escludere il bias. Per bias si intende qui una predisposizione psicologica pregiudiziale, positiva o negativa, dovuta a una relazione speciale con quell'editore o quell'autore o disegnatore: un conflitto di interessi, per usare un termine meno preciso ma di più immediata accessibilità. Non è una pratica così comune, a quel che si può vedere in rete; resta una pietra angolare del nostro lavoro. Indipendenza significa altresì che manteniamo la libertà di scrivere esclusivamente di ciò che suscita il nostro interesse, in positivo come in negativo: recensire o meno un fumetto è scelta in tutto libera dei singoli membri dello staff e non è mai un atto dovuto a chicchessia. E' un nostro diritto, e un dovere verso chi ci legge. Diversamente, la nostra non sarebbe una critica seria, né utile ai lettori. Come i lettori, e chiunque altro, che leggono il sito regolarmente possono osservare con chiarezza, i dodici anni della presenza di uBC in rete sono improntati al raggiungimento degli obiettivi sopra esposti, nel rispetto delle regole menzionate. I membri dello staff continueranno perciò a scrivere solo ed esclusivamente di quei fumetti che suscitano il proprio interesse che sia in positivo o in negativo; senza lasciarsi condizionare da simpatie, antipatie o amicizie personali; né da quelle verso uBC. Il nostro obiettivo è pertanto di garantire non un'illusoria completezza, ma un servizio il migliore possibile su quello di cui ci occupiamo di volta in volta, e solo su di esso. Se questo comporterà ulteriori critiche (da parte di chiunque) di cui sfugge la logica, come sopra detto, ciascun membro dello staff che in piena libertà scelga di parlare dei lavori di chi formuli tali critiche, lo farà coltivando con immutato rigore l'assenza di ogni tipo di bias e limitando come d'uso il suo lavoro all'analisi dell'opera oggetto di recensione, articolo o quant'altro. Per quanto scontato e banale (ci scusiamo con i lettori per dover puntualizzare concetti tanto ovvii), sembra infatti necessario rammentare che ciascuno staffer esprime, in ciò che scrive, solo il pensiero proprio, e che non esiste un "pensiero di uBC" su un dato fumetto.
  3. Anteprime: cosa sono e come nascono

    La lettura proposta da Roberto Recchioni delle anteprime da noi pubblicate è fuorviante. Perciò, per quanto autoevidente, è opportuno precisare ai nostri lettori la natura di queste. uBC attraverso lo strumento delle anteprime, per l'interesse che esse rivestono agli occhi dei lettori, offre a editori e autori uno spazio gratuito per quella pubblicità ai loro lavori che più correttamente troverebbe collocazione sui siti di questi ultimi. Lo scopo è presentare ai lettori anteprime di fumetti che, sulla base del materiale che ci viene proposto, appaiano interessanti o promettenti. Trattandosi di materiale pubblicitario, esso è interamente fornito a uBC, che non interviene in altro se non la pubblicazione sul sito. Né vuole intervenire altrimenti. La vicenda specifica della Sunset richiamata da Roberto Recchioni nel suo blog, per quel che ci attiene - ovvero la pubblicazione in anteprima di materiale fattoci pervenire - non si discosta da quanto appena descritto, e davvero suona un po' ridicola l'idea di trasformarci in tanti Indiana Jones alla ricerca del Graal perduto :-). Quel che ci preme sottolineare invece è che così come offriamo con piacere tale vetrina pubblicitaria gratuita a quei fumetti che ci appaiano essere interessanti, o promettenti in base a quanto propostoci, con piacere anche maggiore, e anzi ringraziando chi voglia darsi carico di farlo, accogliamo quelle segnalazioni documentate - che è comodamente possibile farci pervenire attraverso i nostri canali - le quali permettano di aggiornare sugli sviluppi delle iniziative anteprimate, e a maggior ragione sulla loro eventuale cancellazione.
  4. Interviste: perché abbiamo deciso di non farne più

    Di recente è stato deciso di non pubblicare più interviste. Ciò deriva dall'intento di marcare in modo ancora più chiaro il nostro programma di indipendenza e precisa ricerca di un non coinvolgimento nei meccanismi del fumetto professionale. Si aggiunga che fare interviste interessanti ci appare sempre più arduo: reticenze e risposte diplomatiche dovute all'angustia di un mondo ristretto recidono sul nascere la possibilità di domande rilevanti.

La nostra linea è questa, conseguente e precedente alla nostra storia, e continueremo a scrivere senza farci condizionare da altro che l'interesse provato verso un fumetto letto, e solo con il desiderio di condividere con i lettori ciò che tale interesse ci porta a scrivere. Le recensioni continueranno a non essere atti dovuti, per rispetto verso i lettori; le anteprime continueranno a presentare quel materiale pubblicitario che ci verrà fornito e sarà ritenuto interessante, per servizio verso i lettori.

E' in tale ottica che altri aspetti del mondo fumettistico - risvolti editoriali, discussioni e polemiche tra addetti ai lavori, meccaniche del mercato - non ci interessano, e per questo non ce ne occupiamo né ce ne occuperemo.