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articolo di Daniele J. Farah
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La narrativa � commistione di generi.
Nathan Never � fantascienza. Siccome � un agente, Nathan Never � anche un poliziesco. Un poliziesco fantascientifico ovviamente. E' meglio
specificarlo, altrimenti potremmo trovare normale vedere Nathan che raccoglie impronte digitali in un'epoca in cui pure le impronte
retiniche possono essere contraffatte. Gli unicorni hanno poi proiettato il nostro eroe ai confini del fantasy. Per sorprendere il
lettore bisogna sempre trovare nuove strade e le nuove strade si imboccano mescolando sempre in modo diverso gli ingredienti di cui
disponiamo.
Nella storia suddetta Sigmund si trova nel cyberspazio ed incontra un Nathan criptico. Di primo acchito si potrebbe pensare che le parole usate da Nathan siano costruite in modo casuale� la lettura della storia senza la comprensione di quei balloons resta comunque completa, priva di buchi.
Eppure le lettere non sono state disposte a caso.
Ci teniamo a precisare che il nostro intento qui non � di togliere ai lettori il piacere di decrittare per conto proprio i balloons di Nathan, ma piuttosto raccontare il percorso seguito, la serie di successive intuizioni, cos� da soddisfare anche coloro che acquistata la Settimana Enigmistica, saltano a pi� pari giochi come il Calcolo Enigmatico o le parole crociate crittografate. Mica tutti si divertono allo stesso modo, no? Per condividere al meglio col lettore l'entusiasmo per ogni passo ottenuto in ogni fase di decrittazione, verranno inseriti anche stralci di e-mail scambiati fra il sottoscritto ed i colleghi di redazione, cos� da aumentare la possibilit� di un trasfert. Bene. Cominciamo con la prima osservazione alla quale � quindi associata la prima intuizione.
Prima intuizione: nei balloons di Nathan ricorre spesso la parola di sette lettere "POCNQPO". E' addirittura la prima che gli vediamo pronunciare. Viene da pensare che sia proprio il nome Sigmund. Ma ecco il primo inghippo: se il sistema di codifica fosse una semplice sostituzione "a lettera uguale corrisponde lettera uguale", non potremmo avere due "P" visto che in Sigmund non ci sono due "S". E cos� vale per altre lettere. Ci arrendiamo qui? Si potrebbe, se non ci fossero dei retroscena. Questa storia non � il primo caso in cui alfabeti strani vengono usati all'interno della narrazione fumettistica (di recente uscita � il MM 244 ("La vendetta di Loki") in cui viene descritto un rito magico dove un sacerdote pronuncia frasi scritte in alfabeto runico). Spesso il sistema di decrittazione consiste proprio nel procedimento "a simbolo uguale corrisponde lettera uguale". Questo sistema cos� noto (in forma semplice) ha origini storiche celebri. Non � a caso infatti se viene chiamato anche "Cifrario di Cesare". Il metodo semplice (per noi, ma all'epoca di Cesare era un'innovazione) consiste nel traslare l'alfabeto di un tot numero di lettere cos� che ad ogni lettera del messaggio da crittare, ne corrisponda sistematicamente un'altra. Shiftando l'alfabeto, verso sinistra di un solo passo, si ha per esempio qualcosa di questo tipo:
abcdefghilmnopqrstuvz
Il Cifrario di Cesare � quindi gi� stato usato diverse volte nei fumetti, ma nella storia in esame era presumibile che il meccanismo usato fosse pi� complesso, perch� alla base del racconto c'era proprio un sistema di cifratura che Sigmund discute col suo amico Barishan. Non sarebbe stato coerente da parte degli autori parlare di un complesso cifrario indecifrabile e poi gabbare il lettore mettendo lettere a caso, quindi la convinzione che ci fosse una soluzione all'enigma si era a questo punto fatta concreta. Tornando quindi ai nostri balloons, � chiaro che gli autori non hanno usato un semplice alfabeto shiftato. Si fa avanti quindi la possibilit� che la posizione della lettera all'interno della parola abbia una certa rilevanza. Ora possiamo dirvi che effettivamente � cos�. Con una ricerca in rete svolta da Luigi Ferrini e Marco Spitella, si sono trovati i seguenti validi siti dove vengono esposte tecniche ci codifica pi� complesse:
La Crittografia - da Atbash a RSA e
Il codice di Vigen�re In particolar modo in quest'ultimo link, si fa riferimento al Vig�nere che � un sistema crittografico che tiene conto della posizione delle lettere, ma non tanto, internamente alla parola, ma nella frase. A cose fatte si � effettivamente appurato che il sistema usato (con una piccola modifica) era proprio questo. Se per� leggete la descrizione del Vig�nere scoprirete che questo sistema (che funziona con una chiave di decodifica) comporta che ogni parola verr� scritta ogni volta in modo diverso a meno che due volte la stessa parola, non si trovi all'interno della frase, ad una distanza pari alla lunghezza della chiave di decrittazione. Non � quindi il nostro caso visto che la nostra prima intuizione � stata che "POCNQPO" (scritto sempre uguale), vuol sempre dire Sigmund ovunque si trovi questo nome. Ed i fatti ci hanno poi dato ragione. Questo per dire che l'aver scoperto quale fosse il nome del metodo di codifica non � stato utile per decrittare i balloons, ma piuttosto per trovare... ma questo ve lo diciamo dopo. Torniamo quindi a bomba: cio� alle intuizioni, perch� per decrittare i balloons non si � potuto fare altro che intuire molte altre parole e poi fare una sostituzione lettera per lettera che il sottoscritto ha compiuto diligentemente usando il miglior programma software presente in circolazione: carta e penna. Ogni conquista raggiunta � stata poi condivisa coi colleghi di redazione e questo ha stimolato vari interventi, che di volta in volta sono stati utili al conseguimento dell'impresa. Per darvi un'idea vi incollo una parte del mio primo intervento a lettura dell'albo appena conclusa:
