Il valore di essere un Uomo
Analisi comparativa Nathan Never 212 & 224
Articolo di O.Tamburis | | nathannever/
Il valore di essere un Uomo
Pagina 1 *
Pagina 2
Scheda IT-NN-212
- Vittime e Carnefici
valutazione (6,7,6) 90%
Scheda IT-NN-224
- Segreto di Calvin White, Il
valutazione (4,4,6) 67%
Dal piccolo al grande
Ufficialmente Nathan non è più il "musone", lagente speciale Alfa tutto dun pezzo, con le basette a punta, vedovo e padre di una figlia autistica, che agisce nel futuro prossimo venturo con uno sguardo malinconico quasi da feuilleton ottocentesco; un Nathan che affidava i suoi pensieri alle didascalie, attraverso le quali faceva psicanalisi delle sue colpe e delle sue mancanze, figlie dei suoi errori giovanili, che pesavano come macigni su ogni sua singola azione, e che (nellimmenso filone narrativo di matrice serriana, narrato nei primi tre giganti) erano addirittura assurte a nodi cruciali dello spazio-tempo, entro i cui anelli sempre più richiusi in se stessi luniverso stesso stava giungendo ad un punto di collasso.
Quello fu probabilmente il primo (e certo più significativo) momento in cui le storie dellagente Never travalicarono i confini di genere, ponendo il personaggio al centro di una crescita personale ed interiore di portata letteralmente "cosmica", elevando il personaggio a crocevia di eventi sempre più fumettisticamente suggestivi.
Nel corso degli anni, le saghe che si sono succedute intorno a Nathan, alla sua Agenzia Alfa, ai suoi comprimari e alla sua Città Est hanno spostato in maniera a volte molto posticcia il peso e gli intenti della testata dalla figura delluomo allicona delleroe, mettendo in campo avversari sempre più potenti, al confronto dei quali lo stesso Aristotele Skotos (villain storico ed indimenticato) sembra perdere lustro; saghe ed eventi che hanno promosso la stessa Agenzia Alfa ad organo operativo del Consiglio di Sicurezza, allinterno di un affresco fantapolitico per il quale gli autori ancora adesso garantiscono che la parte migliore è ancora di là da venire, e cioè quando si accenderanno le luci della ribalta sulla (ennesima) Guerra Definitiva, stavolta tra la Terra e Marte.
Dal grande al piccolo
Ciononostante, da grandi eventi nascono a volte dei piccoli eventi, attraverso i quali il Nathan originale torna a fare la sua comparsa.
È da ammettere che, nel corso degli anni, il lavoro degli autori è stato più che apprezzabile, nel cercare di fare di Nathan una personalità complessa, apprendente, che pur crescendo tra problematiche di portata sempre più globale (ed oltre..), non ha assolutamente dimenticato i suoi inizi, ed i passi che lhanno condotto fino a quel momento. Alle buone intenzioni purtroppo non sempre è corrisposta uneffettiva capacità di rendere questa dimensione tanto minimalista quanto di largo respiro ad un tempo, come solo la natura umana è in grado di compendiare: il risultato è un continuo alternarsi di tanti Nathan, che da un numero allaltro sono salvatori di universi e salvatori di gattini sugli alberi, ma quasi mai le due cose assieme.
...lo sforzo degli autori è stato quello di dare a Nathan una personalità complessa, apprendente...
Ecco perchè, complici anche e soprattutto i disegni di un Olivares sempre più cifra grafica rappresentativa del personaggio, due storie lontane nel tempo e negli autori ci rendono in realtà la stessa figura (a tale proposito, intavolare una questione sulleventuale binomio personaggio/persona, così come più volte tentato per Dylan Dog, appare un po improprio per Nathan Never: a parere di chi scrive, il certosino lavoro di cesellatura fatto ai tempi dalla "banda dei sardi", prima delluscita in edicola della testata, ha consentito allimpianto narrativo di guadagnare un robusto grado di realismo - anche grazie ai disegni di Castellini - su cui tanto è stato possibile continuare a costruire anche nel corso degli anni: senza di quello, Nathan Never probabilmente sarebbe solo un "semplice" eroe del futuro).
212 & 224
Prima di tentare un percorso di comparazione tra i due numeri, è doveroso un breve riassunto.
In "Vittime e carnefici" (NN 212), Nathan si trova ad avere a che fare con un uomo, Marcus Blake, che denuncia allAgenzia la scomparsa del figlio Alexander. Lindagine arriva velocemente a conclusione: Alexander viene trovato morto su un crepaccio subito fuori città, scagliato fuori strada dallauto guidata da Jeffrey Schneider, classico rampollo di buona famiglia il quale, sotto leffetto di stupefacenti, una volta resosi conto dellaccaduto, non ha avuto altro pensiero che scappare per evitare coinvolgimenti.
Marcus Blake riesce comunque a risalire allidentità di Schneider, e si vendica di lui facendolo a pezzi con unascia. Nathan si offre allora di scortare Blake dalla prigione in cui si trova, per essere sottoposto a processo, ma il flyer su cui i due viaggiano viene sorpreso da una tormenta, che li costringe ad un atterraggio di fortuna. Nella lunga attesa dei soccorsi, il confronto tra Blake e Nathan trascinerà questultimo ad affrontare una volta di più il suo passato... ed il suo probabile futuro, in un viaggio interiore che lo porterà dalla voglia di ricominciare, fino ad un nuovo, amaro, scontro con la realtà.
Ad un anno di distanza abbiamo "Il segreto di Calvin White" (NN 224): il Calvin del titolo è un miliardario, nei cui ricordi è sepolto un segreto che lo angoscia, risalente alla sua infanzia vissuta nellinsediamento subacqueo Tiamat. Ed è proprio nelle profondità delloceano, in una zona vicina a ciò che rimane della base, che un gruppo di pirati tenta di abbordare un sottomarino, ma il loro assalto si conclude in tragedia per mano di un essere non meglio identificato, un essere senza nome metà umano e metà macchina, il cui unico scopo è quello di trovare Calvin White. LAgenzia Alfa viene chiamata in causa per le indagini relative alla strage del sottomarino, e White rimane coinvolto perché la scena del delitto sembra piena delle sue impronte. Ulteriori indagini chiariscono però abbastanza presto la possibilità che lassassino possa essere in realtà un fratello gemello siamese di White. Latto finale dellintricata vicenda si svolge tra le sale di un vecchio teatro nei bassifondi della città, dove White esce a ricongiungersi al fratello solo per un momento, prima di morire per salvargli la vita.
A questo punto, la domanda appare scontata: quali sono i punti in comune tra le due storie? Esiste tra di essi un filo conduttore (che esuli ovviamente dalla medesima firma ai disegni)?
Con un filo di ironia, si può concludere in poche battute che in entrambi i casi abbiamo unindagine per omicidio, sulla quale gli agenti Alfa indagano, e dove lidentità dellassassino viene individuata, il che, considerando tutti i nodi che stanno venendo al pettine nel più generale scenario attorno ai protagonisti della testata, potrebbe già essere un grosso risultato!
Pag.1/2 :: Continua nella pagina successiva