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JODOROWSKY
A ROVIGO

Il report
La biografia


"Per me fare Cinema � come fumare una sigaretta, fare Fumetti � come fumare uno spinello."

Jodorowsky a Rovigo
di Filippo Rossi (Lendicomics Club)

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Alejandro Jodorowsky
Il grande Alejandro Jodorowsky ha partecipato, assieme al suo collaboratore, il giovane disegnatore parigino Fred Beltran, all�inaugurazione della mostra "Megalex: le nuove frontiere del Fumetto" organizzata a Rovigo dalla redazione della Repubblica Veneta, con la collaborazione della libreria fiorentina City Lights e del Lendicomics Club rodigino. Le splendide tavole a colori di Megalex #1, l�anomalie, primo tomo della nuova saga fantascientifica di Jodorowsky, appena pubblicato in Francia da Les Humanoides Associ�s, sono state esposte a Palazzo Occari in via Celio 39.

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Fred Beltran
La novit� del progetto fumettistico francese e della mostra di Rovigo � l�uso innovativo del computer: il disegnatore Beltran ha realizzato le tavole con programmi di elaborazione grafica tridimensionale e colorazione digitale; di conseguenza la mostra � interattiva, con una dozzina di computer in rete che permettono una vera e propria navigazione all�interno delle stupefacenti vignette.

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Megalex #1, l' anomalie
(c) 2000 Les Humanoides Associ�s
   
L�incontro con gli autori, avvenuto il 10 marzo 2000, � stato emozionante. Disponibili, entusiasti ed orgogliosi del loro lavoro, Jodorowsky e Beltran hanno incontrato il foltissimo pubblico presente. In una serata quasi primaverile, nella sala espositiva stracolma, tra le copie dei romanzi e dei fumetti jodorowskiani, le riproduzioni a colori delle tavole di Megalex ed i computer ronzanti, i due artisti francesi si sono lanciati in uno straordinario viaggio nella fantascienza, nel cinema, nell�arte, nella tecnologia e soprattutto nel fumetto. Appassionati e curiosi di tutte le et� sono rimasti affascinati dalla professionalit� del giovane Beltran e, naturalmente, dalla personalit� magnetica del mitico Jodorowsky. Noi del Lendicomics siamo stati testimoni di questo indimenticabile incontro con uno degli artisti pi� rappresentativi della cultura mondiale degli ultimi trent�anni. Una conversazione amichevole con il Maestro seduto in mezzo agli allievi, generoso nel distillare perle di ironica e divertita saggezza e gustosi aneddoti. Un trionfo personale per i due artisti, ma un trionfo anche per il Fumetto, media spesso sottovalutato e addirittura deriso dagli ignoranti; ma dai geni come Jodorowsky innalzato a forma d�espressione artistica fondamentale e insostituibile.

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Megalex #1, l' anomalie
(c) 2000 Les Humanoides Associ�s

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Megalex #1, l' anomalie
(c) 2000 Les Humanoides Associ�s

Ha iniziato Beltran: sicuro, chiaro, ha avviato il programma di presentazione del "making of", illustrando il procedimento di visualizzazione delle immaginifiche sceneggiature del suo guru. Sullo schermo gigante si sono alternate vignette spettacolari e preziose schermate esplicative. In questa occasione � risultato lampante il legame (sempre esistito) tra Cinema e Fumetto: il ruolo svolto da Beltran in Megalex � apparso molto simile a quello di un regista, di uno scenografo, di un costumista. Il disegnatore, grazie alle elaborazioni tridimensionali del computer, crea le ambientazioni ed entra al loro interno, costruisce l�arredamento, lo dispone nello spazio virtuale, sceglie l�inquadratura migliore, decide la texture e la composizione materica degli oggetti. Per realizzare infine delle vignette iperrealiste, dettagliatissime, che paiono pi� schermate di un videogioco o fotogrammi di un film. Si capisce allora l�entusiasmo dimostrato da Jodorowsky, vecchio uomo di cinema e di teatro, nel commentare la collaborazione col disegnatore parigino: "� un vero disegnatore, prima di tutto, che studia e usa il computer come un nuovo tipo di strumento da disegno...". Vignette spettacolari che forse funzionano di pi� digitalizzate sullo schermo che stampate su carta, isolate dal contesto che inserite in una tavola...

