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E dopo Torino uBC vi porta a...


Lucca Comics
di Luigi Ferrini


Lucca val bene una sfacchinata. Quando si dice la fama! Il solo nome di uBC evidentemente incute un folle terrore nelle menti degli autori bonelliani, altimenti non si spiegherebbe il caloroso affetto con cui la nostra redazione è stata accolta in occasione del suo primo incontro non telematico! Scherzi a parte, comunque, l'atmosfera e' stata davvero piacevole e ci fa ben sperare per il futuro del nostro sito.

Nathan Never (14k)
disegno di Luigi Simeoni (c) 1997
Fine del momento autocelebrativo, per una volta concedetecelo. Passiamo invece alla parte interessante dell'articolo, vale a dire "che cosa diavolo ci hanno detto gli autori" a Lucca il 22 e 23 Marzo.

Parla Castelli. Beh, rifacciamoci da una parte e vediamo un po'. Cominciamo dal prolifico (e prolisso) Alfredo Castelli, che ha tenuto praticamente da solo una conferenza sui quindici anni di Martin Mystere, rispondendo da solo e probabilmente facendosi da solo anche molte domande (nessuno osava interrompere il Fiume di Parole del Maestro ;-).

La Bonelli sbarca in America. Piu' che del passato del BVZM, comunque, si e' parlato del futuro, e in particolare di una nuova iniziativa che vede sbarcare il Detective dell'Impossibile nelle edicole americane, insieme probabilmente a Dylan Dog e a Nathan Never.

Sara' pubblicato dalla casa editrice Dark Horse, famosa per aver tentato strade alternative ai supereroi nel mercato americano, in albi mensili di 100 pagine, e in formato bonelliano, iniziando dalle storie piu' significative delle varie serie (per Martin Mystere si parla soprattutto della premiata ditta Castelli-Alessandrini e comunque degli episodi gia' pubblicati dai vari Oscar Mondadori).

Sono garantiti i primi sei numeri di ogni testata; se al termine di questo primo semestre i dati di vendita si assesteranno sulle 15.000 copie (sembra poco, ma per il mercato americano e' una cifra abbastanza notevole!), allora avremo delle serie regolari a tutti gli effetti, con la conseguente colonizzazione del Nuovo Continente.

Una nota di curiosita' a riguardo del titolo della testata, che si chiamera' "Martin Y", che in inglese si legge come "Martin Why", cioè "Martin Perché"; tuttavia il BVZM all'interno dell'albo continuera' a chiamarsi ancora Martin Mystère. Inutile dire che molto dell'eventuale successo (o dell'eventuale fallimento) di Martin Mystere negli USA sara' dovuto alla mania degli X-Files, di cui MM e' stato involontario precursore.

Uomini in Nero e Matrimoni. Restando in Italia, invece, molto bolle in pentola; in particolare il prossimo MM Gigante sarà dedicato quasi integralmente agli Uomini in Nero e il BVZM vi comparira' pochissimo, al punto da vedersi rubare perfino il logo in copertina da quello della perfida organizzazione conservatrice.

Sigmund (12k)
disegno di Luigi Simeoni (c) 1997
Altra interessante anticipazione di Castelli e' quella riguardante il tanto atteso (?) matrimonio tra Martin e Diana: ebbene, a quanto pare Castelli non ha ancora idea di come realizzare il tutto, non tanto per il matrimonio in se', visto che "quei due, poveretti, avrebbero pure il diritto di sposarsi", quanto piuttosto per la terribile prospettiva della festa di nozze, che sembra sconvolgere Castelli oltre ogni limite. Vuoi perche' sia quest'ultimo che il suo alter ego fumettistico (cioe' il BVZM) odiano tali eventi mondani in cui si incontrano parenti che si ignorava di possedere, vuoi perche' la prospettiva di invitare i parenti di Java e' oltremodo scomoda, sembra che il BVZA (Buon Vecchio Zio Alfy) continui a temporeggiare in proposito. Peggio di Beautiful!

Sempre a proposito di Martin Mystère (ebbene, si', ancora lui!), anche Vincenzo Beretta ha voluto dire la sua, annunciando con orgoglio i suoi prossimi parti editoriali. Beretta ha sapientemente pensato di rileggere accuratamente i primi 70 numeri della serie alla ricerca di argomenti poco sviluppati e, lodando Castelli per aver saputo lasciare cosi' tante trame aperte ad un seguito, si e' messo al lavoro su diversi fronti. In particolare, il fronte di Java e della Citta' delle Ombre Diafane di cui il neanderthaliano e' originario; essa e' infatti una citta' molto piu' antica di Atlantide e di Mu, e nascondeva anche per queste civilta' terribili segreti.

