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" Mani insanguinate"


Pagine correlate:

Torna in azione il Distretto Centrale al gran completo, per estirpare il marcio che la polizia stessa si porta in grembo. E fermare un uomo corroso dalla sete di vendetta, schiavo della sua stessa...

Paralisi dell'anima
recensione di Emanuele De Sandre



TESTI
Sog. e Sce.Gino D'Antonio    

Il grande e irraggiungibile Zio Gino ha scritto pagine di storia del fumetto italiano e internazionale. Diciamo che questo Nick Raider non sar� tra quelle. I poliziotti freddati da un ex-poliziotto, la talpa al Distretto, la vendetta covata per anni. La linea narrativa conduttrice di quest'albo sa un po' di gi� visto. Ma non � questo, sappiamo bene ormai che tutto � stato gi� raccontato.
La delusione germoglia e cresce mano a mano che si procede nella lettura dell'albo, all'assommarsi di una serie di fattori che ora cerchiamo di elencare.

  • il ritmo: tanti cambi di passo nell'arco delle 94 tavole. Si va dal doppio stacco in quattro vignette di pag. 9 alle brusche frenate per i siparietti con Marvin o la centralinista Zelda;
    "Un albo dal sapore antico, forse troppo..."
       
  • i cattivi: buona la scelta, ma lascia perplessi il modo in cui vengono subito scoperte le carte. Tra pag. 24 e 26, il suo volto e il suo stare nell'ombra non danno adito a dubbi: la talpa � gi� smascherata. A pag. 70 il soffermarsi su Buller � gi� una condanna per lui, nonostante la sua lacrimevole falsa vicenda. Perch� tanta fretta di svelare tutto subito?
  • Marvin, l'utile idiota: Piani e Faraci, come fece a suo tempo Manfredi, cercano di togliergli di dosso l'etichetta di fessacchiotto dall'umorismo becero. D'Antonio invece rispolvera battute da caserma retrocedendolo nuovamente a dimenticabile macchietta. Peccato.
  • escamotage fiacchi: a pag. 16 la trovata della polvere di cemento per l'identificazione delle impronte � estemporanea, nulla la anticipa. Piove dal cielo a mandare avanti l'indagine; e nel finale, questo no, non ce lo saremmo proprio aspettati, viene adottato il grande classico del ritardare la morte della vittima. Il cattivo pu� colpire in libert�, ma non lo fa. Perch�? Perch� in alto mare � meglio! Perplessit� generale.

    La pantera!
    disegni di Luigi Copello (c) 2001 SBE

    Nel suo complesso la storia � godibile, ma sinceramente dal mitico D'Antonio ci si aspettava qualcosa di pi�.
  • Buonissime tutte le scene d'azione, le sparatorie i pestaggi, gli inseguimenti di tutti i tipi. Da menzionare Jimmy versione Gimondi, che bracca un fuggitivo in bicicletta, e l'inseguimento finale via mare.
  • Coralit� assoluta: manca il solo Alfie, per il resto la scena � calcata da tutti i protagonisti classici. Tornano anche personaggi del passato (Dhalia, Mary Ford) e per tutti c'� spazio, azione e gloria.
    "Grande coralit� e ottime sequenze d'azione"
       
  • Sempre avvincente l'idea di intersecare vicende del presente con quelle del passato. In questo caso il colpevole va a consumare una vendetta per fatti accaduti quindici anni addietro.

    Insomma D'Antonio per questa volta non ci ha entusiasmato. Contiamo di rileggerlo presto su queste pagine perch� si possa rifare come sa, regalandoci ancora albi spumeggianti come Pioggia di piombo, Missione solitaria e Bonnie e Clyde.



    DISEGNI
    Luigi Copello    

    Copello migliora rispetto alle sue prove precedenti, ma ancora, a nostro avviso, non decolla. Spesso poco espressivi i volti e legnose le posture. Poca cineticit� nelle scene d'azione. Un po' di perplessit� su alcune prospettive.
    Per il resto nulla da rimproverare: Nick, Marvin e il resto della truppa sono rappresentati in linea con la serie, le inquadrature rendono tutte al meglio, la distribuzione dei neri � buona.
    Molto belle le ragazze di colore, splendida la "pantera" di pag. 54 e 55.
    Copello palesa un tratto molto pulito, funzionale, ma qui si narrano vicende sporche. Un po' pi� di dettaglio nelle scenografie, sia interni che esterni, un po' pi� di grinta nelle espressioni e nei gesti, e il ragazzo sapr� mostrare tutto il suo valore.


    Battaglia navale
    (c) 2001 SBE



    GLOBALE
     

    All'ottima copertina fa da contraltare un titolo che francamente non sappiamo a cosa riferire. Le "mani insanguinate" sono forse quelle di Nick che si aggrappa alla prua della nave dopo l'ardito salto di cui in illustrazione. Un albo che si lascia leggere senza per� lasciare nulla. Ma un giro a vuoto ci sta, in una annata di Nick Raider da ricordare.
     

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