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Megalex #1, l' anomalie
(c) 2000 Les Humanoides Associ�s

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Megalex #1, l' anomalie
(c) 2000 Les Humanoides Associ�s

La parola � passata poi al vecchio autore franco-cileno, che solo con i gesti e le parole ha saputo catalizzare l�attenzione di un pubblico ancora ipnotizzato dalle visioni digitali coloratissime e extraterrestri. Il bravo Beltran si � ritirato in buon ordine, ammaliato lui per primo dalla comunicativa e dalla sterminata cultura di colui che � un vero autore "cult".

Surrealista, amico di Dal� e Moebius, scrittore, poeta, viaggiatore, filosofo, mimo, esperto di tarocchi e metafisica, regista e autore teatrale e cinematografico, sceneggiatore di fumetti (autore de L�Incal), e chi pi� ne pi� ne metta... il settantenne Jodorowsky ha dimostrato a Rovigo almeno vent�anni di meno e un�umilt� e un�apertura mentale straordinarie. Incalzato dalle domande di noi del Lendicomics, di Rudy Salvagnini (sceneggiatore Disney e del Giornalino, critico cinematografico), di Massimo Perissinotto (Snuff, Frontiera)... Un monologo ad ampio raggio, lungo varie ore, in italiano, spagnolo, francese e inglese.

"Il Fumetto � una vera forma d�arte, rispettata come tale e debitamente riconosciuta in Francia, dove i volumi di fumetti gareggiano con i saggi letterari e i normali romanzi nelle classifiche di vendita" ha esordito. "Inoltre nel Fumetto l�opera finale � pi� controllabile dall�autore: per realizzare al cinema i miei soggetti di fantascienza avrei bisogno di affidarmi a superproduzioni hollywoodiane che fatalmente snaturerebbero la mia visione, dovrei collaborare con produttori americani �cabrones�, ignoranti e rozzi, il risultato finale sarebbe pi� un prodotto industriale che un�opera d�arte... quando faccio fumetti il controllo � totale, il mio potere d�autore indiscutibile. Nel Fumetto posso davvero creare i miei universi." Qui si legge tra le righe la scottatura subita dagli studios negli anni �70 per la bocciatura dello straordinario progetto del Dune cinematografico, per il quale Jodorowsky aveva radunato i pi� grandi visionari dell�epoca (HR Giger, Moebius, Chris Foss, i Pink Floyd, Orson Welles, Salvador Dal�, Dan O�Bannon...).

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La locandina della mai realizzata trasposizione cinematografica di Dune, 1975

"Il Fumetto � inteso come opera d�arte solo in Francia, in Spagna, in Belgio... in America � una produzione da catena di montaggio; in Giappone � �basura�, immondizia. Questo non toglie che i �comics� e i �manga� abbiano dato luce a grandi opere e grandi autori che ammiro e stimo: Will Eisner e Otomo sono i miei preferiti. A proposito... � vero che suggerii io a Otomo il finale di Akira. Eravamo in un ristorante cinese a Tokyo, con una geisha a testa a far da traduttrici e una bottiglia di whisky in mezzo a noi. Io non bevo mai, ma quella sera ero ubriaco, e per questo non mi ricordo assolutamente cosa raccontai a Otomo, che mi chiedeva delle idee per il finale del suo capolavoro. Pu� anche essere che sia stata in realt� la geisha a trovare l�idea esatta!" Poi: "collaborer� con Travis Charest, grande giovane americano che non ne pu� pi� di supereroi e verr� in Francia. Autori italiani? Ho lavorato benissimo con Cadelo, vorrei tanto lavorare con Liberatore, ma lui il Fumetto non lo ama pi�... Manara? E� bravissimo, ma gli interessano solo i soldi, far fruttare la sua etichetta. Moebius � il pi� grande; anche io disegnavo fumetti, una volta in Messico, ma poi ho visto i suoi, di disegni, e allora ho smesso. Ora sono elettrizzato per il prossimo progetto de L�Incal II, di nuovo con lui."