Alcune di queste congetture si rivelarono in seguito giuste, altre erano invece fuorvianti. Il problema era dovuto essenzialmente a delle incongruenze che di volta in volta affioravano. Tali incongruenze in principio non si capiva se fossero state inserite volutamente o fossero degli errori. All'inizio primeggiava la prima ipotesi, ma in fase conclusiva non ho potuto fare altro che accettare la possibilit� dell'errore commesso dagli autori. Non sono per� in grado di dire se tali errori siano stati fatti in fase di codifica o in fase di lettering. Alcuni sono tentato a considerarli errori dell'autore, ma altri possono essere la conseguenza di errori del letterista (la stessa fase di revisione, tanto importante nei fumetti, potrebbe non essere stata attuata correttamente a causa dell'incomprensibilit� dei testi per lo stesso revisore). La sera stessa ho per� concluso la decrittazione. Sono partito tenendo conto solo di quelle parole che avevano un duplice riscontro, come per esempio "vieni" e "visto". E' stata una buona cosa perch� altre intuizioni erano invece completamente errate. Vi incollo sotto i miei primi commenti:
In questa fase i balloons di Nathan erano gi� decrittati, ma il lavoro non era ancora finito. Esisteva una chiave di decrittazione? Non lo sapevo ancora, ma mi apprestai a compilare una tabella che contenesse tutte le possibilit� contemplate dal testo. Compreso il meccanismo della tabella, � stato possibile completarla nelle parti non usate nel testo dei balloons. Prima della tabella, aggiungo una mia considerazione riguardo ai molti errori, che ho espresso in un'altra mia mail inviata allo staff di redazione:
Poco alla volta ho finito di compilare la tabella (come immaginavo dovesse essere senza tener conto degli errori) che consente di convertire i balloons cifrati in messaggio leggibile ed ho ottenuto la seguente tabella. In verticale c'� l'alfabeto che come noterete non include la lettera "J" e che inoltre termina per "U-V-Z-W-X-Y" anzich� per "U-V-W-X-Y-Z" perch� cos� li ha messi in ordine chi ha compiuto la crittazione (basta che notiate l'alfabeto inverso presente su ogni riga). In orizzontale c'� il numero della posizione che una data lettera ha all'interno della parola.
Ho inserito solo 13 posizioni, perch� nel testo crittato, non ci sono mai parole costituite da un numero di lettere superiore a 13. Avrete inoltre notato che alla lettera "T" in codice non corrisponde nessuna lettera dell'alfabeto in nessuna posizione. Se infatti controllerete tutti i balloons di Nathan, non troverete mai la lettera "T". L'autore ha dovuto togliere una lettera (presa a caso) per compensare la presenza della lettera "K" che nel testo in italiano non � mai presente. Se per conto vostro riprendete ogni balloon di Nathan potrete decrittare il testo... sappiate per� che otterrete comunque diversi errori grammaticali, anche se facilmente correggibili a livello intuitivo.
A questo punto il lavoro mi sembrava veramente concluso: avevo decrittato i balloons ed avevo costruito la tabella di decodifica. Eppure
mi rimase in mente la faccenda della "chiave" di cui si parla nel Vig�nere, ma se osservate bene la tabella soprastante potete vedere
chiaramente che non emerge nessuna chiave. Pensa che ti ripensa mi venne in mente che la mia era una tabella di decrittazione, non di
crittazione.
La tabella � identica alla precedente (a parte ovviamente l'assenza della lettera "K"), solo che l'alfabeto incolonnato sono le lettere in italiano che in base alla posizione numerica (riportata in orizzontale) diventa una ben precisa lettera in codice. Ecco qua sotto la tabella "originale" usata dall'autore. Questa volta ho inserito 16 posizioni (capirete perch�).
Voil�! ^______^ Leggete un po' l'ultima riga, cio� la successione di lettere corrispondenti alla lettera "Y" (ultima lettera dell'alfabeto in base all'ordinamento fatto dall'autore). Lo notate? Lo riporto sotto distinguendo fra maiuscole e minuscole: GABRIELmk COyDfNw ^____^ Togliamo le minuscole? Togliamole! GABRIEL__ CO_D_N_ Cos� ora non solo sappiamo qual � la chiave di decodifica, ma sappiamo anche chi � l'autore che si � occupato di ideare il codice Sigmund-Barishan: Gabriella Cordone, autrice fifty-fifty dei testi di questa terza storia di Nathan insieme ad Alberto Lisiero (a meno che Lisiero non abbia voluto fare un tributo alla sua collega ^_-). Noterete che le lettere che si sarebbero ripetute le ha sostituite con altre lettere fra quelle rimanenti, lasciando quindi invariata la posizione di quelle che quindi spiccano diventando una chiara firma dell'autrice. Non credo che le lettere rimanenti siano state messe secondo altra logica se non quella di inserire tutte le lettere cos� da completare l'alfabeto.
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Di seguito le 7 tavole che presentano dialoghi criptati.
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