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Il Labirinto

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articolo di Alfonso Elia


Guido Buzzelli � scomparso da oltre due lustri ma -come per tutti i grandi- non nella memoria di coloro che hanno viaggiato sulle ali del suo immaginario. Le Edizioni del Grifo ripropongono in un elegante albo cartonato questo racconto del 1969 apparso su Charlie nel biennio 1971-1972.

In giro per la rete..
Edizioni Del Grifo

In prefazione, una lettura critica dell'opera tratta da un saggio di Isabelinho Domingos e, a corredo, un'intervista all'autore con note biblio-biografiche.
Tra le sue pagine scopriamo davvero quelli che si possono definire i "topoi" che hanno caratterizzato l'opera omnia del Buzzelli autore. "I labirinti" � invero -a tutti gli effetti- un racconto di fantascienza ambientato in quell'inquietante dopobomba che sar� spesso utilizzato come metafora delle ansie indotte da situazioni esterne o dai mostri dell'inconscio. Come per gli autori argentini degli anni settanta-ottanta esso serv� per esprimere la realt� e l'orrore di un paese agonizzante, pur mascherandolo attraverso il filtro del medium avventuroso, allo stesso modo Buzzelli riesce a rinfacciarci quelle debolezze e perversioni, aspirazioni e pregiudizi di una societ� cos� diversa ma nello stesso tempo cos� immutata ed immutabile nel tempo a tanti anni di distanza dalla propria opera.

Propone i dilemmi della nostra epoca, come il compromesso tra scienza ed etica, religione e progresso, senza offrirne la pur chimerica soluzione perch� forse soluzione non c'�. Per questo Marcello Sforvo, autentico anti-eroe del racconto, cerca quella redenzione che non trover� e non solo perch� non possiede le caratteristiche fisiche degli eletti che vivrebbero nell'Eden della "Sfera Utopica" ma perch� gli stessi eletti sono comunque sacrificabili.

Il protagonista, ingenuo viaggiatore in un universo metafisico dal sapore vagamente felliniano, ha la fisionomia del suo stesso autore, seguendo un gioco che i lettori conoscono bene. Buzzelli aveva infatti spesso affermato che "in ogni opera si � sempre autobiografici" e riesce a ribadirlo con la raffigurazione costante di s� stesso nel racconto avvertendo un improbabile legame lumbrosiano tra corpo e spirito. Cos� ha fatto nelle sue storie come autore completo ma anche in quelle dove agiva come illustratore delle fantasie di altri narratori, come nel bellissimo ciclo della "Donna Eterna" tratto dal romanzo di H. R. Haggard e ridotto da Piero Selva, dove Holly, il mentore di Leo Vincent, � ancora una volta il suo autoritratto.

Tecnicamente ineccepibile, coerente ed inimitabile, il segno di Buzzelli richiama le soluzioni grafiche che un grande illustratore, Walter Molino, fece proprie nelle sue rare matite prestate al mondo del fumetto. Il "Goya italiano", come ebbe a definirlo il critico Michel Burgeois, se ne andr� nel 1992 ma i suoi lavori sono ancora tutti da scoprire o rileggere.


I Labirinti di Guido Buzzelli
(Edizioni Del Grifo)
80pp b/n, Euro 14,98, cartonato
 

 


 
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