Beretta ha affermato di essersi ispirato alle "Montagne della follia" di H.P.Lovecraft, e questo non può che renderci quantomeno interessati. Altre sono le trame che il buon Vincenzo sta escogitando, prima fra tutte un bel cross-over tra Martin Mystère e la Magic Patrol (sulle pagine di Martin Mystère), cosa parzialmente gia' avvenuta su MM n.172-173.

Beretta e' anche al lavoro su di un albo (un albetto da allegare allo speciale estivo di MM?) in cui si scoprira' che cosa succede a Java dal momento in cui esce di casa agghindato e profumato al momento in cui, la mattina successiva, rientra in casa imbronciato e con sulla guancia l'impronta di uno schiaffo. A detta di Beretta, non e' assolutamente accaduto quello che ci immaginiamo.

L'incontro con la redazione di Zona X. Il giorno dopo, presente in pompa magna lo staff di uBC per assistere alla conferenza (stranamente poco gettonata) su Zona X. Cominciamo subito con il solito Beretta che, avvalendosi della sua grande esperienza nell'ambito dei giochi di ruolo, ha svelato molti retroscena della Magic Patrol, rivelando di giocare lo scenario della miniserie con i suoi amici, che gli forniscono (gratis!) idee e personaggi per tirare avanti nuovi episodi.

Foto (9k)
Un momento dell'incontro con Zona X: da sinistra,
Vietti, Memola, Beretta, Marzia, R.Rossi


Beretta e Federico Memola, inoltre, garantiscono di avere idee in cantiere per i prossimi venticinque anni o giu' di li', il che assicura se non altro la continuazione della serie.

Dopo Elän: Jonathan Steele. Cosa che non accadra' per La stirpe di Elän. Infatti la serie e' destinata a chiudersi presto, in un finale apocalittico in cui ritorneranno tutti i personaggi visti fino ad ora, tra cui anche Elphin Magee, il cui ruolo si e' praticamente esaurito e che ha gia' lasciato il campo a nuovi protagonisti. Vale la pena sottolineare a questo punto una preoccupazione di Memola, che ci sembra di poter condividere, pur se a malincuore: i lettori seguono una serie solo se riescono a vedere in essa un protagonista principale. Il fatto che Elän non abbia un protagonista fisso, ma privilegi una certa "coralita'" dei vari personaggi, dando a ciascuno il suo spazio e' teoricamente un aspetto molto positivo, nonche' di discreto interesse a livello di contenuti. Peccato che, ahime', al pubblico una cosa del genere non piaccia affatto.

Unica soluzione possibile: il "seguito" di Elän, che si ambientera' sulla Terra, sara' una serie virtualmente "infinita", cioe' senza che sia prevista una conclusione (almeno, aggiungiamo noi, a patto di riscuotere il successo sperato) ed avra' un protagonista fisso, di nome Jonathan Steele.

Tornando alla Magic Patrol, tra i prossimi episodi ricordiamo un'interessante "exploit" del mago Aldous in una avventura di fantasy pura ("alla Dungeons & Dragons", assicura Beretta), nonche' il seguito ideale del primo episodio della serie e della vicenda personale di Guy Rogers.

Per quanto riguarda invece il progetto delle Storie da Altrove e delle Atlantis Tales, tutto e' ancora piuttosto fumoso e probabilmente verra' dirottato quasi integralmente sulle pagine di Martin Mystere, grazie agli episodi che Beretta sta realizzando per il Detective dell'Impossibile.

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Un gruppo di viandanti in un angolo dello Stand Bonelli

Si chiude. Positivi anche i commenti riguardo alle recensioni, e in particolare riguardo a quelle "ben fatte e obiettive come quelle di uBC" (sono parole loro!); meno contento, ma ugualmente soddisfatto, Stefano Vietti, che ha affermato di non tollerare molto chi non esita a stroncare un albo senza conoscere la mole di lavoro che vi sta alle spalle. Parere che condividiamo, pur conservando la nostra consueta impietosita'...

E per Lucca questo e' quanto. Arrivederci alla prossima fiera!


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A Cremona la Bonelli presenta "Magico Vento"!!


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