In due parole. . .

E' venuto il momento di sciogliere i dubbi: dietro la maschera di Solomon Darver si nasconde davvero Edward Reiser?

Note e citazioni

• L'identità sostituita è al centro del mito della nascita di Eracle - Zeus assume le sembianze di Anfitrione per sedurne la sposa Alcmena da cui nascerà l'eroe - e torna in quello di Artù, con Uther Pendragon che grazie all'inganno perpetrato da Merlino prende le fattezze del Duca di Tintagel ed il suo posto nel talamo coniugale. In tempi più vicini a noi, Alfred Hitchcock ha posto al centro del suo film Intrigo internazionale (North by northwest 1959) il tema di un'identità fittizia, ricostruita. Lo stesso fa lo scrittore americano Poul Anderson in un racconto che è giustamente reputato un classico della fantascienza: Sam Hall (1953), e che per l'importanza che assume la tecnologia in questa operazione di costruzione, si avvicina, per certi versi, alla storia di questo Nathan Never. Sempre un autore di fantascienza, Algis Budrys, ha dedicato uno dei suoi migliori romanzi (Who? 1958, in italiano Incognita Uomo) all'angoscia, al senso di solitudine di un uomo che ha perduto la propria identità e si trova nell'impossibilità di recuperarla con certezza.

• La rubrica della posta ospita una querelle innescatasi per la dimenticanza occorsa nel rispondere ad una domanda sull'identità della "cognata/nipote" di Nathan (pubblicata nel n.122) con Antonio Serra che interviene di persona:
  << Caro Lorenzo, cari amici. Sono stato interpellato eccome... e mi sono semplicemente scordato di un personaggio che io stesso ho creato. Come è possibile? Beh, potrei dire che "L'orbita spezzata" (IT-NN-74) è stata la prima storia di Nathan Never che ho scritto (rileggetevi la rubrica di quell'albo per avere conferma) e quindi, per quanto mi riguarda, erano quasi dieci anni che il personaggio di Madeleine/Chris non passava più per la mia testa. Ma la verità è semplicemente un'altra: i fumetti non sono la realtà (che ha comunque le sue belle incoerenze). Sono il prodotto della mente fallace dell'uomo. E io ne ho commessi di sbagli! ne cito qualcuno solo per divertimento personale. Nathan Never n.20 (IT-NN-20)... quattro robot assassini assalgono la città del nostro eroe. Tre vengono disattivati, uno completamente distrutto. Qualche numero dopo (IT-NN-28) i quattro robot ritornano... e nessuno, neppure io, si è chiesto come facesse il robot disintegrato ad essere ancora intero. Nathan Never n.47 (IT-NN-46/47)... gli Agenti Alfa organizzano un attacco alla base di Aristotele Skotos... ma chi è l'Agente Gordon di cui si parla per tutta la storia? Semplice, è Al Goodman, del quale ho sbagliato il nome per tutta la sceneggiatura, e il clamoroso errore è arrivato fino alla stampa. Insomma, per concludere, l'errore è sempre in agguato e citadono l'amico Tiziano Sclavi, possiamo dire "noi facciamo fumetti e non operazioni chirurgiche". Sembra una ovvietà ma è tutto qui. I fumetti si leggono, ci si diverte, punto e basta. Immaginarli come una realtà concreta e quindi coerente fino allo spasimo toglie tanto divertimento. Errare è umano, ma non divertirsi pensando "questo è sbagliato" leggendo un fumetto è diabolico. Quindi ci scusiamo, ovviamente, dell'errore, ma nello stesso tempo vi consigliamo di leggere i nostri albi (e non solo quelli) con maggiore rilassatezza. Sono solo delle avventure, nulla più. E, credetemi, niente di ciò che è stato realizzato nel campo dell'avventura reggerebbe ad una analisi troppo attenta. Il patto con il lettore è basato sulla sua disponibilità a credere. Se questa disponibilità viene meno, viene meno l'avventura. Noi vi chiediamo di divertirvi a pensare che i nostri personaggi siano reali, per questo in questa rubrica c'è scritto "Risponde Janine Spengler". Ma, notate bene, non vi chiediamo di credere che Janine sia reale! Vi chiediamo di divertivi a farlo. Se non vi divertite, beh, forse noi abbiamo sbagliato qualcosa, o forse questo mondo non ha proprio più voglia di avventura. Pensateci. E... buon divertimento! Antonio Serra. >>
  Al di fuori di ogni intento polemico - e ancor meno a titolo di rimprovero - ci sia consentito osservare che errare è umano e può accadere a chiunque; e proprio in ragione di ciò un semplicissimo "abbiamo sbagliato, scusateci" sarebbe stato la chiusura migliore della vicenda. Visto il tono e la lunghezza della risposta (se così si può definire visto che parla di tutt'altro) ci rimane la curiosità di sapere quali nefandezze contenessero le critiche nelle lettere giunte in redazione da cui sono scaturite queste vere e proprie "istruzioni per l'uso dell'avventura" :-).
• A titolo di divertimento facciamo notare che nel numero 20 gli androidi erano cinque e non quattro (vedere pag.96) e in ogni caso Aldus può averne trovato un altro della stessa serie... e che rileggendo invece il numero 47 non abbiamo trovato nessuna citazione del fantomatico Agente Gordon.
  Un errore negli errori? :-) segnalazione di Giovanni Gentili

• Inviateci le vostre segnalazioni.

La frase

• Solomon Darver, all'inizio della vicenda, quando ancora credeva di sapere chi fosse:
  "Perché Solomon Darver non esiste, Nathan... io sono Reiser!"

Personaggi

Damien e Alyssa, amici di Darver Darver, Solomon Nathan Mr.Alfa Spengler, Janine Branko Havilland, Andy Legs Frain, May Sigmund Ramirez, Josè, criminale Reiser, Edward appare in un incubo di Darver Ross, Melody Ross, Harmony De Kiriko, robot della signora Sax Sax, Klara moglie divorziata di Darver alias Klara Sakzenkiowska senatore Sawyer Tzu, Tracy, giornalista assessore Clinton Gordon

Locations

La Città Est Casa di Darver Sede dell'Agenzia Alfa Ufficio di Darver Sala riunioni Clemens Brentano University Bar di Ramirez Shuttle Alfa Satellite geostazionario Hepworth 4, abitazione di Klara Sax Rovine della U.B.A. (Uranian Banking Association) su Urania Ufficio di Sawyer

Elementi

Identità personale Sostituzione di persona Tecnologia all'avanguardia Clonazione Politica e corruzione Mr. Alfa