Soggetto/Sceneggiatura:
Gianfranco Manfredi
Disegni/Copertina:
Luigi Piccatto / Pasquale Frisenda
Lettering:
Riccardo Riboldi
SERIE REGOLARE
n.39 "I quattro sciamani" - 94pp - 00.09
In due parole. .
Gli uomini bianchi prima prendono le immagini e poi la terra. In questa frase � racchiusa l'opinione di Cavallo Pazzo verso un popolo che si rapporta alla natura con una logica che � una commistione di superficialit� e prepotenza. Eppure anche uno sciamano di nome Lungo Sacerdote non � immune da quella cecit� dell'anima che lo spinge a fare affidamento in una fede placebo, piuttosto che in un reale moto dello spirito. "Lento" era un indiano schernito e additato come "diverso" dai suoi stessi simili. Grazie a lui il popolo rosso dar� ai bianchi una lezione di saggezza. Magico Vento sar� orgoglioso di cavalcare al fianco di quest'uomo capace di confidare nella pace anche quando fischiano le pallottole. Lento detto Il Vecchio entrer� a far parte della storia col nome di Toro Seduto.
Note e citazioni
- Il redazionale � sempre ricco di informazioni: ben curato ed esaustivo, risulta un valido apporto, complementare alla lettura dell'albo. E' consigliabile leggerlo almeno due volte: una prima della lettura della storia ed un'altra volta, al termine. Questa abitudine rende pi� godibile l'acquisizione degli elementi colti contenuti nell'albo, senza nulla togliere alla lettura spensierata fatta per puro divertimento.
- Dal Blizzard Gazette: L'episodio rievoca i primi scontri tra l'Esercito degli Stati Uniti e i Sioux di Toro Seduto nell'agosto del 1872 lungo il fiume Yellowstone. Molti dei personaggi rappresentati sono storici e hanno fatto proprio quello che � raccontato.
- Nomi indiani apparentemente bizzarri, come ad esempio quello dello sciamano Lungo Sacerdote, o quello del guerriero Molti Pidocchi, erano cos� e cos� sono stati lasciati.
- Le truppe dell'esercito erano realmente al comando del Maggiore Baker.
- Il personaggio del fotografo William Henry Jackson � autentico.
- Il nome di Toro Seduto allude alle qualit� di "temporeggiatore". Questo atteggiamento attendista era decifrato con difficolt� dagli stessi Sioux che in battaglia erano in genere impetuosi e sfrenati.
- Da mettere in risalto � anche la cura con cui Manfredi ci ha mostrato pregi e difetti di entrambe le parti della barricata. Per fare un esempio: la fiducia in se stessi � importante in battaglia, ma vi sono modi per ottenerla che a lungo termine sono controproducenti. Vediamo cos� che l'inganno � ugualmente presente sia nelle file indiane con le bugie di Lungo Sacerdote che nell'esercito con la figura di Hampton. Il primo ha infuso fiducia nei giovani, con false promesse di invulnerabilit�. Qualcosa di simile ha fatto Hampton col Maggiore Baker, lasciandogli credere di essere stato lui ad abbattere il bisonte. L'intento era infatti di infondere al Baker "uomo" un'illusione di onnipotenza che in battaglia avrebbe reso il Baker "ufficiale", sufficientemente galvanizzato e quindi spietato da accelerare il progetto di una guerra architettata dai bianchi, ma scatenata dagli indiani (opportunamente provocati).
Incongruenze
- Cercare incongruenze in una sceneggiatura di Manfredi � la via pi� rapida per rendersi ridicoli. Eppure, nonostante lo sforzo immane, l'incongruenza � stata trovata: non vi � una sola scena in cui Molti Pidocchi viene mostrato mentre si gratta. La totale mancanza di questa componente � una chiara e vistosa contraddizione.
La frase
La scelta d'obbligo � una delle tante perle di saggezza. Il fatto e' che in questo albo, di perle ne abbiamo abbastanza per farne un collier. Preferirne una � uno spreco. Che abbia inizio la sgranatura:
- La flemma non sempre � una forma di pigrizia o di passivit�.
- Le grandi imprese... vale la pena di esagerarle un po' per celebrarle come si deve.
- Saper mantenere la calma � una grande virt�, soprattutto nelle circostanze difficili.
- Gli uomini bianchi prima prendono le immagini e poi la terra.
- I guerrafondai non sono stupidi... cercano sempre di dimostrare all'opinione pubblica che la guerra � stata causata dal nemico, non da loro.
- Si pu� vincere una guerra e perdere la pace.
- E' meglio una gloriosa sconfitta che una sopravvivenza umiliante.
Una al giorno, per sette giorni, ma se cercassimo ulteriormente potremmo colmare di saggezza anche le settimane seguenti
Personaggi
Willie Richards detto Poe, giornalista e compagno d'avventure di Magico Vento
Magico Vento alias Ned Ellis, sciamano Sioux ed ex soldato
Hunkeshnee detto "Lento" e "Il Vecchio", Toro Seduto adolescente
Lungo Sacerdote, sciamano
Toro Seduto, sciamano e grande stratega
William Henry Jackson, fotografo
Cavallo Pazzo
Serpente e pipistrelli, visioni precognitive
Topo Muschiato, giovane Sioux
Aquila Nera, giovane Sioux che supera per primo la prova di Lungo Sacerdote
Maggiore Baker, militare al cui comando sono poste le truppe dell'esercito
Signor Colton, ingenere facente parte della spedizione incaricata di compiere rilevamenti geologici
Hampton, sorvegliante inviato dalla ferrovia
Costola D'Oro, guida Crow dell'esercito
Sergente Porter, sottoposto di Baker
Sabbia Gialla, Molti Pidocchi, due giovani indiani che seguono Aquila Nera in un'azione notturna nell'accampamento dell'esercito
Dooley, portavoce di tutti i tecnici della ferrovia
Locations
Blizzard, ghost town usata come base d'appoggio per Ned e Poe
Yellowstone River, fiume chiamato dagli indiani "il Fiume dei Cervi"
Crystal Falls, le Cascate di Cristallo che sono ubicate a poche miglia dallo Yellowstone
Valle degli Spiriti, zona vulcanica dello Yellowstone disseminata di geyser
villaggio Sioux
accampamento dell'esercito
Elementi
Biografia di Toro Seduto
Akicita, sorta di servizio d'ordine indiano
Manovre atte a provocare le trib� indiane
Primi scontri fra indiani ed esercito
Visioni sciamaniche
La vittoria dello spirito
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