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Santa Sangre
Coproduzione Italia/Messico, 1989
   
Dall�esaltazione del nostro amato Fumetto (tanto pi� importante perch� espressa dalla bocca di uno che padroneggia quasi tutte le forme d�arte) si � passati in scioltezza alla filosofia. "La magia esiste, ne sono stato testimone. L�esistenza � come una torta, � composta da tanti strati e sapori: l�arte, la politica, la religione... e la magia, il paranormale, la metafisica; io voglio mangiare tutta la torta, o almeno spizzicare di qua e di l�... L�amore � la vera magia. Che cosa c�� di pi� magico di un uomo che affronta una ragazza vergine, e di un pistolero che gli spara alle spalle, proprio in quel momento; il proiettile gli trapassa lo scroto e penetra nel ventre della ragazza, che rimane incinta... quel bambino sar� figlio di una vergine! Le mie sceneggiature le scrivo in trance, le baso sui Tarocchi. Io credo a TUTTO, Dio, Buddha, gli UFO... Dio mi � apparso quando giravo Santa Sangre. I miracoli accadono tutti i giorni, la gente li chiama caso, destino... ma sono veri miracoli. Bisogna solo saperli riconoscere. Come quella volta che una donna che nessuno voleva sposare si � buttata dalla finestra per ammazzarsi, ed � caduta su quello che poi � diventato suo marito. I miracoli esistono. La vita � un miracolo. La religione � un�altra cosa... come il Papa, sul balcone del Vaticano, che parla di miracoli e arriva una colomba bianca, che gli si avvicina. Che bello! Un�immagine mistica... e il Papa che la scaccia via quella colomba, �no me caghe�, non cagarmi addosso! �Vete�, va� via!" E gi� una risata generale.

Per quanto riguarda il suo primo amore, il Cinema, Jodorowsky si � dimostrato aggiornatissimo e fiducioso di un suo prossimo ritorno dietro la macchina da presa: "adoro il nuovo cinema d�azione di Hong-Kong e un certo cinema di genere italiano, gli horror di Dario Argento e Lucio Fulci, amo gli spaghetti-western italiani, tipo Corbucci. Mi piace la fantascienza cinematografica recente, spettacolare come Dark City e Matrix, anche se mi ha disturba la mancanza di una mistica, l�assenza dell�idea di magia. Ho amato soprattutto il magnifico Starship Troopers. Ho molti film nel cassetto, Abigail, il mio ultimo progetto cinematografico, � rimasto nel limbo. Recentemente mi hanno proposto di realizzare un film su un serial killer. �Ma non me gusta!� Non voglio uccidere le donne, io le amo le donne... allora ho detto che l�avrei fatto solo se le donne uccise si rivelano essere la madre, le sorelle, le zie del protagonista... I produttori hanno detto di s�, forse non hanno nemmeno capito, allora ho preso al volo l�occasione e ho accettato."

Jodorowsky � instancabile, ma dove trova tutta la sua energia? "Ormai anche io ne ho poca, lo sperma l�ho terminato, sono un povero vecchio... i miei testicoli sono secchi..." Nonostante questi problemi di natura "fisiologica", l�incontro termina con dozzine di autografi vergati sui bei poster dell�evento, sui volumi a fumetti e sui libri del Movimento Panico. Un incontro indimenticabile con un vero Artista. Anzi: un vero Uomo.

Continua... nella pagina successiva: la biografia dell'autore
 
 


 
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