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Sceneggiatura di Gianfranco Manfredi per Magico Vento n.40 Tavola 14 1. Stacco. Totale. Lo stesso Saloon che abbiamo visto in Due (a tavola 5). Le sedie sono rovesciate sopra i tavoli. Un giovane cinese sui ventanni inginocchiato a terra, sta passando lo straccio sul pavimento. Cè un secchio di legno accanto a lui e una scopa di saggina poggiata contro il bordo di un tavolo. Sul fondo, lo sportello dentrata del saloon. Sulla destra, il bancone, dietro il quale il barista (Harris, che abbiamo già conosciuto in Due, stessa tavola) sta asciugando dei bicchieri. Descrivo ora il giovane cinese. Si chiama Wu Sung. E vestito poveramente, a piedi nudi, e con un fazzoletto arrotolato a doppia striscia intorno alla fronte, capelli annodati a treccia dietro (per questo personaggio, molto importante perché sarà coprotagonista di questa storia, cfr. il film che allego in cassetta The Barefoot Kid. Userei lattore protagonista del film). Harris: Fai alla svelta, Wu Sung. Il locale apre tra unora. 2. Wu Sung sta torcendo lo straccio, lasciando cadere acqua sporca nel secchio. Wu Sung: Ho finito, signor Harris. 3. Sulla porticina appare Doc Dexter che entra con un sorriso. Dietro di lui, vediamo Ned. Dexter: Guarda chi ti porto, Harris ! Te lo ricordi ? 4. Stretto su Harris che sospende lasciugatura e guarda verso di noi, sorpreso e intimidito. Harris: ! 5. Doc, già dentro, di lato alla porta, guarda Ned che entra a sua volta spingendo lo sportello. Dietro di lui ora vediamo Poe. Ned: Non credo che Harris abbia un buon ricordo di me, Doc...
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